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フランス同時多発テロ報道。オランド大統領は憲法改正を要請

 フランスの同時多発的テロの時系列の報道の続きです。オランド大統領は「フランスは戦争のうちにある」と宣言し、非常事態措置を継続させるために憲法改正を求めています。イラクの諜報機関は、イスラム国の動向をチェックしながら、前日にフランスなどに警戒を求めていたそうです。テロの背後にいた人々の捜索と逮捕がつづいています。フランス革命の際に民衆の先頭にたって革命を戦ったマリアンヌが、銃を捨てて泣いている「涙のマリアンヌ」のイラストが印象的です。アラブ諸国からみると、パリのテロへの世界の同情もまた西洋中心主義の現れなのかもしれませんが。

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Hollande: “Francia in guerra, l’Europa si unisca”. Caccia ai terroristi in fuga. Arrestato l’artificiere

Hollande: «Stato d’emergenza per tre mesi, dobbiamo cambiare la Costituzione. Espulsioni più rapide». Fallisce il blitz delle forze speciali a Bruxelles. Il Viminale: aumentare la vigilanza sugli eventi affollati. In Serbia: ritrovato passaporto uguale a quello dello Stade France
AFP

Un soldato armato davanti alla basilica del Sacro Cuore di Parigi

Blitz in Francia, decine di fermi, perquisizioni, sequestri di armi. Belgio passato al setaccio dalle forze di sicurezza, con l’arresto dell’artificiere che ha armato i kamikaze di Parigi. La caccia al super ricercato Abdesalem Salah. L’allarme che arriva fino in Spagna e Italia. Hollande che annuncia: «Siamo in guerra». L’Europa vive l’ennesima giornata di concitazione mentre il G20 prova a reagire al massacro di Parigi lanciando la sfida a chi finanzia i terroristi.  

 

LE INDAGINI  

La notizia del giorno è l’arresto in un sobborgo di Bruxelles di Mohamed Amri, il presunto l’artificiere che avrebbe fornito armi e confezionato le cinture esplosive per i kamikaze. Dei commando degli 8 uomini che hanno seminato morte venerdì sera a Parigi, si conoscono ormai con certezza le identità di 5 componenti, tutti francesi, con un punto interrogativo sul sesto. C’è poi il belga Abdelhamid Abaaoud, già mente della cellula di jihadisti di Verviers neutralizzata a gennaio dalla polizia belga e ora latitante in Siria: sarebbe stato individuato come «cervello» dell’operazione. Il legame con i due fratelli Abdeslam è quello più semplice: tutti e tre erano bambini e sono cresciuti nella culla belga del jihadismo, Molenbeek. 

 

I TERRORISTI  

Nel gruppo c’erano Omar Ismail Mostefai e Samy Amimour, suicidi al Bataclan, Bilal Hadfi, kamikaze allo Stade de France, Brahimi Abdeslam, che si è fatto esplodere sul boulevard Voltaire, e il fratello Salah Abdeslam, unico non suicida del gruppo, ora alla macchia. Sul sesto restano molti dubbi, era in possesso di un passaporto siriano che sembra però contraffatto ed era entrato in Europa come rifugiato dalla Grecia. Salah è nel mirino delle polizie europee perché nessuno può affermare con certezza che si trovi dentro i confini belgi. Sembra poco probabile abbia scelto di rimanere in Francia, Paese che ha dichiarato lo stato d’emergenza e dichiarato ormai guerra ai jihadisti. E che sta setacciando l’ambiente dei fondamentalisti con perquisizioni (150 in tre giorni), fermi di sospetti, sequestri di armi.  

 

LA REAZIONE DELLA FRANCIA  

Nella Parigi dove il presidente Francois Hollande ha commemorato in silenzio alla Sorbona gli studenti morti e dove la Tour Eiffel si accesa del tricolore francese, la vita è faticosamente ripresa. Bambini a scuola, pur con qualche timore, ma tutto è andato bene, negozi e musei aperti, uffici in funzione. Intanto il presidente Hollande - oggi a Versailles per il discorso solenne alle camere riunite - ha annunciato il reclutamento di 5.000 fra poliziotti e gendarmi in due anni e l’inasprimento delle leggi, immaginando che la guerra all’Isis non sia impresa di breve durata. «Siamo in guerra, l’Europa si unisca», ha detto il leader francese. 

 

GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA  

 

23.12 - Prima mossa del premier canadese per evitare il rischio di islamofobia nel Paese. Justin Trudeau ha annunciato che il suo governo abbandonerà il progetto del suo predecessore di vietare il niqab alle cerimonie di giuramento per la cittadinanza. Citando la diversità e il multiculturalismo del Paese, è stato il ministro della Giustizia, Jody Wilson-Raybould, ad annunciare la decisione, mantenendo una promessa che Trudeau aveva fatto in campagna elettorale.  

