ロシア政府のサイト、ウクライナ紛争で死亡した兵士たちの人数と年金額をうっかり公表
ロシア政府はこれまでつねに、ウクライナの東部の紛争に直接に関与していることを否定してきた。しかしロシアのサイト「デロヴァイア・ジーズニ」がこのことを「意図せずに」認めていることを、『フォーブズ』誌が明らかにした。これはロシア政府には困った事態となろう。
このロシアのサイトのある記事では、ロシア政府がウクライナのドンバスでの衝突で死亡した兵士たちの数を明らかにしているのである。2月始めにロシア政府は、死亡した2000名の兵士たちに50万ドル相当を支払い、障害者となった3200名の兵士たちに2万5000ドル相当を支払ったという。これらの死亡者と障害者に支払われる年金の額のデータは、すぐに抹消されたが、ウクライナの新聞ノーヴィ・レギオンが最初の記事を保存しており、これはロシア政府の軍隊がウクライナの紛争に直接に関与していることを始めて確認するものとなる。
ロシア政府はこのことをこれまでずっと否定してきたのである。これらの情報はプーチン大統領によってつねに「国家秘密」とされ、ウクライナ紛争で死亡したロシアの兵士たちは、公式的には休暇の際に自主的に戦闘に参加したものとされてきた。
Ucraina, stampa russa: 2000 soldati Mosca morti in conflitto. Scontri nel Donbass: 7 vittime
La notizia è stata 'involontariamente' rivelata dal sito Delovaia Zhizn che parla di indennizzi versati alle famiglie delle vittime. Il Cremlino ha sempre negato la presenza di soldati russi nell'est del Paese. Raggiunto un accordo con i creditori per la ristrutturazione del debito di Kiev
Un articolo del sito russo, poi prontamente modificato, ha svelato il numero dei soldati di Mosca deceduti nel conflitto nel Donbass: dal primo febbraio il governo di Mosca avrebbe pagato circa 50mila dollari (3 milioni di rubli) alle famiglie di duemila soldati caduti e 25mila dollari (un milione e mezzo di rubli) a 3.200 militari rimasti invalidi. I dati sulle pensioni di reversibilità e invalidità, conservati in versione originale dal giornale ucraino Novi Region, rappresenterebbero la prima conferma del coinvolgimento diretto dell'esercito russo, sempre negato dal Cremlino, nel conflitto in Ucraina. Queste informazioni sono state definite da Vladimir Putin un "segreto di Stato": ufficialmente non ci sono soldati russi morti nel conflitto e quelli presenti sono solo volontari in ferie o in congedo.
Nell'articolo si fa riferimento, inoltre, a un compenso per i soldati impiegati oltre confine: 1.800 rubli per ogni giorno passato nella zona di conflitto per i soldati a contratto.
Accordo per la ristrutturazione del debito. Intanto Kiev ha raggiunto un accordo con i creditori per la ristrutturazione del debito ucraino: "L'accordo - recita il comunicato diffuso stamane dal ministero delle Finanze di Kiev - si centra su un taglio del 20% nello stock di debito sovrano e di debito sovrano garantito, con un alleggerimento immediato del debito pari a circa 3,6 miliardi di dollari". La Russia ha reso noto che non parteciperà alla ristrutturazione del debito ucraino. Mosca ha sottoscritto un bond da 3 miliardi di dollari, in scadenza proprio quest'anno, e non accetta la svalutazione del 20% proposta ai creditori privati di Kiev. L'accordo prevede per l'ex Stato sovietico che si trova a corto di liquidità.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker: "L'accordo sul debito mette in condizione l'Ucraina di andare avanti sulla strada delle riforme", ha detto nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Petro Poroshenko, in visita oggi a Bruxelles.
Nuovi scontri nel Donbass. Si combatte ancora nel Donbass. Sette militari ucraini sono morti e 13 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore, nonostante la fragile tregua siglata a febbraio. Lo riferisce Oleksandr Motuzianik, portavoce militare di Kiev, secondo cui le perdite più gravi si sono registrate nelle zone di Mariupol, importante città sul Mar Nero, e Marinka, vicino Donetsk. Si tratta del più alto numero di soldati morti in un giorno da metà luglio.
L'appello di Poroshenko a Mosca: "Subito cessate il fuoco". "Perché aspettare il primo settembre? Perché dobbiamo avere altre vittime? Io chiedo a Mosca il cessate il fuoco subito, ora": il presidente ucraino Petro Poroshenko ha lanciato un nuovo invito al Cremlino per cessare le ostilità nel Donbass . Poroshenko ha ringraziato l'Ue per il suo appoggio e la sua piena solidarietà: "Abbiamo fornito tutte le assicurazioni sul fatto che stiamo andando avanti sulla strada delle riforme. A questo punto - ha aggiunto - spero che l'Europa, in assenza di una reale implementazione dell'accordo di Minsk, proroghi le sanzioni nei confronti di Mosca".
Cremlino smentisce fornitura carri armati a separatisti. Il ministero degli Esteri russo ha di nuovo smentito le accuse secondo cui la Russia rifornisce di carri armati le milizie nelle regioni secessioniste di Donetsk e Luhansk nell'Ucraina orientale. "Siamo accusati di fornire carri armati in questi camion bianchi. Quali carri armati, tutti voi sapete molto bene ora che questi non sono tank, ma aiuti umanitari", ha detto il portavoce del ministero Maria Zakharova in una conferenza stampa. Ha aggiunto che la Russia ha fornito un totale di oltre 45mila tonnellate di aiuti verso l'Ucraina orientale da agosto 2014.
Scambio di prigionieri. Separatisti del Donbass e forze armate ucraine si sono scambiati 23 prigionieri. Kiev ha liberato 12 ribelli e i miliziani hanno lasciato andare 11 prigionieri. Lo scambio doveva avvenire secondo una formula "12 per 12", ma l'agenzia Interfax scrive che uno dei prigionieri nelle mani dei ribelli si sarebbe rifiutato di essere consegnato agli ucraini. La vicenda è in realtà tutt'altro che chiara visto che l'uomo - originario di Gorlivka, una cittadina controllata dai separatisti - è stato accusato di essere "un complice" delle forze armate ucraine dal ministro della Difesa dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, Vladimir Kononov, che ha aggiunto che "la sua vicenda sarà esaminata dalle forze dell'ordine pubblico" separatiste.