NEW YORK - Il Consiglio di sicurezza dell'Onu "sostiene l'approccio dell'inviato speciale delle Nazioni Unite in Siria, Staffan de Mistura, secondo cui bisogna affrontare quattro aree tematiche attraverso consultazioni più mirate e discussioni con le parti nel Paese: sicurezza e protezione per tutti, questioni politiche e legali; questioni militari; sicurezza e anti-terrorismo; continuità dei servizi pubblici, ricostruzione e sviluppo". In una dichiarazione adottata all'unanimità, con qualche riserva da parte del Venezuela, il Palazzo di Vetro ha lanciato una nuova iniziativa di pace che prenderà il via a settembre.

Nel documento si "esortano tutte le parti a impegnarsi veramente negli sforzi dell'inviato Onu, a lavorare con urgenza per l'attuazione completa del 'comunicato' di Ginevra, e a intraprendere un processo che porti a una transizione politica". E a "mettere in cantiere un processo politico guidato dai siriani che conduca a una transizione politica in grado di abbracciare le legittime aspirazioni del popolo". L'obiettivo di tale processo è la formazione di "un governo di transizione con poteri esecutivi, che sarà formato sulla base di una mutua condivisione mentre viene assicurata la continuità delle istituzioni governative".

Il Venezuela, che intrattiene rapporti d'amicizia con la Siria, si è dissociato da varie parti del comunicato in sedici punti. L'ambasciatore Rafael Ramirez ha sostenuto che questo testo crea "un precedente molto pericoloso" sostenendo una transizione che, ha detto, viola il diritto dei siriani all'autodeterminazione.

L'organismo esecutivo Onu ha inoltre espresso serie preoccupazioni per il fatto che la crisi siriana è diventata la più grande emergenza umanitaria odierna, che minaccia la pace e la sicurezza nella regione. E ha chiesto che "il segretario generale faccia rapporto sui risultati della prossima fase delle consultazioni entro 90 giorni".

Il Consiglio di sicurezza ha poi condannato con forza gli attacchi contro la popolazione civile, intensificatisi nell'ultima fase di un conflitto che in quattro anni ha provocato centinaia di migliaia di vittime. La riunione d'urgenza si è tenuta infatti all'indomani del bombardamento dell'aviazione del presidente Bashar Al-Assad contro un mercato di Duma, in cui quasi 100 persone hanno perso la vita e 240 sono rimaste ferite.