 

23.10 - L’Fbi e altre agenzie degli Stati Uniti collaborano con la Francia per fare luce sugli attacchi terroristici di Parigi. Lo ha annunciato oggi la procuratrice generale Usa, Loretta Lynch: «Gli avvocati del dipartimento di Giustizia, l’Fbi e altre agenzie lavorano al momento con le autorità francesi attraverso i nostri canali di assistenza giuridica internazionale per ottenere più informazioni importanti sugli attacchi». 

 

22.08 - Una fila di camion di oltre dieci chilometri si è formata oggi al punto di controllo di Capitan Andreevo, al confine della Bulgaria con la Turchia, a causa dei rafforzati controlli e dell’inasprimento delle misure di sicurezza scattate nel Paese balcanico dopo gli attentati a Parigi. Anche ai punti di frontiera con Serbia e Macedonia i controlli di tutti i mezzi di trasporto e passeggeri sono meticolosi sia nei confronti degli extracomunitari sia dei cittadini Ue. Pattuglie di polizia e gendarmeria presidiano gli edifici istituzionali, l’aeroporto, le scuole e le università nella capitale Sofia. 

 

20.55 - La Marina americana ha fatto sapere di aver dispiegato la portaerei Harry S. Truman nel Golfo persico, a fianco della portaerei francese Charles de Gaulle, a sostegno della lotta contro l’Isis in Iraq e in Siria. Il dispiegamento, che era stato previsto da tempo, permetterà alla coalizione anti-Isis di rafforzare i raid contro i jihadisti nelle prossime settimane. 

 

20.47 - Innalzare la vigilanza sugli eventi che prevedono un afflusso elevato di persone, dalle partite di calcio ai concerti alle manifestazioni religiose. Lo prevede - a quanto apprende l’Ansa - una circolare inviata oggi dal capo della polizia, Alessandro Pansa, a questure e prefetture. Si tratta di una misura che trova l’unico precedente nel 2004, dopo agli attentati terroristici di Madrid. La circolare sensibilizza prefetti e questori ad «elevare il livello di sicurezza e vigilanza in occasione di particolari eventi di carattere culturale, religioso, sportivo, musicale e di intrattenimento dove è previsto un importante afflusso di persone». In questi casi dovranno essere adottati specifici e stringenti controlli. 

 

20.40 - È stata rimandata sine die l’accensione della tradizionale illuminazione natalizia degli Champs Elysees a Parigi, che doveva essere accesa mercoledì dall’attore premio Oscar Jean Dujardin. Lo hanno annunciato gli organizzatori. 

 

20.37 - Il segretario di Stato Usa, John Kerry, è arrivato a Parigi per mostrare la solidarietà del popolo americano alla Francia dopo gli attacchi terroristici nella capitale. Il portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby, ha fatto sapere che Kerry incontrerà il personale dell’ambasciata americana e terrà colloqui con funzionari francesi, 

 

20.30 - Una violenta esplosione ha fatto tremare Raqqa: lo riferiscono gli attivisti anti-Isis nella “capitale” del Califfato in Siria. 

 

20.25 - La risposta della politica agli attacchi di Parigi sarà uno dei fattori che la Fed considererà nel decidere le prossime mosse di politica monetaria. Lo affermano gli analisti, sottolineando che attacchi come quello di Parigi hanno un effetto limitato sulla macro economia, ma potrebbero aumentare la volatilità dei mercati e arrivano in un momento di incertezza. La reazione delle piazze finanziarie finora è stata muta, ma il timore di nuovi attacchi potrebbe farsi sentire sulla fiducia dei consumatori. La Fed si riunisce a dicembre e potrebbe aumentare i tassi di interesse. Il dollaro forte è la maggiore preoccupazione per la Fed.  

 

19.45 - La nazionale francese è atterrata questa mattina a Londra dove domani giocherà contro l’Inghilterra. «È difficile giocare in queste circostanze - le parole del ct della Francia, Didier Deschamps -. La Francia è rimasta segnata e lo sarà per sempre. Ma domani dobbiamo scendere in campo e giocare per tutte le vittime, per onorare i colori del nostro paese. Siamo orgogliosi di essere francesi».  

 

19.25 - Il presidente francese Francois Hollande incontrerà domani mattina il segretario di Stato Usa John Kerry. Lo ha comunicato l’Eliseo 

 

19.00 - La verifica che nei piani di emergenza dei musei italiani «sia ricompreso il rischio connesso ad azioni di terrorismo» è stata chiesta con una circolare dal Mibact alle direzioni dei musei autonomi, alle soprintendenze speciali e ai segretari regionali. La richiesta è in relazione al «grave contesto nazionale ed internazionale». 

