「ナイフのインティファーダ」。第三次インティファーダの始まりか
イスラエルを襲っている暴力の波は鎮まることがない。ネタニヤフ首相は、イスラエル、とくにエルサレム東部とヨルダン川西岸地区を襲っている暴力行為をすでに「テロリズム」と呼んでいる。昨日には6名がナイフで襲われて負傷した。ネタニヤフ首相はこれを「パレスチナ自治政府とハマスが扇動しているテロリズム」と呼んでいるが、一方でパレスチナ人たちはこれをすでに「ナイフのインティファーダ」と呼び始めている。これまでにすでに6名のパレスチナ人が死亡している。
最も新しい事件は、イスラエル北部のアフラで発生した。2名のイスラエル人が、1名のパレスチナ人によってナイフで刺され、重傷を負った。それに先だって、エルサレムの北にあるシュアファットの難民キャンプでは、デモに参加していたパレスチナ人1名が治安部隊との衝突の際に死亡した。昼前にはテルアビブで、1名の女性兵士と別の人物がナイフで刺された。襲撃した人物は、近くにいた治安部隊によって射殺された。負傷した2名は重傷ではない。ここは治安部隊の詰め所の近くで、多数の兵士がいた。本日の最初の出来事は、エルサレムの警察本部の近くで、1人のイスラエル人がナイフで刺された事件である。警察は襲撃者を確定し、「制圧した」という。負傷したイスラエル人は正統派のユダヤ教の信者で、重傷であるという。別の情報によると、この事件でさらに別のイスラエル人が軽傷を負っているという。襲撃したのは15歳の青年で、警察が逮捕したという。負傷した正統派のユダヤ教の信者は25歳だった。7日には合計で288人のパレスチナ人が負傷しているという。この暴力行為は1週間前から始まったものである。イスラエルとパレスチナの和平交渉は2014年に中断されたままである。
パレスチナ自治政府のラミ・ハムダラー首相は、パレスチナ人には自分を防衛する権利があると主張している。「自治政府は非暴力の抵抗活動と、パレスチナ人がイスラエルの侵略が自己を防衛する権利を支持するものである。世界の諸国にたいして、パレスチナ人民、エルサレム、聖なる場所を保護するように求めたい。そして国連の安全保障理事会と国連総会にたいして、国際的な人権保護法を適用するように要請するものである」という。
またネタニヤフ首相は、「このテロリズムの波は、パレスチナ自治政府、ハマス、イスラーム運動、現地の勢力の挑発によって生まれたものである」と主張している。「この挑発は、アルアクサ・モスクの蝋燭によって、大地を焼き尽くそうとするものである。。イスラーム過激派の炎が、われわれに襲いかかろうとしている」という。
Israele, ancora 4 accoltellamenti
Grave soldatessa, ferito ortodosso Palestinese ucciso in scontri mappa
Bilancio pesante: 6 i feriti. Uno degli attentatori ammazzato dalla polizia che sparato.
Netanyahu: «Terrorismo istigato da Anp e Hamas». L’Autorità:
«Diritto a difenderci»
Non si placa l’ondata di violenza, che il premier Netanyahu ha già definito «terrorismo», che sta sconvolgendo Israele, in particolare Gerusalemme est e la Cisgiordania. Cinque fatti di sangue in poche ore, giovedì mattina. Bilancio pesante: sei feriti dalle lame. Netanyhau parla di «terrorismo ispirato da Hamas e Anp». Ci sono comunque pure due palestinesi uccisi: uno in scontri con la polizia estranei a questa «intifada delle lame», come la stanno già chiamando. E l’altro rimasto vittima dei colpi degli agenti nel corso di uno degli attacchi.
