DAMASCO - La foga distruttrice dell'Is si scaglia nuovamente contro il sito archeologico di Palmira nel deserto siriano. I miliziani hanno fatto saltare in aria alcune "tombe a torre" situate nella necropoli dell'antica città. Lo ha denunciato all'agenzia di stampa Xinhua il il direttore governativo delle antichità e dei musei siriani a Damasco, Maamun Abdelkarim: "La notizia - è stata confermata da testimonianze ricevute nell'ultima settimana e dalle immagini riprese dal satellite e diffuse dall'Università di Boston. Hanno fatto esplodere le torri funerarie che erano meglio conservate, le più belle".

 

Abdelkarim precisa che la tomba distrutta è quella di Elahbel, costruita nel 103 d.C. Potrebbero essere state rase al suolo altre tombe, risalenti anche al 44 d.C. La denuncia viene da un gruppo di archeologici siriani che dall'estero monitorano costantemente i danni al patrimonio del loro Paese. Sulla pagina Facebook del gruppo Protect Syrian Archeology si fa riferimento ad almeno due tombe a torre distrutte. Sulla pagina compaiono le foto delle due tombe intatte e le immagini satellitari che, secondo gli esperti, dimostrano la loro distruzione.



Questa nuova violazione del patrimonio artistico siriano arriva dopo la distruzione, da parte dell'Is, di due tra i templi più belli di Palmira, considerata la "perla del deserto" siriano, il 23 agosto scorso quello di Baal Shamin, qualche giorno il santuario di Bel minandolo con 30 tonnellate di esplosivo.  Il sito di Palmira è caduto nelle mani dello Stato islamico il 20 maggio.