 

18.54 - Parlando alla Camera, il ministro Angelino Alfano ha ricordato che «non esiste il livello zero di rischio». Il livello di allerta «è stato elevato a livello 2» ma «non esistono segnali indicativi di specifiche iniziative terroristiche contro il nostro Paese». Dopo i fatti di Parigi, l’«attenzione è più elevata per tutte le attività di prevenzione». «Non intendiamo militarizzare Roma per il Giubileo, ma gli organici verranno rafforzati e non solo nella Capitale». 

 

18.49 - Salah Abdeslam, principale sospettato per gli attentati terroristici di Parigi e ancora in fuga e la famiglia non sa dove si trovi. «Per quanto riguarda mio fratello, non sappiamo dove sia», ha risposto il fratello, Mohammed Abdeslam, intervistato dall’emittente televisiva belga Rtl nella casa della famiglia a Bruxelles.  

 

18.48 - Gli attentati di Parigi sono «un attacco senza precedenti». Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nel corso della informativa urgente alla Camera sugli attentati di Parigi. «I nostri fratelli francesi sono stati colpiti per la seconda volta quest’anno e ci sentiamo colpiti anche noi. Reagiremo uniti insieme». «Lavoreremo per snidare terroristi ovunque cerchino di infiltrarsi, ma senza fare confusione tra le migliaia di persone in fuga dalle guerre». L’intervento russo in Siria «ha avuto un impatto limitato sul piano militare, ma elevato sul piano politico». Noi «facciamo molto ma dobbiamo fare di più», perché «la situazione lo merita e lo impone». «Noi non abbiamo nulla a che vedere con questi terroristi ma è evidente che il brodo di coltura da cui provengono è anche frutto degli errori dell’Occidente». «Attenzione a non rifare gli errori del passato» e a «non fare confusione tra criminali e decine di migliaia di uomini, donne e bambini in fuga da guerre e dittature».  

 

19.39 - È in corso nell’Aula della Camera l’informativa urgente del governo sugli attentati di Parigi. Intervengono i ministri degli Esteri e dell’Interno, Paolo Gentiloni ed Angelino Alfano. Al termine dell’informativa si terrà un dibattito in cui interverranno i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari. L’Aula è piena. Ai banchi del governo ci sono cinque ministri. 

 

18.37 - La Cia rilancia l’allarme, dopo gli attentati di Parigi: l’Isis ha in preparazione altri attacchi. Parlando al Center for Strategic & International Studies Global Security Forum di Washington, il direttore della Central intelligence agency ha avvertito: «Vorrei anticipare che questa (di Parigi) non è l’unica operazione che l’Isis ha in cantiere».  

 

18.28 - «L’artificiere delle stragi di Parigi è nelle mani della polizia belga» : è quanto riferisce a BMF-TV Dominique Rizet, un esperto francese sempre informato sulle questioni dell’intelligence. Per lui, il bombarolo sarebbe Mohamed Amri, 27 anni, una delle persone fermate a Molenbeek, nonché proprietario della Golf sequestrata a rue Dubois Thorn, attualmente in stato d’arresto, «A casa sua, a Molenbeek, è stata scoperta una grande quantità di nitrato, è lui che sa fabbricare delle bombe». 

 

18.23 - Misure di sicurezza «rafforzate» per i tre concerti di Madonna a Torino, unica tappa italiana del suo tour europeo. Lo ha confermato il vicequestore vicario di Torino, Sergio Molino, al termine del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza svoltosi oggi pomeriggio negli uffici della Prefettura del capoluogo piemontese. 

 

18.21 - Il premier Aleksandar Vucic ha detto oggi che la Serbia ha adottato misure di sicurezza aggiuntive dopo le stragi di Parigi, ma che non cambierà per questo la sua politica di accoglienza e di trattamento umano dei migranti e profughi che giungono sul suo territorio: «Non vi è alcuna ragione per la Serbia di mutare la politica che si è rivelata giusta e che non ha causato problemi». 

 

18.20 - Il Pentagono ha dato l’ordine ai suoi militari e al personale americano di stanza in Europa di non andare a Parigi durante il tempo libero. Qualsiasi viaggio - si precisa - deve essere autorizzato. Il divieto riguarda tutto il personale militare, civile, contractor, imprenditori e le rispettive famiglie. 

