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ロシアの航空機、シナイ半島で墜落。死者224名。イスラム国が撃墜したと発表。ただし技術トラブルか

  ロシアの小規模な航空会社コガリムアビア社の航空機A-321が今朝、離陸して30分も立たないうちに、シナイ半島の山地に衝突して墜落した。この航空機は、ヴァカンス地である紅海のビーチのあるシャルムエルシェイクを発って、ロシアのサンクトペテルブルクに向かう予定だった。

 このエアバスが墜落したのは、エジプト軍がイスラーム過激派のイスラム国と戦闘している地域であり、「イスラム国」はこの事故はイスラム国が航空機を撃墜したものであると発表し、ビデオを公表した。このビデオで、これは「ロシアのジェット機がシリアで殺害した数百人のムスリムの報復である」と発表している。ただしロシア当局もエジプト当局も、これを正面から否定している。ANSA通信社が伝えたエジプトの治安組織筋によると、この事故は「技術的な不具合」によるものであり、「テロリストの行為ではありえない」という。
 エジプトの航空大臣によると、エアバスが撃墜されたということはありえないという。この航空機がレーダーから姿を消した時点では、この航空機は9,450 mの高度で飛行していたが、これはシナイ半島イスラム国が所有しているようなミサイルで撃墜できるような高度ではないという。ただしドイツのルフトハンザ航空もフランスのエアフランスも、安全上の理由からシナイ半島の上空を飛行する便の運航を停止している。
 この事故の生存者を発見できる見込みはない。今朝、事故現場で救援にあたっている部隊の隊員は、「飛行機の内側から、助けを求める声が聞こえた」と伝えているが、エジプト当局もロシアのエジプト大使館も、搭乗していた217人の乗客も、7人の乗務員も、生存の見込みはないと発表した。そのうちの27人は幼児や子供だった。
 世界の諸国の指導者たちは、ドイツのメルケル首相、イギリスのキャメロン首相、アメリカ合衆国のケリー国務長官を始めとして、プーチン大統領に電話をかけて、弔意を表明した。プーチン大統領は事故を調査する特別委員会の設置を命令し、エジプト当局との合意のもとで、救援部隊を派遣することを決定した。
 航空機が離陸したシャルムエルシェイク飛行場の安全当局によると、この飛行機は事故の数日前からトラブルを報告していたという。「先週にも、この航空機はエンジンが指導しないと、数回も援助を求めていた」という。シアの輸送当局も、2014年にこの航空機が安全検査の際に規定違反が発見されたことを明らかにしている。ただし同社は期限内に修理して、規定を遵守できるようにしたという。

www.lastampa.it

Aereo delle vacanze russo si schianta nel Sinai. L’Egitto: “Guasto tecnico”. Ma l’Isis rivendica

Il volo era partito da Sharm el-Sheikh con 224 persone a bordo. Non ci sono superstiti
AP

La disperazione dei familiari delle vittime in attesa all’aeroporto di San Pietroburgo

 
 
 

Sono tutte morte le 224 persone a bordo di un aereo civile russo schiantatosi sulle montagne del Sinai meno di mezzora dopo il decollo. L’aereo, un A-321 della piccola compagnia siberiana Kogalymavia, era decollato in mattinata da Sharm el-Sheikh ed era diretto a San Pietroburgo carico di turisti russi di ritorno da una vacanza sulle sponde del Mar Rosso. 

 

LA RIVENDICAZIONE E LE SMENTITE  

L’Airbus è precipitato nella zona di Hasana, dove l’esercito egiziano sta combattendo dei jihadisti affiliati all’Isis, e gli estremisti hanno rivendicato la tragedia con un comunicato e con un video in cui sostengono di aver abbattuto l’aereo «in risposta alle incursioni dei jet russi che hanno ucciso centinaia di musulmani in terra siriana». Sia le autorità di Mosca sia quelle del Cairo smentiscono però categoricamente questa ipotesi, bollata come «inattendibile» dal ministro dei Trasporti russo Maksim Sokolov. E secondo fonti della sicurezza egiziana sentite dall’Ansa, all’origine del disastro ci sarebbe «un guasto tecnico» e sarebbe quindi da escludere «un atto terroristico». 

