ROMA - Tragedia in Sud Sudan, dove un'autocisterna carica di benzina è saltata in aria nella città di Marindi, nello stato dell'Equatoria occidentale, causando un altissimo numero di vittime. Secondo il governatore provinciale, Patrick Raphael Zamoi, i morti sono 176, mentre un portavoce della presidenza riduce di oltre metà il numero delle vittime: 85. "La gente continua a morire, non è stato ancora accertato il numero esatto delle persone negli ospedali" ha giustificato la discrepanza il governatore. Intanto gli ospedali della zona sono al collasso e le autorità chiedono l'aiuto della Croce Rossa e delle Nazioni Unite.

La ricostruzione dell'accaduto è ancora incerta, ma comunque molto drammatica. L'autocisterna era uscita fuoristrada e al momento dell'esplosione era circondata da una folla intenzionata a spillare il suo contenuto, ha riferito il portavoce presidenziale Ateny Wek Ateny. Basandosi su informazioni ricevute dalle autorità locali, il portavoce ha confermato che l'autocisterna era piena di benzina che, dopo l'incidente, aveva preso a fuoriuscire. La gente era quindi accorsa per riempire taniche quando qualcuno deve avere acceso una sigaretta innescando la grande esplosione. Ancora il portavoce ha affermato che alcune vittime sono carbonizzate al punto da rendere impossibile il loro riconoscimento.

Diversa la versione del ministro dell'Informazione dell'Equatoria occidentale, Charles Kasanga: dopo l'uscita di strada, il grande movimento di folla attorno al mezzo avrebbe costretto l'esercito a intervenire. Per allontanarla, alcuni soldati hanno sparato in aria e un proiettile potrebbe aver colpito l'autocisterna determinando l'esplosione. Il portavoce dell'esercito Philip Aguer, raggiunto al telefono, ha detto di non essere al corrente dei dettagli dell'accaduto ma sarebbero stati avviati immediatamente gli accertamenti.