 

18.05 - Quattro dei 21 terroristi islamici detenuti nella sezione speciale del carcere di Rossano hanno esultato al grido di «Viva la Francia libera» dopo avere saputo della strage di Parigi. Un grido di gioia misto a sfida, secondo quanto si apprende da fonti interne al carcere, per aver «liberato» la Francia dai cosiddetti «infedeli». Misure di controllo sono scattate immediatamente dopo gli attentati di Parigi anche nell’istituto di Rossano, considerato «obiettivo sensibile». Oltre alla videosorveglianza, già attiva nel carcere, è stato attivato un pattugliamento esterno con agenti specializzati e armati, che 24 ore su 24 controlla le mura di cinta dell’istituto di pena. Alcuni dei 21 detenuti appartengono alla cellula di Al Qaeda e sono considerati soggetti attivi del terrorismo

 

17.55 - La tour Eiffel è stata illuminata con i colori del tricolore francese. Sarà così anche domani e dopodomani.  

REUTERS

 

17.49 - La Seat segnalata a tutte le questure italiane come «verosimilmente coinvolta negli attentati» era quella trovata ieri a Montreuil, nei dintorni di Parigi. Lo apprende l’Ansa da fonti di polizia, secondo cui a bordo della vettura sono stati trovati tre fucili AK 47, un sacco nero con 14 caricatori, un navigatore gps, 3 coltelli da macellaio e un pezzo di cintura esplosiva. La prima segnalazione della vettura da parte del servizio di Cooperazione internazionale di polizia risale a sabato. Ieri, poi, a tutte le questure è stata inviata una nuova nota in cui si afferma che «le autorità francesi hanno segnalato le autovetture con targa belga Golf ILJV 973 e Seat Ibiza Gut 18053 verosimilmente coinvolte negli attentati». Le stesse autorità hanno inoltre «richiesto informazioni sul conto di Baptiste Burgy nato nel 1983 in Francia». Poco fa l’Antiterrorismo ha confermato che non c’è traccia che la Seat oggetto della segnalazione sia entrata in Italia

 

17.40 - «Sul treno diretto a Genova su cui sto viaggiando c’è un arabo che somiglia al ricercato di Parigi: ha uno zaino ed è insieme a un altro straniero». Questa la segnalazione di una studentessa che oggi ha fatto scattare l’allarme generale su un convoglio partito da Torino Porta Nuova e diretto alla stazione di Genova Brignole. La ragazza, che si trovava in treno con un’amica, ha riferito della presenza di un arabo che somigliava a Abdelsalam Salah. Appena scesa ad Asti ha telefonato al 113. I poliziotti della Digos e della Polfer sono saliti sul convoglio e hanno intercettato i due arabi a Ronco Scrivia. Prima di fermarli, però, hanno atteso che il treno giungesse a Genova Brignole. Qui i due sono stati fermati e trasferiti in questura per un controllo: uno dei due somigliava in modo vago al terrorista ricercato. I due, entrambi marocchini, sono stati rilasciati ma per uno è scattata una segnalazione alle autorità perché non in regola con i documenti. 

 

17.30 - Le autorità serbe hanno arrestato un migrante al centro di accoglienza di Presevo, nel Sud, in possesso di un passaporto identico a quello trovato allo Stade de France «accanto a uno dei kamikaze». Lo riferisce il quotidiano Blic. L’unica difformità tra i documenti è la foto. Secondo Blic, con tutta probabilità le due persone in questione, che non sarebbero state in contatto fra loro, avrebbero acquistato in tempi differenti falsi passaporti siriani dalla stessa persona, durante il transito per la Turchia. L’acquisto di passaporti siriani in Turchia ha generato un prospero mercato clandestino: gli acquirenti sono soprattutto migranti provenienti da Paesi per i quali non è previsto lo status di rifugiato.  

 

17.28 - «L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano». Così il questore vicario di Torino, Sergio Molino, sull’allarme per la presunta presenza in Italia della Seat nera con a bordo un presunto attentatore di Parigi 

 

17.26 - Identificata una seconda vittima tedesca del massacro di Parigi. Si tratta di un architetto di 28 anni, proveniente dall’Alta Baviera. «Dobbiamo purtroppo confermare che un secondo cittadino tedesco è fra le vittime degli attentati», ha reso noto il ministero, senza fornire altri dettagli. Anche la prima vittima identificata aveva 28 anni. Originario di Monaco, il ragazzo viveva da tempo a Parigi, ed è rimasto ucciso mentre si trovava in un caffè.  

 

17.25 - Negli attentati di Parigi hanno perso la vita anche due giovani editrici francesi, Lola Salines (Gruend) e Ariane Theiller (Rustica). Lo rendono noto l’Associazione Italiana Editori (Aie) e la Federazione degli editori europei (Fep), unendosi al dolore dei familiari, degli amici e dei colleghi delle vittime. 

