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イスラム国、アルカイダからミニ爆弾のノウハウを伝授され、ロシア機を墜落させたか

 「イスラム国」の「カリフ」アル・バグダディはどうやら、航空機への攻撃を始めたようである。イスラム国が爆破した初めての民間航空機の事故は、イエメンのアルカイダのエンジニアだったイブラヒム・アル・アシリが開発した強度の高いミニ爆弾を、イスラム国が所有しているのではないかという恐怖を掻き立てるものである。

 アル・バグダディはカリフに就任すると発表してから17ケ月後に戦略を変更したようである。シリアに介入した憎き敵であるロシアのプーチン大統領を驚かせるために、地上だけではなく、空でも攻撃を加えることにしたようである。
 陸上ではイスラム国とアルカイダは競っているようにみえる。しかしシリアでの内戦については最近、オサマ・ビンラディンの後継者であるアルカイダの指導者のアイマン・アル・ザワヒリが、アメリカ合衆国とロシアに対する聖戦のために「聖戦の戦士たちが力を合わせる」ことを求める声明を発表している。このことからも、世界でもっとも狙われているテロリスト集団であるアルカイダの指導者が(単独で、あるいは信徒たちとともに)、イスラム国に手助けをすることを決めた可能性があると考えられる。
 アルカイダのメンバーだったナイジェリア人のイブラヒム・アル・アシリ(1982年生まれ)は、ミクロ爆弾を使って、二度の破壊的な航空機の攻撃をした。2009年にはノースウエスト・エアラインズの253便に搭乗して、下着の下にプラスチック爆弾を隠し持っていた。クリスマスの夜にデトロイト上空がこの爆弾を爆破させようとして失敗したのだった。そして善く2010年には、300 gの2個のプラスチック爆弾を、イエメンからアメリカ合衆国に向かう航空機に乗せて爆破させようとして、最後の瞬間に発見されたのだった。
 このミニ爆弾のアイデアは、アンワール・アル・アウラキが生み出したものである。元ニューメキコのイマームだったこの人物は、イエメンのアルカイダの指導者になったが、アメリカ軍の無人機の攻撃によって死亡したが、このミニ爆弾を実験し、イブラヒムの兄弟であるアブドゥラー・アル・アシリに委ねた。アル・アシリは肛門にこの爆弾を隠して、2009年にサウジアラビアの当時の治安部門の責任者だったムハマド・ビン・ナイエフ内務副大臣(現在の皇太子)を殺害しようとしたのだった。
 このミニ爆弾はアルカイダの発明であり、2001年12月には「シュー・ボンバー」と呼ばれたリチャード・コルヴィン・リードがパリ/マイアミ間の航空機で靴に隠して爆発させようとしたこともあった。ただしアル・アシリはこれを精密な爆弾に仕上げたのであり、テロの危険性が特に高かったアメリカ合衆国イスラエルは、空港な精密な「ボディ・スキャナー」を設置せざるをえなかった。この装置は衣服の下まで見通して、身体の開口部に爆発を起こさせるような危険物が隠されていないかどうかを調べることができるものである。
 2013年にはアメリカ合衆国の情報機関は、シリコン製の豊胸手術の危険性を指摘した。アルカイダはある文書で、テロ防止装置で発見されることのない「爆発物の着用」方式について語っていたためである。こうした「ボディ・スキャナー」はヨーロッパの空港には設置されているが、ほとんど使われることはなく、アラブ世界ではほとんど設置されておらず、エジプトのシャルムエルシェイク空港には設置されていなかった。
 そのためアメリカ合衆国とイギリスの情報機関は、アル・アシリやその弟子がイスラム国のカリフに接近して、「ノウハウ」を伝授し、それが224人の乗員とともに、シナイ半島にロシアの航空機を墜落させることに成功したのではないかと懸念しているのである。シリアへのロシア軍の介入を罰するためにである。 

www.lastampa.it

 

Aereo caduto, la Cia: è stata una bomba dellIsis. Così il Califfato apre il fronte dei cieli

Per la prima volta Al Baghdadi ha colpito un aereo. L’ordigno era contenuto in una valigia caricata allo scalo da un infiltrato. Londra sospende i voli per Sharm
ANSA

Il relitto del volo Airbus caduto sul Sinai

 
 

Il primo aereo civile distrutto dal Califfo della Jihad porta con sé il timore che lo Stato Islamico (Isis) si sia impossessato dei miniesplosivi ad alto potenziale di Ibrahim al-Asiri, l’ingegnere di Al Qaeda in Yemen. A 17 mesi dalla proclamazione del Califfato, Abu Bakr al-Baghdadi cambia strategia: affianca il fronte dellaria a quello terrestre per sorprendere il nemico che più di altri vuole colpire, Vladimir Putin, artefice dell’intervento in Siria.  

