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「ナイフのインティファーダ」がつづくイスラエル。多くは未成年のパレスチナ人によるもの

 1時間というわずかな時間に、4件の襲撃が発生し、エルサレムで少くとも6名のイスラエル人がナイフで刺された。イスラエルは警戒を強めているが、同じような衝撃が毎日のようにつづく。ネタニヤフ首相はクネセットで開かれた討論会で、「テロは破壊から生まれた産物であり、パレスチナ人の絶望から生まれたものではない」と語った。「しかし生きようとするわれわれの願望は、われわれの敵を殺したいという願望を破壊するだろう」という。首相はさらに、イスラエルが神殿の丘の現状を変えようとしているという非難は「嘘」であると繰り返し述べている。

 ただし首相は、検事総長の同意がえられ次第、とくにイスラエル北部で、「イスラム運動」を非合法とすることを望んでいることを確認した。この組織はハマスと同じように、イスラエルにたいする宗教戦争を「扇動している」という。首相によると、パレスチナアッバス大統領の権威は否定することなく、こうした扇動と戦い、「パレスチナ人のプロセスリスとたちの襲撃を非難する」必要があるという。10月13日には、イスラエルでアラブ系のイスラエル人が、ヨルダン川西岸地区への連帯と、アルアクサ・モスクへの連帯を示すためのゼネストが予定されている。


 ネタニヤフ首相がとげとげしい雰囲気のうちに開かれた討論会で発言する前に、襲撃は発生していた。最初の襲撃は、旧市街でパレスチナ人が起こしたものである。レオニ門の近くで、このパレスチナ人に身分証明書の提示を求めた警官をナイフで刺したのである。警官は護身用のチョッキを着用していたために無事だった。近くにいた警官たちが反射的に反応して、パレスチナ人を射殺した。
 また現地時間で午後2時頃に第二の襲撃が起きた。市内の中心地の警察本庁に近い場所で、エルサレム東部のアラブ地区ベイト・ハニナから来た17歳から18歳のパレスチナ人の少女が警察官をナイフで刺した。治安部隊の情報によると、警察官が不審に感じて身分証明書の提示を求めたところ、少女が襲撃したらしい。警官は軽傷であるが、少女は重傷で、病院に運ばれた。
 1時間後には第三の襲撃がエルサレム郊外のヘブライ人地区であるピスガット・ツェーフで発生した。ベイト・ハニナ出身の2人の若者が、20歳くらいのイスラエル人をナイフで刺した後に、自転車にのっていたイスラエル人(13歳)を刺した。二人は従兄弟どうしで、13歳と17歳だった。一人は襲撃の後に逃亡して警察に殺害され、もう一人も重傷である。刺されたイスラエルの少年は重傷であり、瀕死の状態で治療をうけている。
 第四の襲撃は今晩になってからであり、パレスチナ人エルサレムの入り口で、バスに乗っていた警官からライフルを奪おうとして射殺された。その際に複数イスラエル人が負傷したという情報もある。


 この状況を改善しようとする国際的な政治的イニシアティブもないままで、本日は中東カルテット[アメリカ合衆国、ロシア、EU、国連]は、ネタニヤフ首相の要請をうけて、この地域の訪問を中止した。またEUの外交部代表のフェデリカ・マゲリーニ氏は、ネタニヤフ大統領とアッバス首相と電話会談をしており、「さらに緊張を高めるような行為を避けることは重要である」と強調した。
 パレスチナ保健相によると、10月に1300人のパレスチナ人が負傷しており、そのうちの75人はヨルダン川西岸地区での衝突で負傷している。

Non si ferma l’«intifada dei coltelli» in Israele: uccisi due palestinesi

Quattro attacchi in 24 ore a Gerusalemme. Il premier Netanyahu: vogliono distruggerci
 

Alcuni controlli di agenti israeliani a Gerusalemme

 

Quattro attentati in un giorno, due nello spazio di circa un’ora, almeno 6 israeliani accoltellati a Gerusalemme. L’allarme in Israele è altissimo e lo stillicidio quotidiano. «Il terrorismo è figlio della volontà di distruggerci e non della disperazione palestinese», ha denunciato il premier Benyamin Netanyahu in un teso dibattito alla Knesset. «Ma la nostra voglia di vivere distruggerà la voglia di uccidere dei nostri nemici», ha avvertito, respingendo ancora una volta come «bugie» le affermazioni che Israele stia cercando di cambiare lo status quo sulla Spianata delle Moschee o che sia in lotta con l’Islam. 

