イスラム国、シリアのアレッポで激しい攻勢
イスラム国がシリアでふたたび攻勢を強め、アレッポを攻撃している。イスラム国はアレッポの北部で、反体制派の支配地域を攻撃して征服している。これにたいしてはロシアからの空爆が行われることになろう。一方アメリカ合衆国は、シリアの反体制派の人々を訓練し、武装させるために国防総省に認めていた5億ドルの計画の中止を発表した。シリアでイスラム国と戦わせるためという思い通りの結果がえられなかったことを認めたことになる。これは「ニューヨーク・タイムズ」がオバマ政権の情報筋からの情報として発表したニュースである。
こうしてロシアの空爆で支援されたアサド政権のシリア軍とイスラム国の兵士たちの最終戦が始まったことになる。ロシアのジェット機はこれまで67回の空爆を実行し、60か所のターゲットを爆撃した。これによって300人のイスラム国の兵士が死亡したが、その中には2名の指導者が含まれるという。これはロシアの参謀本部の副司令官であるイゴール・マクスケフ将軍が発表した内容である。将軍によると「爆撃したターゲットの中には、ラッカ、ラタキア、イドリブ、アレッポ、ハマにある通信センター、司令部、燃料倉庫、兵士の訓練施設が含まれる。
シリア第二の都市であるアレッポのジャーナリスト・ネットワークである「ハラブ・トゥデイ」によると、イスラム国は東から西に向かって進撃しており、反体制派の民兵組織であるタル・カラハ・テル・シイサン・マアラト、クファル・タリスなどが確保していたアレッポ北部の根拠地を征服しているという。
ところで昨晩のうちに、シリアにおけるイスラム国の本拠地となっているラッカで激しい爆発が起こり、14名以上のイスラム国の兵士たちが死亡している。現時点では、深夜前に起きたこの爆発が、アメリカ合衆国が主導する同盟軍の空爆によるものか、ロシアのジェット機による空爆によるものかは、不明である。また今朝には、ラッカのアル・メシュレブ地区近くを運転していた自動車をミサイルが襲撃し、指導者の一人が死亡したが、この攻撃もどこから行われたのかは不明である。
イスラム国がアレッポを攻撃していた際に、イラン革命防衛隊(パスドラン)の中心的な司令官であるホセイン・ハメダニ将軍が死亡した。将軍はアレッポの近くで、シリア政府軍の軍事顧問として働いていた際に殺害されたものである。イランの国営テレビは、その詳細については明らかにしておらず、10月8日の夜の死亡してことを発表しただけであるハメダニ将軍は、2009年にテヘランで行われた平和的なデモにたいしてイラン政府が実行した激しい弾圧行為に関与したことで知られている。
シリア政府軍はロシアの空爆に支援されて、地上作成を継続している。シリア人権監視団によると、政府軍とレバノンとイランの民兵組織は、ハマとイドリブの間の前線で、アトシャン、クファル・ナブッダ、カーン・シャイクーンの各地で、突破口を開こうとして戦っているという。
またトルコはNATOにたいして、シリア危機の新たなエスカレーションに対処するために国内に軍を派遣するように要請することはしていない。これはトルコ外務省のタンジュ・ビルギチ報道官が語ったものとして日刊紙のハリエット紙が発表したものであるか、ただしトルコの国防システムの強化について、NATOとの話し合いが続けられているという。
Siria, i miliziani di Isis avanzano su Aleppo: «Ucciso generale iraniano» Obama: stop ad aiuti a ribelli siriani
Ancora scontri durissimi. Mosca: «Uccisi 300 militanti tra loro due capi di Isis». Nato pronta a difendere la Turchia. Ankara: «Ora non chiediamo aiuto»
L’Isis avanza (ancora) in Siria. E attacca Aleppo. I jihadisti stanno acquistando terreno nella regione settentrionale siriana a svantaggio dei ribelli. Si aspetta la contromossa delle forze russo-siriane che da giorni sono intervenute sullo scenario siriano. D’altro canto Gli Stati Uniti hanno messo fine al programma del Pentagono da 500 milioni di dollari, volto ad addestrare ed equipaggiare i ribelli siriani, riconoscendo che ad ora non ha prodotto i risultati sperati per contrastare l’Isis sul terreno. Lo scrive il New York Times citando fonti dell’amministrazione Obama.