 

17.24 - «Il viaggio del Papa in Africa si svolgerà normalmente. Certo, la situazione nella Repubblica Centrafricana rimane difficile, si vedrà che cosa fare, ma il viaggio è confermato». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, monsignor Pietro Parolin, a margine del XVIII Convegno nazionale teologico pastorale dellOpera Romana Pellegrinaggi, che si sta svolgendo a Roma. Parolin ha ricordato che «siamo ormai alla vigilia di questo viaggio, manca praticamente una settimana».  

 

17.15 - La conclusione del discorso del presidente Hollande è stata accolta da un lungo applauso. Dopo la standing ovation, tutti i parlamentari hanno intonato la Marsigliese

 

17.10 - Hollande: «Dobbiamo espellere più rapidamente gli stranieri che rappresentano una minaccia di particolare gravità per la nostra sicurezza», e «poter impedire a una persona con doppia nazionalità di rientrare sul nostro territorio se costituisce un rischio terrorista».  

 

16.55 - In Francia, «5.000 posti di lavoro supplementari per polizia e gendarmeria saranno creati nei prossimi due anni», e il personale della Difesa non subirà alcun taglio «fino al 2019», ha annunciato Hollande davanti al Congresso francese, sottolineando che «in queste circostanze, il patto di sicurezza vince sul patto di stabilità». 

 

16.47 - Hollande: «Gli attacchi di Parigi di venerdì scorso sono stati pianificati in Siria e organizzati in Belgio». Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande, secondo il quale «la Siria è diventata la più grande fabbrica di terroristi che il mondo abbia mai conosciuto».  

 

16.37 - Hollande: «Dobbiamo modificare l’articolo 36 della nostra Costituzione per affrontare questa crisi». Il presidente francese ha esteso lo stato d’emergenza per tre mesi, mentre la Costituzione prevede che non possa essere prorogato per oltre 12 giorni. 

 

16.30 - Hollande: «La Francia intensificherà gli attacchi in Siria. I miei complimenti ai piloti francesi che ieri hanno portato a termine l’operazione» a Raqqa. «Non dobbiamo contenere quest’organizzazione, la dobbiamo distruggere». 

 

Ore 16.25: Hollande: «Nei prossimi giorni incontrerò Obama e Putin: serve una risposta internazionale» 

 

Ore 16.20 - Hollande: «Quella che viviamo non è una guerra di civiltà, perché questi assassini non ne rappresentano nessuna. Sono vigliacchi che hanno sparato sulla folla disarmata». 

 

Ore 16.14 - Hollande parla in Parlamento: «La Francia è in guerra»  

 
 

 

Ore 16.12 - La Seat nera usata dai terroristi che hanno portato a termine gli attacchi di Parigi sarebbe stata già ritrovata ieri in un quartiere della capitale francese. Lo riferiscono all’Agi fonti qualificate della polizia di Stato, secondo cui «al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio».  

 

Ore 16.00 - Obama al G20: «I fatti di Parigi ci dicono che non basta colpire l’Isis in Siria e Iraq». E ha aggiunto: «L’Isis è il volto del diavolo. Dobbiamo distruggerlo» 

 

Ore 15.30 - Samy Amimour, uno dei kamikaze del Bataclan, era autista di autobus della RATP, la compagnia del trasporto pubblico parigina, fino alle sue dimissioni nel 2012: è quanto riferisce BFM-TV 

 

Ore 15.08 - Il giallo dell’auto  

Secondo quanto appreso da La Stampa, l’autovettura Seat Ibiza avrebbe attraversato la frontiera di Ventimiglia dall’Italia alla Francia nei giorni precedenti l’attentato. Da qui il sospetto che uno degli attentatori di Parigi potrebbe ora aver deciso di fare il percorso inverso. 

 

Ore 14.40 +++ Sospetto terrorista ricercato nel Torinese +++ La polizia stradale ha appena diramato le ricerche «a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino» di una Seat Ibiza nera. A bordo un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy. Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito a Parigi l’altra notte. Il sospettato, secondo quanto appreso, sarebbe entrato ieri in Italia passando dalla frontiera di Ventimiglia. 

 

ORE 14.15 FINISCE IL BLITZ, NESSUN ARRESTO A BRUXELLES  

«Nessun arresto». L’operazione delle forze speciali belghe a Molenbeek, il quartiere arabo di Bruxelles, si è conclusa senza l’arresto del principale ricercato, Salah Abdeslam, fratello di uno degli attentatori di Parigi. 

 

Ore 13.50 La polizia belga ha rilasciato cinque dei sette sospetti arrestati sabato, tra cui Mohamed Abdeslam, fratello del kamikaze ricercato Salah. Lo riporta la stampa belga online. Secondo il suo avvocato, il fatto che sia stato rimesso in libertà senza essere incolpato di nulla, dimostra che non ha nulla a che fare con gli attentati di Parigi.  

