トルコ、領空侵犯が続けば、ロシアから天然ガスを購入しないと警告
シリアへのロシアの攻撃はつづいている。カスピ海のロシア軍艦から発射された21口径のミサイルが、「テロリスト」の支配する11の場所を攻撃したという。これはロシア政府系の通信社サナが伝えたものであり、攻撃された場所は、シリアのラッカ、アレッポ、イドリブを中心としたものだという。さらにシリア政府軍は「テロリストの陣地を激しく攻撃した」という。
一方で、シリアでの軍事活動についてロシアを攻撃する人々も増えている。NATOのジェンス・ストルテンベルグ事務総長はロシア政府の方針を再び批判し、必要であればNATOはトルコを防衛する用意があると発表した。またアメリカ合衆国の国防総省は、ロシアのミサイルはイスラム国を攻撃しておらず、アサド政権と対立するグループを攻撃しているという非難を繰り返した。一方でNATOの加盟国政府の国防大臣は、NATOの即応部隊(NRF)の増強を最終的に承認した。現在ではこの部隊は倍増されて、兵士の人数は4万人に達し、「発射場所」も装備しているという(48時間で旅団を展開することができるという)。またアメリカのNGOは、ロシアのジェット機によって、NGOの所有する3か所の病院が空爆されたことを非難している。
アメリカ合衆国のアシュトン・カーター国防長官は、ロシアがシリアでの「政治的な移行プロセス」を支持しないという「誤った戦略を維持している」と非難した。アメリカ合衆国は「ロシアと協力しておらず、ロシアと協力しない」という。カーター長官はウクライナ危機も例にあげながら、「ロシアはますます孤立を深めており、孤立した行動を進めている」と指摘した。長官によるとロシアはシリアでアサド政権を擁護するという「誤った戦略」を維持しており、「イスラム国ではないターゲットを攻撃している」のであり、これが「ロシアに重大な帰結をもたらすだろうと」指摘し、ロシアは「シリアで敗北し始める」に違いないと語っている。
またトルコのエルドアン大統領は、ロシアが今後もトルコの領空侵犯をつづけるならば、ロシアから天然ガスを購入せず、アンカラに建設されるトルコ初の原子力発電所プロジェクトでも協力しないと語っている。「われわれは現状を受け入れることはできない。トルコの領空侵犯についてのロシア側の説明には納得できない」と語ったという。エルドアン大統領は現在、日本を訪問中であり、大統領の言葉は日刊紙のサバーが伝えたものである。エルドアン大統領のこの言葉はプーチン大統領に伝えられている。ロシアとトルコはさらに、天然ガスのパイプライン・プロジェクトについても交渉している。
これにたいしてロシアは、空爆によって「イスラム国とその他のテロリストたちの軍事能力」が著しく破壊されたという主張を繰り返している。さらにシリア政府軍は、テロリストたちに奪われた都市を奪回するために「大規模な攻勢」をかけているという。
一方でシリア人権監視団のラミ・アブドルラーマン代表は、シリア政府軍と、政府軍に同盟した民兵たちが、ロシアの空爆の援助のもとで、シリア西部のガーブ平原で攻撃を開始したと語っている。これらの地上軍は、多量の地対地ミサイルで砲撃しながら、ロシアの空からの援護のもとで、反体制派の占領している地域を攻撃しているという。これらの攻撃で政府軍の兵士31名が死亡し、反体制派の兵士たち11名も死亡したという。
このガーブ渓谷は、アラウィー派の地域の中心を形成する山脈に近い場所にあるが、アラウィー派はアサド大統領の出身部族であり、シーア派に含まれる。7月末にこの場所はアルカイダと連盟しているヌスラ戦線を含む反体制派の同盟軍の兵士たちに攻撃され、政府軍は撤退させられている。同代表によると、ハマ州でもシリア軍がロシアの空爆の支援をうけて攻撃を開始したが、大きな成果はえられなかったという。
Siria, Nato pronta a schierare forze in Turchia se necessario
Il segretario generale dell'Alleanza Stoltenberg critica l'intervento. Erdogan minaccia Mosca: "Non compreremo più gas". Una ong Usa accusa Cremlino: "Colpiti tre nostri ospedali"
Mosca sotto accusa. Intanto nuove accuse vengono mosse nei confronti di Mosca per l'intervento militare in Siria. Mentre il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg critica ancora una volta la strategia del Cremlino e avverte che l'alleanza è pronta, se necessario, a difendere la Turchia, il Pentagono ribadisce che i raid russi non colpiscono lo Stato islamico, ma i gruppi che si oppongono al regime di Hafez al Assad. I ministri della Difesa dell'Alleanza atlantica, inoltre, hanno dato l'approvazione finale al rafforzamento delle forze di intervento rapido (Nrf) della Nato che "raddoppiano" avendo ora disposizione "40.000 soldati" e 'punte di lancia' (una brigata dispiegabile in 48 ore). Intanto una ong americana denuncia che tre suoi ospedali sono stati colpiti dai caccia di Mosca.
