時事イタリア語

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北アフリカの難民対策は、リビアの統一政府次第か

  イタリアは緊急の移民問題に対しては長期的に、欧州連合(EU)の資金提供のもとで、移民を自国に戻すことを目指しており、そのために移民たちが北アフリカの沿岸にやってくる前に、かれらを途中で把捉することを目的とした難民キャンプを、チュニジアとナイジェリアに設立することを計画している。
 要するにイタリアは、国連の移民防止対策計画が第二段階あるいは第三段階に進むことを望んでいるのであるが、そのためにはまだ数か月も待たねばならない。現在のところ、リビアに国家的な統一を実現した政府を設立するために、国連リビア担当国連事務総長特別代表であるベルナルディノ・レオン氏の活動に期待するしかないからである。
 イギリスのキャメロン首相がミラノで開催されている万博を訪問した機会にイタリアのレンツィ首相と会合を開く予定であるが、それに先立って両国の外務省はこの会合を開くための協議を行ってきた。イギリスは他のヨーロッパ諸国とともに、国連の決議を実行する責任を負っており、とくにイタリアに漂着した移民たちの「再配置」に反対している。キャメロン首相はこの点については妥協するつもりがないことを繰り返し主張しているが、その他の点については妥協の余地があるようである。イギリスとイタリアの首相は、長期的な解決策をみいだす必要があることについては合意しているが、この長期的な解決策は次の二つの方針を軸としている。第一に、不規則的な経済的な移民を拒否すること、第二に、「定着」計画を重視することである。これは自国を離れようとしている人々に、自国にとどまるように促す計画である。
 これについてはキャメロン首相もレンツィ首相も、ナイジェリアとチュニジアに難民キャンプを設置して、移民たちがリビアに到着する前にを途中で把捉しようとするアイデアを主唱しており、どちらが発案者であるかを争っているような状態である。この問題は昨年10月にロンドンで話し合われており、現在でも欧州連合に対して、こうした難民キャンプを設置して、合法的な移民のチャネルを作りだすために資金を支出させようしている
 アメリカ合衆国もイタリアが実行しようとしている安定化方針に重大な関心を抱いている。6月の半ばにも、国務省国防省、軍のアフリカ司令部であるアフリコムの首脳が集まるサミット会議を開催して、この方式を実現するためにアメリカ合衆国がどのような軍事的な援助を提供できるかを協議する予定である。
 ただしすべての当事者にとっては、現在かなり進展してきたリビアで国家的に統一された政府を樹立する計画が実現するかどうかが、きわめて重要な意味をもつ。ガルミッシュに集まったG7の首脳たちは、サミットの後にベルリンで会合を開いており、ある程度の成果はえられた。そしてリビアのトブルク政府が戦闘を停止しているため、他の当事者たちも和解に向かう姿勢を示している。現在では戦闘は下火になっており、リビアのトブルク政府もトリポリ政府も、共通の敵である「イスラム国」を攻撃することに力を集中させている。
 これにかんしては、「イスラム国」がシルトを占領したことは戦略的な撤退がもたらしたものであり、シルトに対してはミスラタの民兵たちが組織的な反撃を進めている。ただしエジプトの姿勢が障害になっており、エジプトはトブルク政府に戦争をけしかけている。一方でカタールトリポリ政府を、アラブ首長国連合はトブルク政府を援護しているが、どちらの国も戦闘を中止させようと努めており、6月半ばにイタリアも含めて、リビアの統一政府を実現するために協議をワシントンで開催することを求めている。問題なのはそのためにどれほどの時間的な猶予があるかである。外交筋では、合意がえられるのは二か月後になるとみている。

www.lastampa.it


Campi profughi in Niger e Tunisia per fermare l’esodo dalla Libia
Intesa Roma-Londra sul piano. L’operazione anti-scafisti appesa alla risoluzione Onu
AFP

Migranti respinti dalla Libia ad Agadez, in Niger: qui potrebbero sorgere campi d’accoglienza

 

