VIENNA - L'austria e la Germania hanno acconsentito a far entrare nel loro territorio le migliaia di migranti che stanno raggiungendo la frontiera dall'Ungheria. Lo ha annunciato il cancelliere austriaco Werner Faymann su Facebook.

" Alla luce della situazione di emergenza al confine ungherese, Austria e Germania in questo caso hanno concordato sulla necessità di consentire ai profughi di proseguire il viaggio verso i loro Paesi", ha dichiarato Faymann. Centinaia di migranti finora fermi nelle stazioni ferroviarie ungheresi si sono imbarcati sugli autobus alla volta della frontiera austriaca. Uno sviluppo che risolve - solo temporaneamente - il problema.

" Dopo un colloquio con il primo ministro ungherese Viktor Orban e in coordinamento con la cancelliera tedesca Angela Merkel", Faymann ha dichiarato che " a causa dell'attuale situazione al confine ungherese, Austria e Germania acconsentono in questo caso a un proseguimento nei loro paesi del viaggio dei rifugiati", si legge sulla pagina facebook. com/bundeskanzlerfaymann. " Al contempo - prosegue il post -, ci aspettiamo che l'Ungheria rispetti i suoi obblighi europei, compresi quelli derivanti dalla convenzione di Dublino; ci aspettiamo dall'Ungheria la volontà di adempire agli oneri esistenti, sulla base dei programmi proposti dalla Commissione europea: l'equa distribuzione dei profughi e il meccanismo di emergenza previsto, a cui noi oggi contribuiamo".

I migranti rimasti bloccati per giorni in Ungheria sono saliti sugli autobus noleggiati dal governo per portarli al confine con l'Austria, che insieme alla Germania ha detto che concederà loro l'ingresso nel paese. I primi bus carichi di migranti sono già partiti verso la frontiera austriaca.

La Croce rossa austriaca si sta preparando, intanto, ad accogliere dagli 800 ai 1500 profughi che arriveranno nelle prossime ore dal confine con l'Ungheria. La Croce Rossa austriaca attende i profughi nel centro di accoglienza di Nickelsdorf, accanto al confine con l'Ungheria. " Secondo le nostre autorità dobbiamo attenderci tra 800 e 1.500 persone", ha detto il portavoce Thomas Horvath per la regione del Burgenland. " Abbiamo letti, rifugi, cibo e bevande calde pronti per loro e possiamo fornire loro anche assistenza medica se sarà necessario", ha concluso.

Dal canto suo, Angela Merkel ha rassicurato i tedeschi. La Germania potrà accogliere e gestire i 104.460 profughi arrivati ad agosto e gli 800.000 che in totale si è impegnata ad accogliere entro la fine dell'anno, " senza alzare le tasse e senza porre a rischio il pareggio di bilancio". In un serie di interviste a diversi quotidiani tedeschi, il cancelliere ha rassicurato che proprio grazie alla favorevole situazione di bilancio la Germania potrà più facilmente fare fronte a questo " inatteso compito", aggiungendo che la crisi dei profughi è ora la priorità del suo governo.

Passando al livello europeo Merkel ha ribadito la sua richiesta che i profughi vengano redistribuiti con un sistema più equo in tutti gli Stati membri: " L'intero sistema va rivisto".

L'intervento dell'Onu. La crisi dell'immigrazione non si puo' risolvere ''chiudendo la porta''. Lo afferma l'assistente del segretario generale per i diritti umani dell'Onu, Ivan Simonivic, sottolineando che mettere fine alla crisi richiede affrontare la radice dei problemi che spinge questa gente a fuggire.