 

Ore 13.32 «Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia». È la nota che il servizio di cooperazione internazionale di polizia ha inviato a tutti gli uffici competenti italiani. 

 

Ore 13.30 La Francia si è fermata per un minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attentati di Parigi. Il presidente francese Francois Hollande ha osservato il minuto di silenzio all’Università della Sorbona a Parigi insieme al premier Valls e agli studenti, al termine del quale ha intonato la Marsigliese.  

 

Ore 12.50 Ancora in corso l’operazione a Molenbeek, quartiere islamico di Bruxelles. La polizia sta assediando un edificio in cerca dell’ottavo terrorista, Salah Abdeslam. Alcuni testimoni hanno detto di aver udito alcune esplosioni. La zona continua a essere off limits.  

 

AFP

 

Ore 12.36 «Sono giorni in Europa di allarme, cordoglio, tristezza, ma anche di volontà di reazione. E anche noi italiani reagiremo con intransigenza, decisione, fermezza contro questa ondata di violenza, l’oscurantismo e il fondamentalismo». Lo ha detto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, all’Aquila. 

 

 

Ore 12.20 La Russia e l’Occidente «hanno capito la necessità di cooperare nella lotta al terrorismo internazionale», ma «un accordo è impossibile» perché l’Occidente è diviso nei suoi approcci alla lotta a questo fenomeno. Lo ha detto Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, a margine del G20.  

 

Ore 12.05 Secondo Radio Belga Rtl è stato arrestato a Bruxelles il fuggitivo del commando di Parigi, ma la Procura smentisce. Il tribunale di Bruxelles ha precisato che la persona arrestata a Molenbeek non è Salah Abdeslam. 

 

Ore 12 La Francia si ferma. Un minuto di silenzio è stato osservato a mezzogiorno in tutta il Paese per ricordare i 129 morti degli attentati di Parigi. Nelle scuole, sui luoghi di lavoro, la persone si sono riunite a capo chino. Il presidente Francois Hollande e il premier Manuel Valls hanno osservato il minuto di silenzio davanti alla Sorbona. In alcuni luoghi, come a Place de la Republique a Parigi, la folla ha poi intonato la Marsigliese. Tutti i trasporti pubblici di Parigi si sono fermati per un minuto.  

 

 
 

 

Ore 11.45 Nella notte in Francia ci sono state 168 perquisizioni nelle case di individui sospetti, in 19 dipartimenti diversi. Ci sono stati 23 arresti e il sequestro di 31 armi, tra cui alcune da guerra. È il bilancio tracciato dal ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve. 

 

Ore 11.35 Sono stati identificati cinque dei sette kamikaze: 4 sono francesi, uno probabilmente siriano. Fonti ufficiali hanno rivelato che dietro agli attacchi c’è la mano di Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia belga a Verviers nel gennaio scorso, ora latitante in Siria.Omar Ismail Mostefai, 29 anni, attentatore al Bataclan, era nato nella banlieue di Parigi e risiedeva a Chartres. Samy Amimour, anche lui al Bataclan, era nato a Parigi nel 1987 e originario di Drancy. Bilal Hadfi, 20 anni, attentatore allo Stade de France, e Brahimi Abdeslam, che si è fatto esplodere sul boulevard Voltaire, risiedevano in Belgio. Il fratello di quest’ultimo, Salah, 27 anni, è attivamente ricercato dalla polizia, che ritiene abbia preso parte agli attentati e sia poi fuggito. 

 

Ore 11.30 La polizia a Molenbeek ha portato via su un blindato un uomo incappucciato dopo la perquisizione al numero 47 di rue Ransfort. Lo riporta la Derniere Heure online. Le autorità della Turchia avevano avvertito la Francia due volte, a dicembre 2014 e a giugno 2015, della pericolosità di Ismael Omar Mostefai, uno degli attentatori suicidi. Lo ha riferito una fonte del governo turco, aggiungendo che Ankara ha ricevuto dalla Francia una richiesta di informazioni sull’uomo solo dopo gli attacchi. La fonte anonima ha poi affermato che Mostefai, originario di Chartres, entrò in Turchia nel 2013, ma non ci sono elementi che attestino che abbia in seguito lasciato il Paese. Mostefai è l’unico attentatore a essere stato formalmente identificato dalla polizia francese. 