 

 
 

 

IL NODO DELLA QUOTA  

Anche per il ministero dell’Aviazione civile egiziano è impossibile che l’Airbus sia stato abbattuto da un missile perché nel momento in cui è scomparso dai radar viaggiava a quota 9.450 metri: un’altezza troppo elevata per i razzi a spalla di cui si sa che i miliziani del Sinai sono in possesso. In ogni caso, per motivi di sicurezza Lufthansa e Air France hanno deciso di sospendere i loro voli sulla penisola. Si sono intanto ormai spente le speranze di trovare dei sopravvissuti al disastro aereo. Stamattina dei soccorritori avevano dichiarato di aver «sentito delle voci dall’interno dell’aereo che chiedevano aiuto», ma sia le autorità del Cairo sia l’ambasciata russa in Egitto escludono che qualcuno dei 217 passeggeri e dei sette membri dell’equipaggio che erano a bordo dell’A-321 sia rimasto vivo. E tra le probabili vittime dello schianto ci sarebbero - secondo il Comune di San Pietroburgo - almeno 27 tra bambini e ragazzini, e non 17 come affermato prima dalle autorità egiziane. 

 

IL GIALLO DELL’SOS  

Chi sta partecipando alle operazioni di recupero dei corpi tra i rottami dell’Airbus - in una zona a cui l’accesso è rigidamente controllato dall’esercito - riferisce di «una scena tragica» con l’aereo spaccato in due e cadaveri dappertutto, alcuni dei quali ancora legati al sedile con la cintura di sicurezza. Poco dopo le prime notizie sullo schianto, alcuni media avevano annunciato che l’A-321 aveva «contattato i controllori del traffico aereo turco». Ma in serata il ministero dell’aviazione civile ha spiegato che le autorità egiziane non hanno ricevuto alcuna richiesta di soccorso. Solo l’esame della scatola nera potrà fare luce sulle cause del disastro. La tragedia era stata subito confermata dal premier egiziano Sherif Ismail proprio mentre l’ente aeronautico russo Rosaviatsia ammetteva che si erano perse le tracce dell’aereo sulla penisola del Sinai e che 23 minuti dopo il decollo, avvenuto «alle 6.51 ora di Mosca» da Sharm el-Sheikh, meta turistica molto in voga tra i russi. 

 

 
 

 

LA PISTA DELL’AVARIA  

Una fonte dello scalo di Sharm el-Sheikh denuncia che i piloti lamentavano da alcuni giorni dei problemi di avviamento a uno dei motori dell’aereo, che volava da ormai più di 18 anni. Mentre stando ad un membro dell’ente aeronautico egiziano, poco prima della tragedia il comandante aveva chiesto un atterraggio di emergenza sulla pista più vicina. Quest’ultima notizia è stata però smentita in serata dalle autorità egiziane, che hanno dichiarato di non aver ricevuto alcuna richiesta di soccorso dall’aereo russo. Putin ha intanto ordinato di indagare sulla tragedia e ha proclamato per domani una giornata di lutto nazionale, mentre il Comitato investigativo russo ha aperto un’inchiesta per «violazione delle norme di sicurezza dei voli» contro la Kogalymavia. La polizia russa ha già perquisito la sede di Mosca della compagnia siberiana, che dal 2012 opera con il marchio Metrojet. Ad aiutare a far luce sulla sciagura potrebbero essere le scatole nere dell’aereo, che sono state entrambe ritrovate.  

 

LA ROTTA  

 

 

La rotta che avrebbe dovuto tenere e quella tenuta dall’Airbus A-321  

 

PUTIN CHIEDE UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA  

I leader mondiali, da Merkel a Cameron fino al segretario di Stato americano Kerry, hanno telefonato a Vladimir Putin per esprimere le condoglianze. Il presidente russo ha ordinato di istituire una commissione d’inchiesta sull’accaduto e deciso l’invio dei soccorsi in accordo con le autorità egiziane. Fonti della sicurezza dell’aeroporto di Sharm el-Sheikh, citate dall’agenzia russa Ria Novosti, riferiscono che i piloti dell’A321 russo della Kogalymavia avevano denunciato problemi a un motore dell’aereo già nei giorni precedenti al disastro: «Nell’ultima settimana l’aereo aveva richiesto più volte assistenza perché il motore non si avviava». L’agenzia federale dei Trasporti russa, Rostransnadzor, ha fatto sapere che durante un’ispezione di sicurezza alla Metrojet nel marzo 2014 erano state rinvenute delle violazioni. Tuttavia, la compagnia aerea aveva poi provveduto a mettersi in regola entro le scadenze previste.