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トルコ、イラクに派兵。イラクは激しく抗議。トルコとロシアの対立がイラクとの間に飛び火

 イラク北部のイスラム国の本拠地であるモスルから32 km離れた地点で、トルコの兵士たちが20台の戦車に擁護されながら展開している。トルコのダウトオール首相はこれについて現地にいる兵士たちがイスラム国と戦うために「訓練する日常の作業」であり、「この地域を保護するためである」と説明している。「それ以外のいかなる解釈も挑発であろう」というが、すぐにイラク政府から激しい抗議がだされた。
 イラクのハイダー・フル・アバディ首相は、「われわれはトルコの行動に激しく失望している。わが国の領土にたいするわれわれの主権を尊重すべきであり、ただちに撤兵するように求める」と激しく非難した。さらにフアード・マアスーム大統領も「これは国際的な基準に違反するものである」と指摘しており、イラク外務大臣は抗議するために、在トルコ大使を召喚した。しかしトルコの外交筋は、この行為はイラクの現地のクルディスタン自立政府との間で結ばれた協定に基づくものであると保証している。この協定11月4日にエルビルで、トルコのシニルリオグル外相と、イラククルディスタン地域政府のマスウード・バルザーニ大統領との間で締結されたものだという。
 このトルコの派兵は、すでに混沌とした状態になっているイラクの現状をさらに混乱させるものである。トルコ政府はこの行動について、すでに2年前からバシカの戦地に滞在しているトルコの150名の兵士たちを交替させるためのものであると説明している。この兵士たちは、イスラム国と戦うイラク民兵たちを訓練するために、現地政府とトルコの国防省との合意のもとで、派遣されたものだという。トルコのダウトオール首相は、これらのトルコの兵士たちがすでに2000人のイラク民兵を訓練したと語っている。この訓練には、クルド人のペシュメルガの兵士たちも含まれているが、武器の提供はしていないという。
 しかし外交筋によると、この新たなトルコ兵の派兵は、行動の性格を変えるものではないものの、トルコが現地のイラクでの地位をさらに強化するために役立つものだという。さらに派兵されている兵士の数はほぼ倍増することになり(一部の情報筋では実際には派遣された兵士の数は数百名だという)、戦車も20台から25台になる。アメリカ主導の反イスラム国同盟はこれを承認せざるをえないとしても、情報がきちんと伝達されていないという。
 アメリカ合衆国とロシアは、イスラム国と戦うための国連の決議案を準備している。「ニューヨーク・タイムズ」紙によると、両国が共同で作成した決議案が12月17日に開催される国連評議会の15か国の財務大臣の会合に提出される予定である。この決議案は、1999年にアルカイダと当時の指導者のオサマ・ビンラディン資金源を断つために承認された決議に基づいたものであり、イスラム国との非合法な取引、とくにイスラム国が占領しているイラク国内で生産された石油の取引を阻止することを目指したものである。
 ロシアは2月にはこうした決議案に拒否権を行使して承認を阻止したが、現在ではロシアはアメリカ合衆国と共同でこうした決議を提出する用意があるようである。ロシア政府が考えを改めたのは、トルコがロシア機を撃墜したためにトルコとの関係が緊張しているためである。プーチン大統領は「スルタンのエルドアン」の一家が、イスラム国との石油の取引に関与していると非難しているのである。

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Scontro Baghdad-Ankara sui turchi a Mosul. Obama e Putin negoziano risoluzione all’Onu

L’Iraq contro Erdogan: ritiri i soldati. La replica: solo una missione di routine per addestrare i combattenti locali contro il Califfato
AP

Un gruppo di jihadisti dellIsis nelle strade di Mosul

 
 
 A 32 km da Mosul, la roccaforte dellIsis in nord Iraq, le truppe turche sono giunte con almeno 20 carri armati. Una missione «di routine per addestrare» i combattenti locali contro il Califfato e «proteggere la zona», l’ha definita il premier di Ankara, Ahmet Davutoglu. «Ogni altra interpretazione di questo spostamento di truppe sarebbe solo una provocazione», ha aggiunto, provando così a frenare le dure proteste giunte subito da Baghdad.  

 

LA PROTESTA IRACHENA  

«Siamo profondamente contrariati dall’azione della Turchia, devono rispettare la nostra sovranità territoriale e ritirarsi immediatamente», ha tuonato il premier Haider al Abadi, precisando che l’Iraq «non ha avvallato nessun dispiegamento di truppe». È una «violazione delle norme internazionali», ha reagito il presidente Fuad Massum, mentre il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore turco a Baghdad per protestare. Ma da Ankara fonti diplomatiche assicurano che l’iniziativa è il frutto di un accordo con il governo della regione autonoma del Kurdistan iracheno raggiunto durante l’incontro del 4 novembre scorso a Erbil tra l’allora ministro degli Esteri turco, Feridun Sinirlioglu, e il presidente curdo-iracheno, Massud Barzani. 