 

 

 

 

ANALISI - Una frattura generazionale nelle moschee (di Domenico Quirico)  

 

Ore 11.10 «Quel che è successo in Francia illustra, in modo più evidente ancora, che nessuno può considerarsi escluso dal terrorismo. Il Vaticano può essere un bersaglio a causa del suo significato religioso. Si può aumentare il livello delle misure di sicurezza, ma non ci si farà paralizzare dalla paura: non cambia dunque nulla dell’agenda del Papa, che continuerà». Lo afferma Pietro Parolin, il segretario di Stato della Santa Sede. Il primo ministro francese Manuel Valls sta visitando la scuola materna Parmentier, nel X arrondissement di Parigi, in cui è stata attivato un gruppo di sostegno psicologico per i testimoni degli attentati di venerdì e le loro famiglie.  

 

Ore 11.00 Nuove perquisizioni della polizia belga nel quartiere di Molenbeek: secondo quanto riporta la Derniere Heure online, la polizia sta lanciando un’operazione vicino alla moschea Al Khalil a rue Ransfort, che è stata chiusa al traffico da due blindati della polizia.  

 

Ore 10.50 Allarme bomba a Bruxelles, nel quartiere comunitario vicino alla sede della Commissione Ue. È stata segnalata una golf con targa francese e una valigia dentro.  

 

 

 

COMMENTO - Capire il legame Isis-islam per battere il nemico (di Gianni Riotta)  

 

Ore 10.40 Perquisizioni stanno avendo luogo anche a Bruxelles, nel quartiere musulmano di Molenbeek. «Un gran numero di poliziotti hanno lanciato un raid in un edificio in Rue Delaunoy», riporta la tv belga.  

 

Ore 10.25 L’altro terrorista identificato, secondo Le Figaro, sarebbe invece siriano. Aveva un passaporto a nome di Ahmad Al Mohammad, nato in Siria il 10 settembre 1990. 

 

Ore 10.05 Due terroristi identificati, lo annuncia la procura secondo Le Figaro. Uno avrebbe preso parte all’assalto allo Stade de France, l’altro al Bataclan. Quest’ultimo è stato identificato come Samy Amimour, nato a Parigi nel 1987. Era già noto all’antiterrorismo: «Era finito sotto inchiesta nel 2012 per associazione a delinquere con fini di terrorismo (progetto fallito di partenza per lo Yemen), e messo in libertà vigilata». Fuggito nel 2013, da allora era oggetto di un mandato di cattura internazionale. Stamattina, tre suoi familiari sono state fermati. 

 

LAPRESSE

 

Ore 9.25 A mezzogiorno, quando tutta la Francia si raccoglierà in silenzio in memoria delle vittime degli attacchi del 13 novembre, si fermeranno per un minuto anche tutti i trasporti pubblici di Parigi. Lo ha reso noto la Ratp, società dei trasporti pubblici della capitale francese.  

 

Ore 9.20 «Da Copenaghen a Sidney, da New York a Bruxelles, da Madrid a Parigi, tante capitali sono state colpite dal terrorismo. Da noi finora la prevenzione e l’intelligence hanno funzionato, ma non esiste un paese a rischio zero e lavoriamo al massimo ». Lo ha detto il ministro dell’interno Angelino Alfano intervistato da Rtl e a «La telefonata» di Belpietro su Canale 5. 

 

Ore 9 La polizia britannica «ha sventato sette attentati terroristici negli ultimi sei mesi». Lo ha detto il premier David Cameron sottolineando che il governo di Londra «sa che ci sono cellule terroristiche che organizzano attacchi dalla Siria».  

 

 
 

 

Ore 8.55 «Noi siamo pronti ad espellere imam e a intervenire nei luoghi di culto dove si professa non l’amore ma la violenza». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervenendo a Rtl. «In Italia - ha ricordato il ministro - ci sono un milione e 600mila musulmani: riconosciamo loro il diritto a pregare ma al tempo stesso chiediamo ai loro imam di dire parole forti e chiare di presa di distanza. Nessuna forma di silenzio complice». 

 

Ore 8.51 Gli attacchi di Parigi «sono stati organizzati, pensati e pianificati in Siria». Lo ha detto questa mattina il primo ministro francese Manuel Valls, in una intervista a Rtl nella quale ha promesso di «agire su tutti i fronti per distruggere» lo Stato Islamico. Ed è per questo che la Francia ha colpito questa notte obiettivi a Raqqa, in Siria, obiettivi «che sono stati distrutti».«Replicheremo colpo su colpo - ha dichiarato Valls - Siamo in guerra. E dato che siamo in guerra, agiremo, colpiremo e vinceremo».  

 

 
 

 

Ore 8.45 Continua l’operazione antiterrorismo a tappeto iniziata nella notte in Francia dopo gli attentati di Parigi. Il primo ministro Manuel Valls ha annunciato «oltre 150 perquisizioni». A Lione, nel centro del Paese, cinque fermi dopo il ritrovamento di armi e di un lanciarazzi. 

