GERUSALEMME -  Per il secondo giorno consecutivo (e a un paio di settimane di distanza dalla crisi precedente), si sono verificati nuovi incidenti nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, dove ingenti reparti di polizia si sono scontrati questa mattina con gruppi di attivisti islamici, barricatisi nella nottata nella Moschea al-Aqsa. Secondo la Mezzaluna Rossa, 22 palestinesi sono rimasti feriti o contusi.

Secondo una portavoce della polizia israeliana, gli attivisti hanno accolto gli agenti con sassi, fuochi d'artificio e con bottiglie Molotov, che hanno provocato un principio di incendio ad un ingresso della moschea.

Gerusalemme: nuovi scontri sulla Spianata delle Moschee


Già dalla scorsa notte, ha aggiunto la portavoce, la polizia era al corrente delle intenzioni del gruppo di attivisti palestinesi. Nella nottata, ha precisato, la polizia si è dunque rivolta al Waqf (l'Autorità islamica per i luoghi santi in Palestina) allo scopo di indurre gli attivisti a sgomberare spontaneamente quel luogo di preghiera.

Ma i contatti con il Waqf, secondo la polizia, non hanno avuto esito e di prima mattina gli agenti sono stati costretti ad intervenire con la forza per rimuovere le barricate e per neutralizzare gli attivisti barricati nella moschea. Il loro comportamento - secondo la polizia israeliana - rappresenta "una profanazione cinica di un Luogo Santo". Nella Città vecchia di Gerusalemme c'è oggi grande animazione in occasione della Festa ebraica dei Tabernacoli (Sukkot). Per questa ragione la polizia è stata costretta anche oggi a predisporre misure rafforzate di sicurezza. Per i musulmani l'ingresso nella Spianata è limitato a quanti hanno più di 50 anni di età.