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ダマスカスの国境なき医師団の病院にミサイル攻撃

 11月19日に、2機のミサイルがダマスカスのエルビンにある国境なき医師団の救急病院を攻撃した。この攻撃は、緊急手当てのために7人の患者が運び込まれたときに、行われたのである。このミサイル攻撃で3名が重傷を負った。その内の2名は医者で、一人は緊急手術が必要だっていう。
 国境なき医師団のブリース・ラ・ヴィーニュ理事は、「病院と医者がふたたび攻撃されたことに失望している。われわれは無差別爆撃で負傷した人々を救うために、手当てをしているところを攻撃されたのである」と語っている。 

www.lastampa.it

Colpito da missili un altro ospedale supportato da Medici Senza Frontiere a Damasco

Tra i feriti gravi anche due medici, uno dei quali ha avuto bisogno di un intervento chirurgico salvavita al torace
ANSA

L’ospedale di Kunduz in Afghanistan dopo il bombardamento del 3 ottobre

 
Due missili hanno colpito giovedì scorso l’ospedale di fortuna supportato da Medici senza Frontiere a Erbin, nella zona di Damasco, uccidendo due persone e ferendone altre sei. L’attacco è avvenuto proprio mentre sette persone con ferite di guerra stavano arrivando per un trattamento urgente. Lo rende noto l’organizzazione medico-umanitaria.  

 

Tra le persone gravemente ferite, ha precisato Msf, anche due medici, uno dei quali ha avuto bisogno di un intervento chirurgico salvavita al torace. 

 

«Siamo sconcertati perché, ancora una volta, è stata colpita una struttura sanitaria con il suo personale medico, mentre fornivano trattamenti salvavita a persone ferite da una campagna di bombardamenti indiscriminata» ha detto Brice de le Vingne, direttore delle operazioni di Msf.  

«Sentiamo il dolore e la disperazione di questi medici, costretti a lottare contro gli eventi che si abbattono così pesantemente su di loro. Giorno dopo giorno, medici e infermieri lavorano sotto assedio e sotto le bombe; hanno a disposizione attrezzature limitate e sono costretti a lavorare in edifici trasformati in ospedali di fortuna. Con due medici di talento gravemente feriti, il numero di medici disponibili per queste comunità che vivono sotto assedio e sotto una pioggia di bombe si è ulteriormente ridotto» denuncia de la Vingne. 

 

Nell’ambito del proprio programma di supporto alle strutture sanitarie siriane, Msf aveva recentemente fornito all’ospedale di Erbin un kit per l’anestesia, un kit di farmaci per la sala operatoria e un kit per il trattamento della diarrea. L’équipe di supporto di Msf cercherà di organizzare al più presto il rifornimento dei materiali danneggiati durante l’attacco missilistico o esauriti dopo il trattamento dei feriti. 

 

Msf gestisce sei strutture mediche nel nord della Siria e supporta direttamente più di 100 postazioni sanitarie e ospedali da campo in tutto il paese, con un’attenzione particolare alle aree assediate. Si tratta per lo più di strutture di fortuna, che non vedono la presenza di personale dell’organizzazione e alle quali Msf fornisce sia supporto materiale che formazione a distanza, per aiutare i medici siriani ad affrontare bisogni medici estremi. 

 

Non è la prima volta che gli ospedali di Medici Senza Frontiere vengono colpiti: a ottobre l’organizzazione aveva dovuto chiudere il suo ospedale a Kunduz City in Afghanistan, a seguito di un bombardamento «amico» che aveva reso la struttura inutilizzabile e ucciso 22 persone.  

 

Il 27 ottobre un altro bombardamento della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen settentrionale aveva distrutto il piccolo ospedale del distretto di Haydan, nella provincia di Saada.