時事イタリア語

イタリア語の新聞で最新のニュースを読みます

キューバのアメリカ大使館、ふたたび星条旗を掲揚

  54年前に、ハバナのアメリカ大使館において、3名の海兵隊員フランシス・イースト、ラリー・モリス、ジェームズ・トレーシーがアメリカ合衆国星条旗を降ろした。そして今朝、この同じ3名の兵士が、ケリー国務長官の面前で、後任の兵士たちに星条旗を再び掲揚すべき手渡したのである。
 このセレモニーは、マレコン街のアメリカ大使館で今朝、100名ほどの出席者が拍手する前で、執り行なわれた。キューバのアメリカ大使館は半世紀以上にわたって、対立、冷戦、衝突を重ねながら、閉鎖されつづけてきた。ケリー国務長官は、「あまりに多くの犠牲と苦痛の日々が、あまりに多くの悲劇と疑惑が、われわれを引き裂いてきた」と語った。「しかし今や、世界にたいしてわれわれがもはや敵同士ではないことを宣言する日が訪れた。われわれは隣人であり、たがいに幸福が訪れることを願っている」。ケリー国務長官は、政府はキューバ向けの禁輸を撤回することを支援していることを説明し、アメリカ合衆国議会にたいしてこれを承認するように求めたが、同時に国交回復のための計画は「長い道のり」になることを認めている。
 本日のセレモニーに参加した人々には、こうした措置に反対する人々も含まれている。ケリー国務長官は、「キューバのよりよき将来は民主主義と人権を尊重することによって生まれるものであり、アメリカ合衆国はこうしたよりよき将来を支持しつづけるものである」と保証した。そして「このよりよき将来を望み、構築するのは、キューバ人である」とつけ加えた。

 

www.lastampa.it

 

A Cuba torna a sventolare la bandiera americana. Kerry: adesso più diritti e una vera democrazia

Inaugurata l’ambasciata. Il segretario di Stato: basta essere prigionieri della storia
REUTERS

La bandiera Usa a Cuba dopo 54 anni

 
 
 

Tre marines, Francis East, Larry Morris e James Tracy, avevano ammainato la bandiera americana dall’ambasciata a L’Avana 54 anni fa, e gli stessi tre l’hanno consegnata ai loro successori, per rialzarla oggi davanti al segretario di Stato Kerry. 

 
 

 

La cerimonia avvenuta questa mattina nell’edificio lungo il Malecon ha chiuso oltre mezzo secolo di contrasti, guerra fredda e scontri, davanti a centinaia di persone che applaudivano. “Troppi giorni di sacrificio e di dolore, troppe tragedie e troppi sospetti ci hanno diviso”, ha detto Kerry, “ma ora è venuto il momento di dire al mondo che non siamo più nemici. Siamo vicini, che si augurano il bene reciproco”. Kerry ha chiarito che l’amministrazione sostiene la cancellazione dell’embargo, sollecitando il Congresso ad approvarla, ma nello stesso tempo ha riconosciuto che il pieno ristabilimento delle relazioni sarà “un viaggio lungo”.  

 

 

 

Tra i suoi appuntamenti di oggi c’era anche quello con alcuni dissidenti, e il segretario di Stato li ha voluti rassicurare: “Gli Stati Uniti continueranno a sostenere che la democrazia e il rispetto dei diritti umani rappresentano il futuro migliore per Cuba”, ma poi ha aggiunto che questo futuro “dovranno deciderlo e costruirlo i cubani”.