 

Ore 8.10 La Francia era stata avvisata dall’intelligence degli attacchi di Parigi? «Sapevamo che c’erano operazioni in preparazione e che ci sono operazioni in preparazione non solo contro la Francia». Lo afferma il premier francese, Manuel Valls, a Rtl. Valls aggiunge: «Dobbiamo convivere con il terrorismo e combatterlo. I due obiettivi identificati a Raqqa sono stati colpiti. Dobbiamo distruggere Daesh. Anche lo schianto dell’aereo russo è stato rivendicato dall’Isis». Per Valls sono possibili nuovi attentati «nei prossimi giorni o nelle prossime settimane. La minaccia resterà a lungo. Da mesi siamo in guerra contro il terrorismo. Vivremo a lungo con questa minaccia terroristica». 

 

 

Ore 7.30 Tutta la Francia si fermerà per un minuto a mezzogiorno in memoria delle 129 vittime degli attacchi terroristici di venerdì sera a Parigi. Lo riferiscono i media francesi. Stamane è prevista inoltre la riapertura delle scuole di tutta la regione parigini che erano chiuse da sabato. Musei, teatri e altri luoghi di cultura riapriranno invece alle 13.  

 

Ore 7 Una vasta operazione antiterrorismo è stata eseguita nella notte nella zona di Grenoble dalla polizia francese, sostenuta da unità di antisommossa. Lo riporta il quotidiano Le Dauphine Libere online. Almeno sei le persone finite in manette. Il blitz è stato condotto nelle città di Grenoble, Echirolles, Fontaine e Saint-Martin-d’Heres. Almeno cinque persone sono state arrestate; sequestrati armi e denaro. Secondo fonti del quotidiano, il blitz si inquadrerebbe nel quadro di un’operazione a livello nazionale. 

 

Ore 6.45 Almeno 3 persone sono state poste sotto custodia e le loro case perquisite in base alle legge in vigore dopo la dichiarazione dello «stato di emergenza» nella notte in un quartiere di Tolosa dove vive Mohamed Merah, il 23enne terrorista di origini algerine che a bordo di uno scooter in un’autentica scorreria uccise sette persone inclusi 3 soldati e 4 cittadini ebrei, tra cui 3 bambini, nel marzo del 2012. Lo riferisce la rete Bfm Tv. Il blitz è avvenuto i diversi punti di La Reyneire, nel quartiere di Mirail. Altre perquisizione. Di cui si sa meno, a Jeumont nel nord del Paese vicino al confine con il Belgio, ed anche a sud a Grenoble. In precedenza un’altra operazione era stata condotta a Bobigniy, un sobborgo ad est di Parigi nella zona Seine-Saint-Denis. Gli agenti hanno anche interrogato i residenti. I risultati delle perquisizioni non sono ancora noti.  

 

Ore 22.34 La Francia ha sganciato 20 bombe su Raqqa in Siria che hanno distrutto due campi di addestramento dellIsis: lo afferma un comunicato del ministero della Difesa di Parigi. Nei raid sono stati impiegati 12 aerei, tra i quali 10 caccia da combattimento, partiti simultaneamente dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania. L’operazione - riferisce il comunicato - si è svolta in serata. In città, oltre l’energia elettrica, è stata tagliata anche la fornitura di acqua, rendono noto fonti locali .  

 

Ore 22.32 Sono almeno 10 i raid compiuti in serata contro il polo petrolifero siriano di Dayr az Zor, da mesi nelle mani dellIsis: lo riferiscono gli attivisti dell’opposizione anti-Assad. Grazie alla conquista della città, nell’est della Siria, l’Isis riesce a garantirsi milioni di dollari di proventi nel traffico illegale di petrolio.  

 

Ore 21.45 Il numero delle vittime resta fermo a 129 e non sale a 132. Tra i morti anche l’italiana Valeria Solesin. Il bilancio era sembrato aggravarsi dopo che fonti ospedaliere nel pomeriggio avevano informato del decesso di tre delle persone ferite. Le stesse fonti hanno più tardi specificato che queste tre persone erano già state conteggiate nel bilancio dei morti e che quindi non varia il numero complessivo delle vittime, appunto 129.  

 

Ore 19.33 Il Califfo dell’Isis Al-Baghdadi in persona ha dato l’ordine di colpire i Paesi della coalizione impegnati nei bombardamenti in Iraq e Siria con «bombe, omicidi e presa d’ostaggi». Gli 007 iracheni - apprende l’Ap che ha visionato il documento dei servizi - avevano avvertito i governi occidentali, in particolare la Francia, il giorno prima degli attacchi.