 

Il premier ha però confermato la volontà del governo di mettere fuori legge, una volta ottenuto il via dal procuratore generale, il Movimento islamico, specie nel nord del paese che, insieme ad Hamas, «istiga» ad una guerra religiosa contro Israele. Senza dimenticare l’Autorità nazionale palestinese il cui presidente Abu Mazen (Mahmoud Abbas) deve combattere l’istigazione e «condannare gli attentati terroristici palestinesi». Domani, martedì 13, in Israele è previsto lo sciopero generale degli arabi israeliani in solidarietà con la Cisgiordania e per la Moschea di Al Aqsa. 

 

Il dibattito alla Knesset - disertato dai partiti arabi durante l’intervento di Netanyahu - è stato preceduto dagli attentati. Il primo stamattina quando un palestinese nella Città Vecchia ha accoltellato alla Porta dei Leoni (un luogo fatale per gli assalti) un poliziotto - che gli aveva chiesto i documenti - salvato dal giubbotto di protezione. L’assalitore è stato ucciso dalla reazione degli agenti. Intorno alle 14 (locali) secondo assalto avvenuto in centro non distante dal comando centrale di polizia: una ragazza palestinese di 17/18 anni di Beit Hanina, quartiere arabo di Gerusalemme est, ha pugnalato un agente che, secondo la ricostruzione delle forze di sicurezza, le aveva chiesto i documenti dopo essersi insospettito. Il poliziotto ha avuto ferite leggere, mentre l’assalitrice più gravi ed ora è in ospedale. Un’ora dopo il terzo attentato a Pisgat Zeev, un sobborgo ebraico di Gerusalemme. Due giovanissimi palestinesi di Beit Hanina di circa 13 e 17 anni, cugini tra loro, hanno accoltellato un coetaneo israeliano (13 anni) che era in bicicletta dopo aver colpito in precedenza un altro israeliano di circa 20 anni. Uno dei due palestinesi è stato ucciso dalla polizia mentre fuggiva, il secondo è stato ferito seriamente. Il ragazzino israeliano è in gravi condizioni e lotta per la vita in ospedale. L’ultimo stasera: un palestinese, dopo aver tentato di rubare il fucile ad un soldato su un autobus all’ingresso di Gerusalemme, è stato ucciso dalla reazione della polizia. Ci sarebbero, secondo le prime informazioni, feriti tra gli israeliani. 

 

Il vice comandante della polizia Benzi Sao ha riferito in parlamento che finora sono stati feriti negli scontri 68 agenti da pietre o bottiglie incendiarie e che dei 300 arresti effettuati di palestinesi o arabo israeliani, oltre la metà sono minorenni. Il ministero della Sanità palestinese ha calcolato in 1300 i feriti palestinesi da pallottole vere o ricoperte di gomma dall’inizio di ottobre, di cui 75 solo ieri negli scontri in Cisgiordania. 

 

Nel vuoto di iniziative politiche della comunità internazionale in grado di raffreddare la situazione, oggi una delegazione del Quartetto ha annunciato di aver spostato - su richiesta a quanto pare di Netanyahu, vista la situazione - la visita nella regione mentre il capo della diplomazia Ue Federica Mogherini ha avuto due conversazioni telefoniche con Netanyahu e con Abu Mazen in cui ha sottolineato «l’importanza di evitare azioni che alimenterebbero ancora di più le tensioni»