「イスラム国」、シナイ半島のシェイフ・ズワイドのエジプト軍検問所を攻撃
エジプトの「イスラム国」系の組織の兵士たちが、シナイ半島北部のエジプト軍の検問所に激しい同時攻撃を仕掛けた。そのうちの一件は自動車爆弾によるものだった。これにエジプト軍がすぐに反撃し、さらにシェイフ・ズワイド近くの「イスラム国」の本拠地に、エジプト政府の戦闘機F-16が空爆を行った。
夕方に国営テレビでエジプト軍が発表した最新の公式情報によると、「少なくとも100名のテロリストを殺害した。エジプト軍の死者は17名で、そのうち4名は士官だった」という。エジプト軍はこの発表につづけて、「シナイ半島からテロリストを完全に駆逐するまで、われわれは戦闘をやめない」という宣言を発表している。
エジプトにおける「イスラム国」系の組織によるこうした攻撃に反撃する軍の作戦を支援するために、エジプト政府は新たなテロ対策を認可することを発表した。これはエジプトのヒシャム・バカラト検事総長が殺害されたテロの後に、アブデル・ファタッーフ・アッ=シーシ大統領が予告していた措置である。エジプト政府はある声明で、新たな法律はテロを「迅速かつ適切に防止する」措置であり、テロリスト集団にたいする資金の提供を妨げるものであると語っている。
日刊紙のアル・アフラムのサイトによると、「イスラム国」の兵士たちはラファの西にあるシェイフ・ズワイドの町の5か所の検問所に攻撃をしかけ、エジプト軍の兵士たちも発砲して防衛したという。さらにラファの検問所にも攻撃がしかけられたという。この攻撃の2日前の6月29日には、エジプトのヒシャム・バカラト検事総長がテロで殺害されている。
テロ攻撃をしかけたのは、アンサール・バイト・アル・マクディスに所属する「イスラム国」系のテロリスト集団であり、この集団はこれまで数十もの同様な攻撃をしかけている。目撃した証人によると、テロリストたちは自動車に乗って攻撃をしかけ、手榴弾を投げたという。その直後にエジプト軍の兵士にたいして激しい攻撃が加えられた。
Egitto, miliziani attaccano check-point nel Sinai. Esercito: uccisi almeno 100 jihadisti, morti 17 soldati
Ondata di attentati simultanei contro check-point nella roccaforte locale dello Stato islamico: i militari hanno reagito aprendo il fuoco e bombardando con gli F-16. Gli episodi due giorni dopo l'omicidio del procuratore generale al Cairo. Governo annuncia nuove misure antiterrorismo. Israele rafforza la sicurezza
A sostegno della campagna militare contro l'azione delle cellule jihadiste nel Paese, il governo egiziano ha annunciato l'approvazione di nuove misure antiterrorismo, come aveva anticipato il presidente Abdel Fattah al-Sisi dopo l'attentato costato la vita al procuratore generale Hicham Barakat. Il presidente dovrà adesso promulgare le nuove leggi in tempi rapidi. In una nota, il governo ha affermato che le nuove leggi saranno un "veloce e giusto deterrente" contro il terrorismo e alcune ostacoleranno anche i finanziamenti ai gruppi. Ad al-Sisi è pervenuta anche la ferma condanna del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per i gravissimi attacchi terroristici nel Sinai settentrionale, unitamente ai sentimenti di cordoglio per le vittime militari e civili e di amicizia per il popolo egiziano.
Secondo il sito del quotidiano Al-Ahram, i jihadisti hanno sparato colpi di mortaio contro cinque check-point nella città di Sheikh Zuweid (a ovest di Rafah) e i militari hanno reagito aprendo il fuoco. Tra i check-point attaccati anche quello di Rafah. Gli attacchi seguono di due giorni l'attentato in cui è stato assassinato il procuratore generale egiziano, Hisham Barakat.
A lanciare l'attacco sono stati uomini armati appartenenti a gruppi terroristi filo Is della formazione Ansar Beit al-Maqdis, che in passato ha rivendicato decine di azioni simili. Testimoni oculari hanno riferito che i terroristi erano a bordo di alcune vetture e che hanno lanciato anche granate. Sono seguiti violenti scontri con l'esercito.
Dopo alcune ore, la filiale egiziana dello Stato islamico ha rivendicato la raffica di attacchi. Secondo la tv satellitare al Jazeera, i jihadisti affermano di aver attaccato 15 postazioni dell'esercito e della polizia egiziana. Stando a quanto riferisce l'emittente qatariota, "un gruppo di uomini armati ha attaccato anche un commissariato della polizia ad Arish", capoluogo del Sinai dove sono stati registrati "violenti scontri e forti esplosioni". Altre fonti di al Jazeera hanno riferito inoltre che "un gruppo di uomini armati ha attaccato una colonna di carri armati diretta alla città di Sheik Zuweid per dare manforte alle forze dell'esercito".
Nel pomeriggio, due esplosioni sono state udite nella città di Rafah, al confine con la Striscia di Gaza, ma le cause non sono ancora chiare. Lo hanno riferito fonti delle forze di sicurezza e alcuni testimoni.
Tensione altissima anche al Cairo, dove, secondo il comunicato diffuso dalle forze di sicurezza, "nove terroristi", appartenenti ai Fratelli musulmani, "sono stati uccisi nel pomeriggio in un blitz" alla periferia ovest della capitale. Tra le vittime figura anche un "avvocato" della Fratellanza, Nasser el Hafi, membro del Parlamento all'epoca del presidente Mohamed Morsi. Immediata l'accusa dei Fratelli musulmani, i quali attraverso un loro portavoce citato dal al Jazeera hanno affermato: "Nove nostri leader sono stati giustiziati dalle forze di sicurezza mentre si trovavano disarmati in una abitazione" della cittadella "6 ottobre".
Nel frattempo, a seguito degli attacchi, Israele ha rafforzato le misure di sicurezza lungo la frontiera con l'Egitto. In particolare, riferiscono fonti militari israeliane, sono stati chiusi i valichi di Nitzana (verso il Sinai) e di Kerem Shalom, all'estremità meridionale della striscia di Gaza.
Intanto, una nota diramata dalla Farnesina fa sapere che "l'Italia è vicina al popolo e al governo egiziano di fronte ai gravissimi attacchi terroristici che hanno provocato decine di vittime nel nord del Sinai. L'Egitto è un pilastro di stabilità nella regione e l'escalation della minaccia terroristica non riuscirà a piegare la determinazione del popolo e del governo".