Progressiovo isolamento. Finché Mosca "continuerà con la sua fuorviante strategia" di non sostenere una transizione in Siria.Gli Usa "non cooperano e non coopereranno con la Russia": l'avvertimento arriva da Ashton Carter che, citando anche la crisi ucraina, sottolinea che la Russia "si sta avvolgendo in un crescente isolamento" ed ha "un comportamento che la auto-isola". Secondo il ministro della Difesa statunitense, la Russia in Siria commette "un errore strategico" continuando a sostenere Assad e "a colpire obiettivi che non sono dell'Isis" e "questo avrà conseguenze sulla stessa Russia" che "temo che comincerà ad avere perdite in Siria".
Erdogan minaccia: "Niente più gas da Mosca". E dal presidente turco Recep Tayyip arriva la minaccia di non comprare il gas di Mosca e di non cooperare più nella costruzione della prima centrale nucleare di Ankara, se la Russia dovesse continuare a violare lo spazio aereo turco. "Non possiamo accettare questa situazione. Le spiegazioni della Russia sulle violazioni dello spazio aereo non sono convincenti", ha detto Erdogan, citato dal quotidiano Sabah, mentre si dirigeva in visita ufficiale in Giappone. Nel fine settimana la Russia ha violato per due volte i cieli turchi, mentre nei giorni scorsi jet di Ankara sono stati puntati più volte da missili siriani e caccia non identificati. Della minaccia di Erdogan è stato informato Putin: lo ha detto Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, auspicando l'ulteriore sviluppo della collaborazione bilaterale. Mosca e Ankara stanno discutendo anche il progetto per la realizzazione del gasdotto Turkish Stream
Offensiva esercito in altopiano Ghab. La Russia, però, replica alle accuse e sostiene che gli attacchi dell'aviazione in Siria hanno messo fuori gioco "le capacità militari dell'Is e di altre organizzazioni terroristiche". Ad affermarlo è stato il tenente generale Ali Abdullah Ayyoub, che ha anche spiegato che l'esercito siriano ha sferrato "una grande offensiva" per riconquistare città e villaggi di cui aveva perso il controllo. L'operazione punta a "liberare aree e città che hanno patito per il terrorismo", ha dichiarato Ali Abdullah Ayyoub. Il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdulrahman, ha detto che le truppe del governo siriano e le milizie alleate, sostenute dagli attacchi aerei russi, hanno lanciato un'offensiva contro i ribelli nell'altopiano di Ghab, nell'ovest della Siria. Le forze di terra stanno prendendo di mira zone in mano ai ribelli con pesanti raffiche di missili terra-terra, mentre i jet russi bombardano dall'alto. Tredici soldati siriani e miliziani lealisti sono stati uccisi nei combattimenti insieme a 11 combattenti del campo avverso, aggiunge l'Osservatorio. La valle di Ghab confina con una catena montuosa che costituisce il cuore degli alawiti, il cui credo deriva dallo sciismo, al cui gruppo appartiene la famiglia di Bashar Assad. Dalla fine di luglio nella zona si è imposta un'alleanza di gruppi ribelli, fra cui c'è il Fronte Nusra legato ad al-Qaeda, costringendo le forze governative a ritirarsi. Sempre secondo Abdulrahman, l'offensiva lanciata ieri dall'esercito siriano nella vicina provincia di Hama, sostenuta sempre dall'aviazione russa, non è riuscita a ottenere grandi risultati.
Scoperta zecca clandestina Is, 6 arresti in Turchia. La polizia turca ha arrestato sei persone nella provincia sudorientale di Gaziantep con l'accusa di aver coniato monete illegali destinate a essere utilizzate nelle zone controllate dall'Isis in Siria. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale Anadolu, citando l'ufficio del governatore locale. Tra gli arrestati ci sono anche stranieri di nazionalità non specificata. Nell'operazione sono stati sequestrati diversi materiali impiegati in una vera e propria una zecca clandestina e un totale di 56 monete di 4 taglie diverse. Su alcune delle monete sono impressi caratteri arabi su un lato e un'immagine del mondo sull'altro.