 

LA MISSIONE DELLE POLEMICHE  

La missione scuote però una regione già nel caos. Ankara sostiene di aver inviato circa 150 soldati per sostituire quelli che già da due anni si trovavano nel campo di Bashiqa, creato per volontà del governatore locale e con l’accordo della Difesa di Baghdad, per addestrare le milizie irachene anti-Isis. I soldati turchi, ha detto Davutoglu, ne hanno già formati oltre duemila. Un intervento che includerebbe anche i peshmerga curdi, senza però prevedere la consegna di armi. Ma fonti diplomatiche suggeriscono che il nuovo dispiegamento di forze, pur non modificando la natura della missione, prepara Ankara a una presenza ben più forte sul terreno. Oltre al numero dei soldati, quasi raddoppiato - ma secondo alcune fonti i militari inviati sarebbero in realtà diverse centinaia -, ci sono tra i 20 e i 25 tank. Un’operazione di cui la Coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa si è detta a conoscenza ma estranea.  

 

LA PARTITA ALL’ONU  

Usa e Russia intanto egoziano una risoluzione Onu per colpire chi fa affari con l’Isis. Secondo il New York Times, una bozza congiunta sarà discussa il 17 dicembre in una riunione con i ministri delle Finanze dei 15 membri del Consiglio, la cui presidenza di turno spetta agli Stati Uniti. La bozza sarà basata su un provvedimento simile, che fu approvato nel 1999 per bloccare le finanze di Al Qaeda e dell’allora suo leader, Osama bin Laden, e mira a colpire chi commercia illegalmente con lo Stato islamico, soprattutto con il petrolio estratto nei territori iracheni occupati dai jihadisti. Se a febbraio la Russia bloccò la risoluzione, utilizzando il suo diritto di veto, ora Mosca sembra pronta a negoziare con Washington un testo comune. A far cambiare idea al Cremlino sono state le tensioni degli ultimi giorni con il governo turco, dopo l’abbattimento di un jet russo a opera di Ankara, e le accuse lanciate da Vladimir Putin sul coinvolgimento della famiglia del «sultano Erdogan» nel contrabbando di petrolio dellIsis

 

IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DEL CALIFFO  

Le fonti di ricavo dello Stato islamico sono ampiamente noti, ma i funzionari Usa hanno riconosciuto che molti dei dettagli si sono rivelati difficili da rintracciare e quindi difficili da combattere. «Tagliare fuori l’Isis dal sistema finanziario internazionale e interrompere i suoi finanziamenti sono fondamentali per lottare efficacemente contro questo gruppo terroristico violento», sostiene il segretario del Tesoro Usa, Jacob Lew, che presiederà la riunione del 17 dicembre. Secondo funzionari Usa, dovrebbe includere sistemi «più precisi e dettagliati» per combattere il trasferimento di fondi dai territori controllati dal gruppo terroristico. Lo scopo - sostengono - è quello di fare pressioni diplomatiche sui Paesi perché agiscano con più determinazione contro gli individui sospettati di donare fondi ai terroristi. La bozza non dovrebbe essere ostacolata, considerando il consenso generale contro l’Isis, anche se rimangono forti differenze sulla campagna militare in Siria, in particolar modo tra il presidente Assad e i suoi alleati, Russia e Iran, e la coalizione guidata dagli americani che conduce raid nel Paese e in Iraq. 

ロシア、トルコへの非難を強める。イスラム国が石油を運ぶ三つのルートを指摘

 

 ロシアが自国の戦闘機をトルコに撃墜されたことをうけてトルコに厳しい制裁措置を発表した翌日の2日に、ロシアはエルドアン大統領を激しく糾弾する声明を発表した。ロシアのアナトリ・アントノフ国防次官は激しい言葉で、トルコのエルドアン大統領がテロリスト集団のイスラム国と取引しているだけでなく、「その家族とともに」、シリアとイラクイスラム国が占領している地域で生産された石油の非合法な取引に関与していると非難した。これにたいして大統領は、「いかなる人にもトルコを中傷する権利はない」と声明し、ロシアの「過剰な反応」に対処すると約束した。

 

