ANKARA - Si svolgeranno il prossimo primo novembre le elezioni politiche generali in Turchia. Lo ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan dopo le indiscrezioni diffuse ieri da fonti del suo partito, l'Akp. Lo stallo si era venuto a creare all'indomani delle elezioni politiche del 7 giugno in cui nessun partito aveva ottenuto la maggioranza dei seggi: le trattative per la formazione di un nuovo governo sono fallite e l'approdo alle urne si è reso inevitabile. 

Erdogan ha aggiunto che sarà formato un governo ad interim per la gestione dello Stato di cui faranno parte sia parlamentari che tecnici. L'esito del voto di giugno è stata una dura sconfitta per Erdogan che puntava ad ottenere la maggioranza dei due terzi necessari per modificare la costituzione e mutare da parlamentare a presidenziale la natura della Repubblica turca. A peggiorare per lui la situazione l'exploit del curdi dell'Hdp di Selahattin Demirtas che per la prima è riuscito a superare la soglia del 10% ed entrare in Parlamento con 80 deputati.

Il nuovo esecutivo ad interim che condurrà al voto è stato affidato all'uscente Ahmet Davutoglu. La scadenza formale per la formazione del nuovo governo sarebbe stata tra 48 ore, ma Erdogan ha preferito accelerare i tempi. Il suo obiettivo è che dopo la sanguinosa ripresa degli scontri, il 24 luglio scorso, tra le truppe di Ankara e i combattenti curdi del Pkk, quanto meno la formazione curda Hdp resti fuori dal Parlamento. Il Paese è scosso da settimane da una serie di attentati, l'ultimo dei quali il 19 agosto quando 8 soldati sono morti nel sudest del Paese per l'esplosione di un'autobomba e spari sono stati esplosi nel centro di Istanbul.