Nato pronta a difendere alleati. Prima della riunione dei ministri della Difesa dell'Alleanza a Bruxelles, Stoltenberg ha rimarcato che in Siria la Nato "ha visto una problematica escalation di azioni militari russe", è "pronta a difendere tutti gli alleati, compresa la Turchia" ed è "pronta a dispiegare le forze in Turchia se necessario". E conferma la linea fin qui seguita: in Siria "a lungo termine non c'è soluzione militare" e "ci deve essere la transizione", ovvero Assad deve lasciare il potere. Ovvio che in questa prospettiva l'intervento di Mosca desti preoccupazione tra gli Stati membri dell'Alleanza perché, ripete Stoltenberg, "la Russia non mira all'Is ma agli altri gruppi e sostiene il regime di Assad" e questo "non è un contributo costruttivo". Dal canto suo, la Turchia ha chiesto agli alleati della Nato di mantenere le loro batterie di missili antiaerei 'Patriot' collocate nei pressi del suo confine con la Siria e destinate a essere ritirate da Stati Uniti e Germania. Gli Stati Uniti hanno deciso il ritiro dei 'Patriot' per ammodernamenti alla scadenza del mandato, in questo mese di ottobre. La decisione di non rinnovare la missione è stata annunciata anche dalla Germania, che si ritirerà entro fine gennaio
Ieri intanto il Dipartimento di Stato americano ha accusato Mosca di aver condotto oltre il 90% dei bombardamenti in Siria non contro l'Is o Al Qaida ma contro gli oppositori di Assad. E secondo il Pentagono, almeno un velivolo militare Usa ha dovuto modificare la sua rotta mentre sorvolava la Siria per evitare di avvicinarsi pericolosamente a un jet russo.
Allarme Gb: "Russia rende più pericolosa situazione". Dell'atteggiamento della Russia è preoccupata anche la Gran Bretagna: "La Russia sta rendendo molto più pericolosa una situazione già molto seria", ha detto il ministro della Difesa britannico, Michael Fallon, arrivando alla ministeriale Nato dove, ha aggiunto, "chiederemo esplicitamente alla Russia di smettere di sostenere il regime di Assad e di usare costruttivamente la sua influenza sul regime perché fermi il 'barrel bombing' sui civili". La Russia "deve smettere il bombardamento in zone non controllate dall'Is", piuttosto "dia più sostegno a paesi come Turchia e Giordania".
La denuncia della ong Usa. L'accusa lanciata da Physician for Human Rights (Phr), organizzazione umanitaria basata a New York, riguarda tre strutture sanitarie ad oltre 55 km dal più vicino territorio controllato da Isis. Un caso che ricorda quello dei caccia-bombardieri Usa che hanno centrato il 3 ottobre l'ospedale di Msf a Kunduz in Afghanistan, uccidendo almeno 22 persone. Fortunatamente, riferisce il britannico The Independent, non ci sono stati morti ma feriti, anche se i presidi sono stati gravemente danneggiati.
I primi due raid aerei, il 2 ottobre, avrebbero colpito l'ospedale da campo di Latamneh nel nord della provincia di Hama, dove alcuni membri dello staff sono rimasti feriti, e poco dopo Benin, nelle campagne di Idlib. Il giorno dopo sarebbe stata la volta dell'ospedale di al-Burnas a nord di Latakia, vicino al confine con la Turchia. I russi da parte loro hanno ammesso di aver effettuato bombardamenti in ciascuna delle tre aree ma non hanno riconosciuto di aver colpito alcuna struttura sanitaria.
Gentiloni: "No escalation militare". La crisi siriana "certamente richiede una soluzione di tipo prevalentemente politico" e la presenza russa "può essere una opportunità", ma non deve sfociare in una "escalation militare di cui non si vede la necessità", ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a chi gli chiede dell'evolversi della guerra in Siria, a margine della conferenza annuale Euromesco, all'Ispi a Milano.
Botta e risposta Gb-Russia su Paesi Baltici. Non c'è solo la crisi in Siria al centro detta tensione tra Nato e Mosca: "Qualsiasi piano di avvicinamento delle infrastrutture militari della Nato alla Russia porterà a una risposta reciproca per ristabilire la necessaria parità" ha detto il portavoce del Cremlino commentando la dichiarata volontà di Londra di inviare un centinaio di militari nei Paesi Baltici per prevenire possibili provocazioni russe. Nell'ambito delle "misure di rassicurazione per degli alleati del lato orientale della Nato, per i Paesi Baltici e la Polonia" e "come parte della nostra politica di una più persistente presenza nel fianco orientale della Nato per rispondere ad ogni ulteriore provocazione e aggressione russa" la Gran Bretagna ha intenzione di inviare "un piccolo numero di soldati" britannici nei paesi baltici, ha detto Michael Fallon in margine alla ministeriale Difesa della Nato.