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トルコ、自爆テロ写真の広まりを防ぐために、ツイッターへのアクセスを一時的に遮断

  トルコはイスラム国の自爆テロの犠牲者の写真がツイッターで広まった後に、ツイッターへのアクセスを阻止した。エルドアン大統領が検閲を実行したのは、2日前にシリア国境に近いスルチで行われた自爆テロで、32人が死亡した事件の際の写真である。実行犯は20際のトルコ人青年とされている。

 トルコがツイッターへのアクセスを遮断したのはこれが三度目である。この遮断は数時間にわたってつづけられた。検閲の動機は明確にされていないが、地元の多くのメディア筋によると、2日前にシリアの国境近くのスルチでイスラム国が組織した自爆テロの際の写真が広まるのを防ごうとしたらしい。その際に32名が死亡したが、その大部分はアラウィー派の学生たちだった。
 このツイッターのアクセス遮断の命令は、今朝になってトルコの裁判所が自爆テロの際の写真を広めることを禁止した後に出された。この事件にたいする国内の感情的な反応は非常に激しいものであり、これを抑制することを目的としたものだという噂が流れた。トルコ国内の緊張は今でも非常に高まっている。
 今朝になって、自爆テロの犯人は、トルコ国籍の20歳の青年、セイー・アブドルラーマン・アラゴズ(Seyh Abdurrahman Alagoz)であったことが確認された。クルド人が多数派を占めるトルコ南東部のアドゥヤマンの出身で、イスラム国に同情的な若者だったという。調査によると、彼は単独犯ではなく、おそらく女性2人が援助していたとみられる。
 アフメト・ドゥトホール首相とレジェッブ・タイイップ・エルドアン大統領の政府は、今回のトルコでのテロは、宗教的な性格のものではないと強調することで、事態に対処しようとしている。しかしこのテロが実行されたのはクルド人が多数派を占める地域であり、秘密警察にはしばらくの前からテロが発生する危険性が通知されていた場所である。さらに今朝になって被害者の大部分がアラウィ派の人々であることが明らかにされたが、アラウィー派は、トルコの公的な宗教であるスンニ派に対立するシーア派の流れであり、エルドアン大統領と対立している宗派である。
 トルコ政府がイスラム国と協力しているとか、便宜をはかっているという噂に対処するかのように、先週トルコで発行されているイスラム国の雑誌が、エルドアン大統領を裏側から助けるような記事を掲載した。オンラインで発行されているイスラム国の雑誌『コンスタンティニエ』は、トルコ政府はクルド人クルド労働者党(PKK)に内密で援助を与えることで、イスラム国と戦おうとしている非難したのである。

 先月の選挙前に、日刊紙『クムヒュリエット』は、トルコの諜報機関がイスラム国の軍隊に兵器を手渡していることを示すビデオを発表して、大きな反響を集めた。これはナショナリズム的なプロパカンダであり、エルドアン大統領にとっては非常に危険な意味をもつ。大統領のもとには新たなテロ攻撃の警戒情報がとどけられているだけではなく、スルチの自爆テロがトルコ人の青年によるものであったという情報にも対処しなければならない。このことはイスラム国がトルコ住民の内部にしっかりと浸透しているという事実を示すものだからである。

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La Turchia blocca l’accesso a Twitter dopo le foto dei ragazzi uccisi dal kamikaze Isis

La censura di Erdogan sull’attentato di due giorni fa a Suruc, vicino al confine con la Siria, dove hanno perso la vita 32 persone. L’attentatore era un ragazzo turco di vent’anni
 
 

La Turchia ha bloccato l’accesso a Twitter per la terza volta. Il blackout è durato alcune ore. Il motivo dell’ennesima censura della rete non è ancora chiaro, ma secondo molti media locali è da ricondurre alla diffusione delle immagini dell’attentato organizzato da Isis di due giorni fa a Suruc, vicino al confine con la Siria, dove hanno perso la vita 32 persone, in gran parte studenti di confessione alevita.  

 

LO STOP  

L’ordine del blocco è arrivato dopo che questa mattina la giustizia turca ha proibito la diffusione delle immagini dell’attentato, ma in poco tempo sulla rete si è diffusa l’idea che si tratti dell’ennesimo tentativo di censura per tentare di smorzare la reazione emotiva alla strage, che è stata fortissima. Nel Paese la tensione rimane molto alta. 

 

QUELLE FOTO CHE STANNO FACENDO IL GIRO DEL MONDO  

Da due giorni migliaia di persone scendono in piazza per mostrare solidarietà nei confronti di quelle vite spezzate dalla furia omicida dello Stato Islamico, venendo puntualmente respinte in modo violento dalla polizia. I 32 giovani sono morti perché stavano cercando di portare aiuti e giocattoli alla popolazione di Kobane, cittadina curdo-siriana ormai simbolo della resistenza a Isis. Un sogno di pace che ha commosso il mondo.  

 
 

 

L’INCHIESTA SULL’ATTENTATO  

Intanto, vanno avanti le indagini sull’attacco. Stamattina è arrivata la conferma che a farsi esplodere è stato un giovane turco di 20 anni, Seyh Abdurrahman Alagoz, proveniente da Adiyaman, nel sud-est del Paese a maggioranza curda e simpatizzante di Isis. Secondo gli inquirenti, però, il giovane non era solo e potrebbe essere stato aiutato da una, forse due donne.  

ERDOGAN AL BIVIO  

Il governo del premier Ahmet Davutoglu e il presidente Recep Tayyip Erdogan corrono ai ripari, parlando di attacco contro la Turchia e sottolineando che stragi come quella di Suruç non hanno nulla a che vedere con la religione. Ma l’attentato è avvenuto in una zona a maggioranza curda, già segnalata da tempo ai servizi segreti per la sua pericolosità. Inoltre proprio questa mattina si è scoperto che la maggior parte delle vittime erano aleviti, una confraternita di derivazione sciita opposta all’Islam sunnita, che è la religione ufficiale in Turchia, e che con il presidente Erdogan non è in buoni rapporti.  

 

LE OMBRE SUI SERVIZI SEGRETI  

Quasi a voler bilanciare le accuse di connivenza o collaborazione con lo Stato Islamico, settimana scorsa il magazine di Isis in Turchia è in qualche modo accorso in aiuto del Presidente. Konstantiniyye, questo il nome della pubblicazione online, ha attaccato Erdogan scrivendo che sta cercando di combattere Isis in modo inaffidabile, facendo concessioni crescenti ai curdi e al Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, e lavorando per la disintegrazione del Paese. Esattamente il contrario di quello che l’organizzazione separatista ha scritto due giorni ha, quando ha accusato Stato Islamico e servizi turchi di essere la stessa cosa.  

 

L’INFILTRAZIONE DELLISIS  

Il mese scorso, prima delle elezioni, il quotidiano Cumhuriyet aveva pubblicato due video che hanno fatto molto scalpore e in cui si vedeva l’intelligence turca passare armi alle truppe di Al-Baghdadi. Una propaganda a sfondo nazionalista, quella di Isis, che si può rivelare molto pericolosa per Erdogan, che deve anche fare i conti con l’allarme per nuovi attentati e con la consapevolezza che a perpetrare la strage di due giorni fa è stato un ragazzo turco, segno che ormai lo Stato Islamico si sta sempre più infiltrando fra la popolazione.