Nel lungo periodo, l’Italia punta ad affrontare l’emergenza migranti con interventi strutturali finanziati dall’Unione europea e finalizzati soprattutto a farli restare a casa, anche creando campi di accoglienza in Tunisia e Niger per fare il filtro prima dell’arrivo sulle coste nordafricane. Nel breve vorrebbe la risoluzione Onu necessaria per passare alla fase due e tre della missione contro i trafficanti, ma per questo potrebbe essere costretta ad aspettare un paio di mesi, perche ormai il testo e legato alla mediazione di Bernardino Leon per creare un governo di unita nazionale in Libia, che nel migliore dei casi non portera risultati prima della fine del Ramadan.


La trattativa con Cameron

Prima della visita che il premier britannico Cameron ha fatto all’Expo di Milano, dove ha incontrato il collega Renzi, le rispettive diplomazie hanno discusso i temi del colloquio. Va notato qui che la Gran Bretagna e insieme il Paese europeo incaricato di gestire la risoluzione Onu, e quello piu contrario alla redistribuzione dei migranti in arrivo sulle coste italiane. Cameron ha ribadito che su questo punto non transige, ma sul resto e stato piuttosto disponibile. I due leader hanno concordato sulla necessita di pensare a soluzioni di lungo termine, che si basano principalmente su due pilastri: primo, il respingimento dei migranti economici irregolari; secondo, i programmi di ≪stickiness≫, ossia capaci di indurre le persone in partenza a restare in patria.

 

Su questo aspetto, Cameron e Renzi si sono quasi litigati la paternita dell’idea di creare campi di accoglienza in Niger e Tunisia, per intercettare i migranti e filtrarli prima dell’arrivo in Libia, dove diventano facili prede dei trafficanti. Ne avevano parlato a Londra l’ottobre scorso, ne hanno discusso ancora, sperando di convincere la Commissione europea a usare gli stessi fondi dell’Unione per questo genere di interventi che costruirebbero un canale legale di immigrazione.

 

Londra era piu scettica sul lancio della prima fase di ≪Eunavfor Med≫, perche da una parte si rendeva conto che i ministri degli Esteri non potevano trovarsi a Bruxelles, e uscire ancora dalla riunione senza nulla, ma dall’altra temeva che l’inizio della missione complicasse la mediazione dell’inviato dellOnu Leon. Infatti il governo di Tobruk ha gia avvertito che se le navi europee violeranno le sue acque territoriali, sparera.


Gli Stati Uniti alla finestra

Anche gli americani hanno mostrato grande attenzione per l’intervento di stabilizzazione che l’Italia vorrebbe lanciare, al punto che a meta giugno hanno programmato un vertice fra dipartimento di Stato, Pentagono e Africom, per valutare i contributi militari che potrebbero offrire. Pero la mediazione in corso per creare un governo di unita nazionale resta la speranza piu importante per tutti, visto che qualche segnale positivo comincia a venire. L’incontro fra le parti avvenuto a Berlino dopo il G7 di Garmisch ha dato qualche frutto, anche perche il boicottaggio da parte di Tobruk ha indotto gli altri a diventare piu malleabili. I combattimenti negli ultimi tempi sono diminuiti, e ormai tanto Tripoli, quanto Tobruk, sembrano concentrate soprattutto ad attaccare il nemico comune Isis.

 

In questo quadro, la presa di Sirte da parte dello Stato Islamico sarebbe solo frutto di una ritirata strategica, a cui le milizie di Misurata faranno seguire una controffensiva piu strutturata. L’ostacolo resta l’atteggiamento dell’Egitto, che continua a fomentare Tobruk alla guerra, mentre Qatar ed Emirati hanno smesso di spingere i rispettivi protetti, cioe Tripoli e Tobruk, al conflitto, e hanno chiesto per fine giugno una riunione a Washington in cui discutere le prospettive del governo di unita nazionale anche con l’Italia. Il problema sono i tempi. Secondo le valutazioni dei diplomatici, un accordo non verra realisticamente prima di due mesi, e nel frattempo la risoluzione voluta dall’Italia all’Onu restera ferma.