La sequenza degli episodi
L’ultimo episodio ad Afula, nel nord del Paese, dove due israeliani sono stati accoltellati e gravemente feriti da un palestinese In precedenza altro episodio cruento nel campo profughi di Shuafat, a nord di Gerusalemme, dove un palestinese è rimasto ucciso durante scontri fra dimostranti e reparti della polizia. A fine mattinata a Tel Aviv sono state pugnalate una soldatessa e un’altra persona. L’assalitore è stato ucciso dai colpi di arma da fuoco degli agenti nelle vicinanze. I due feriti non sarebbero gravi. Sul posto le forze di sicurezza sono numerose. Nel primo episodio la vittima è un israeliano accoltellato vicino alla sede della polizia a Gerusalemme. La polizia ha confermato l’assalto e ha detto che l’attentatore è stato «neutralizzato». Il ferito è un ebreo ortodosso ed è in condizioni gravi. Secondo le prime informazioni, ci sarebbe anche un secondo ferito leggero, un agente a guardia della linea del tram, intervenuto a difesa dell’assalito. L’aggressore ha 15 anni ed è ora nelle mani della polizia. L’ebreo ortodosso ferito ha 25 anni. Mercoledì sono stati tre gli israeliani pugnalati da giovani palestinesi, in quella che è stata già chiamata “l’intifada dei coltelli”. Ci sono anche 288 palestinesi feriti negli scontri di mercoledì, secondo la Mezzaluna Rossa.
Gli scontri legati alla spianata delle Moschee sono iniziati tre settimane fa. I colloqui di pace israelo-palestinesi si sono arenati nel 2014.
L’aggressione
L’attacco di giovedì è avvenuto su Bar Lev Street, vicino al quartier generale della polizia. L’aggressore, secondo i media, è un 19enne palestinese dei Territori: dopo aver accoltellato il 25enne, si è allontanato ma è stato intercettato da una guardia di sicurezza nei pressi della stazione della metropolitana di superficie ad Ammunition Hill. C’è stata una colluttazione in cui il palestinese ha tentato, senza successo, di sottrarre l’arma alla guardia. Poi il giovane è di nuovo fuggito ma è stato infine bloccato dalle forze di polizia.
Divieto di accesso alla spianata
Il premier Netanyahu intanto ha esteso ai deputati arabi il divieto di entrare alla Spianata delle moschee, che gli ebrei chiamano Monte del tempio, emesso mercoledì nei confronti dei soli parlamentari ebrei. La decisione, ha detto un portavoce, è stata presa «per placare gli animi» nell’area, sacra sia per gli ebrei sia per i musulmani.
Intanto, una riunione d’urgenza del governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) è stata convocata dal primo ministro Rami Hamdallah per discutere dell’ondata di violenze a Gerusalemme est e in Cisgiordania, mentre il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha fatto un appello ai cittadini «dotati di porto d’armi, addestrati e a conoscenza delle regole di apertura del fuoco» a portare con loro l’arma per difendersi. «Gli israeliani - ha detto - comprendono che le retrovie sono come la prima linea. Girare con l’arma personale accresce il senso di sicurezza nelle strade».
Anche la La Casa Bianca ha espresso profonda preoccupazione per l’escalation della violenza. «Facciamo appello - ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest- perchè tutte le parti adottino misure positive per riportare la calma».
Appello all’Onu
Il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Rami Hamdallah ha invocato il diritto dei palestinesi a difendersi: «Il governo sostiene la resistenza non violenta e il diritto dei palestinesi di difendersi contro l’aggressione israeliana. Invitiamo la comunità internazionale - ha aggiunto - a proteggere il popolo palestinese, Gerusalemme est e i luoghi santi e chiediamo al Consiglio di Sicurezza e all’Assemblea Generale dell’Onu di applicare la legge internazionale sui diritti umani».
Netanyahu: «Terrorismo istigato da Anp e Hamas»
«L’ondata di terrorismo è una conseguenza dell’istigazione dell’Anp, di Hamas, del movimento islamico e di stati della regione». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu secondo cui «questa istigazione incendia il terreno con bugie sulla Moschea di Al-Aqsa». «Le fiamme dell’Islam estremo arrivano da noi da noi».