 

MAPPA - Le guerre in Medio Oriente cambiano le rotte turistiche (di M.Molinari)  

 

Sulla carta Isis e Al Qaeda sono in competizione, ma proprio la guerra in Siria, i recenti appelli di Ayman al-Zawahiri - successore di Osama bin Laden - all’«unità dei jihadisti contro Usa e Russia e la decomposizione dello Yemen consentono di ipotizzare che il terrorista saudita più ricercato del Pianeta sia passato - da solo o con degli allievi - al servizio del Califfato. Al-Asiri, classe 1982, è l’uomo che ha confezionato le microbombe con cui Al Qaeda ha sfiorato per due volte devastanti attentati aerei: nel 2009 è lui ad aver confezionato la sostanza al plastico che il kamikaze nigeriano porta dentro le mutande sul volo Northwest Airlines 253 senza riuscire a farla esplodere sul cielo di Detroit nella notte di Natale e l’anno seguente sono due microbombe da 300 grammi, sempre al plastico, inviate su altrettanti aerei cargo dallo Yemen agli Stati Uniti ad essere scoperte all’ultimo minuto.  

 

L’idea dei microesplosivi viene da Anwar al-Awlaki, l’ex imam del New Mexico divenuto leader di Al Qaeda in Yemen e anch’egli eliminato dai droni Usa, che la sperimenta affidando ad Abdullah al-Asiri - fratello di Ibrahim - un ordigno nascosto nel retto anale con cui nel 2009 tenta di eliminare Mohammed bin Nayef, allora capo della sicurezza saudita e oggi principe ereditario del regno. Le microbombe sono l’impronta di Al Qaeda da quando lo «Shoe-Bomber» Richard Colvin Reid nel dicembre 2001 tenta di darsi fuoco alle scarpe sul volo Parigi-Miami ma Al-Asiri le porta a un livello di sofisticazione tale da obbligare gli Stati Uniti e Israele - i Paesi più a rischio - a posizionare negli aeroporti i particolari «body scanner» che vedono sotto i vestiti, nelle cavità corporee, cercando micro-sostanze capaci di essere combinate e fatte esplodere, sommando competenze chimiche e vocazione al martirio jihadista.  

 

 
 

 

NIENTE BODY SCANNER  

Uno degli allarmi dell’intelligence Usa, nel 2013, riguarda i seni al silicone perché in un documento di Al Qaeda vi si fa riferimento come possibile «vettore di esplosivo» praticamente impossibile da scoprire per l’antiterrorismo. I «body scanner» negli scali dell’Europa continentale esistono, ma vengono usati raramente, nel mondo arabo sono assenti e anche Sharm el-Sheikh ne è sprovvisto. Da qui il timore dell’intelligence Usa e britannica che Al-Asiri, o un suo discepolo, finito nei ranghi del Califfato, abbia messo il proprio «know how» a disposizione di uno «shahid jihadista», riuscendo a far disintegrare il volo russo sul Sinai assieme ai suoi 224 passeggeri. Per punire l’intervento russo in Siria.  

 

È l’ipotesi che l’intelligence occidentale teme di più ma non è l’unica perché a ben vedere ve ne sono altre: dal precedente del 2004, quando i jihadisti ceceni hanno fatto esplodere due jet in una notte, alla bomba di Lockerbie che non si è mai trovata. L’aereo della Pan Am esplose nel 1988 sui cieli scozzesi a causa di un ordigno nascosto in una valigia - spedita da Malta -, ma quasi 30 anni di indagini non hanno consentito di arrivare a una certezza assoluta in merito. Tanto che appena dieci giorni fa Londra ha inviato una task force di investigatori in Libia per «cercare nuovi elementi di prova» su quanto avvenne allora in Scozia. O forse perché già si aveva sentore della scelta del Califfo di portare il terrore nei cieli.