Scontri
Si va dunque verso uno scontro finale tra le truppe di Assad aiutate dai russi e l’Isis. i I caccia russi hanno condotto 67 raid, colpendo 60 obiettivi: il bilancio è la morte di 300 militanti, tra cui due comandanti dello Stato islamico. E’ quanto ha annunciato il ministero della Difesa russo, attraverso il vice capo dello Stato maggiore, generale Igor Makuskev, secondo cui «tra gli obiettivi colpiti i sono centri per la comunicazione, posti di comando, depositi di carburante e basi di addestramento per i terroristi situati a Raqqa, Latakia, Idlib, Aleppo e Hama. Secondo Halab Today, una rete di giornalisti della seconda città della Siria, l’Isis nelle ultime ore è avanzato da est verso ovest conquistando posizioni a nord di Aleppo, tenute da miliziani anti-regime, come Tel Qarrah, Fafayn, Tel Suysan, Maarrat, Kfar Qaris. Nella notte, inoltre, almeno 14 militanti dell’Isis sono morti in seguito a una forte esplosione avvenuta nella notte a Raqqa, roccaforte dei terroristi nel nord della Siria. Al momento non è chiaro se l’esplosione, avvenuta poco prima della mezzanotte locale (le 23 in Italia), sia stata causata da in raid della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti o dall’aviazione russa. In un altro attacco di origine sconosciuta avvenuto stamattina, uno dei capi dei militanti è stato ucciso quando un missile ha colpito il veicolo su cui viaggiava nel quartiere al-Meshleb di Raqqa.
Siria: la battaglia per la conquista di Aleppo
Pasdaran: «Ucciso un generale iraniano»
Durante gli scontri ad Aleppo, è stato ucciso un generale iraniano, comandante di spicco dei Pasdaran. Secondo cui Hossein Hamedani è stato ucciso alla periferia di Aleppo mentre lavorava come consigliere dell’esercito di Damasco. La tv di Stato iraniana non ha fornito ulteriori elementi, oltre a precisare che Hamedani è morto giovedì sera. Il generale iraniano era da più parti indicato come il responsabile in Siria delle Forze al Quds, il reparto speciale dei Pasdaran, da tempo impegnato nel paese arabo. Il nome di Hamedani è anche associato alla brutale repressione compiuta dalle autorità iraniane contro manifestanti pacifici a Teheran nel 2009. L’Iran è da decenni uno stretto alleato del regime di Damasco e dal 2012 ha sostenuto l’afflusso di miliziani libanesi, iracheni, afgani a fianco delle forze governative contro l’insurrezione armata seguita alla repressione di Damasco delle proteste popolari scoppiate nel 2011 nel Paese. Teheran promette vendetta e, nel contempo, non ha confermato la notizia rivelata giovedì da due funzionari americani, citati dalla Cnn, secondo i quali almeno quattro missili russi lanciati da navi nel mar Caspio verso la Siria sono precipitati per errore in Iran.
I raid russi sulla Siria
E prosegue la massiccia offensiva di terra delle truppe governative siriane sostenute dai raid aerei russi nella Siria centro-settentrionale. Secondo quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), i governativi e miliziani libanesi e iraniani tentano di aprirsi varchi lungo il fronte tra Hama e Idlib, nelle località di Atshan, Kfar Nabbuda e Khan Shaykhun.
La posizione della Turchia
Intanto la Turchia non ha richiesto alla Nato di inviare forze militari nel suo territorio per la nuova escalation della crisi siriana. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Ankara, Tanju Bilgic, citato dal quotidiano Hurriyet, precisando che comunque prosegue il dialogo con l’Alleanza sul rafforzamento dei suoi sistemi di difesa.