□息子と娘婿
 アントノフ次官は、エネルギー大臣であり、エルドアン大統領の娘婿であるベラト・フルバイラク氏と、息子のビラルがこれに関与していると非難している。息子のビラルは、公共事業と海洋輸送を専門とする会社Bmzを所有している。ただし次官は、この「犯罪ビジネス」において彼らがどのような責任を負っているのかは、明らかにしていない。
 さらにロシアの軍部は本日の記者会見でも、エルドアン大統領がこの取引に関与していることを疑問の余地なく示すようないかなる証拠も提示しなかった。ただしやがて事態を明らかにする証拠を示すと保証しており、多数の石油タンクローリーが(ロシアによると)トルコに向かっていることを示す衛星写真を発表した。

 

□ロシアの「スルタン」への非難
 ロシアがトルコの「スルタン」に向けたこの非難について、アメリカ合衆国は「ばかげている」と述べているが、こうした非難は今回が初めてではない。プーチン大統領はすでに2日前に、パリで開催されている国連の気候変動会議のついでに二国間協議を申し出たエルドアン大統領の提案を拒否した後に、これと同じことを述べていたのである。その際にプーチン大統領は、トルコのF-16機がシリア国境近くでロシアの戦闘機を撃墜したことの背後には、「イスラム国からトルコへの石油の違法な供給を維持しようとする」意志があるのではないかという「疑念」を表明していた。エルドアン大統領は本2日カタールからロシアの非難にふたたび応答したが、その内容は11月30日のものとほぼ同じだった。「ロシアがそれを証明できたら、わたしは辞任する。しかし彼らが非難していることを証明することはできないだろう」。

 

□三つのルート
 しかしロシアは激しい糾弾の言葉を浴びせつづけている。ロシアの軍部によると、トルコはイスラム国が「シリアとイラクから盗んだ石油の重要な消費者である」だけではなく、「この数週間のうちにも」イスラム国とヌスラ戦線のイスラーム過激派に、「兵士2000人、120トンの武器、250台の輸送車両」を供給しているという。
 ロシアはさらに石油がトルコに運びこまれている三つのルートを確認したと発表した。西側ルートは、トルコの地中海沿岸の都市に石油を運び、北側ルートはパトマにある石油精製施設に運び、南のルールはジャズ市にある大規模な拠点に石油を運んでいるという。
 アントノフ次官はそれだけではなく、「トルコ人のシニックな姿勢には限度がない」と指摘し、トルコ人は外国に入り込んで、やりたい放題に略奪していると非難している。そして「エルドアン大統領を含めて、トルコの指導者たちは、自分たちの顔が石油で塗れているにもかかわらず、辞任することも、それを認めることもないだろう」と語っている。

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Mosca accusa Erdogan: “Compra petrolio Isis

Il ministro della difesa russo: «Prove inconfutabili». E mostra le immagini satellitari. Replica del leader turco: «Solo calunnie». Il Pentagono frena: insunuazioni assurde
 

Le immagini mostrate durante un briefing militare: sarebbero la prova dei traffici turchi con l’Isis

 
 
 
 

All’indomani dell’introduzione di dure sanzioni contro la Turchia per l’abbattimento di un suo bombardiere, la Russia punta di nuovo il dito contro Erdogan rivolgendogli un’accusa che pesa come un macigno: quella di fare affari con i terroristi dellIsis e di essere coinvolto, assieme alla «sua famiglia», nel traffico illecito di petrolio dai territori occupati dai jihadisti in Siria e in Iraq. Parole dure quelle del vice ministro della Difesa russo, Anatoli Antonov, a cui il presidente turco ha risposto per le rime dichiarando che «nessuno può lanciare calunnie contro la Turchia» e promettendo di reagire alla «reazione spropositata» della Russia. 

 

IL FIGLIO E IL GENERO NEL MIRINO  

Antonov questa volta ha tirato in ballo il genero di Erdogan e neo ministro dell’Energia Berat Albayrak, e un figlio del leader turco, Bilal, che possiede una società specializzata in lavori pubblici e trasporti marittimi (la Bmz), ma non ha chiarito quali siano le loro presunte responsabilità in questo «business criminale». E del resto le autorità militari russe nell’incontro di oggi con la stampa non hanno neanche presentato prove schiaccianti che dimostrino senza alcun dubbio la colpevolezza di Erdogan. Hanno però assicurato che ulteriori dettagli saranno resi noti in seguito e hanno mostrato delle presunte immagini satellitari di immense colonne di autocisterne in viaggio - stando a Mosca - verso la Turchia. 

 

 
 

 

IL SULTANO: SE DIMOSTRANO LE ACCUSE, MI DIMETTO  

Le accuse che la Russia rivolge al “Sultano” - e che gli Stati Uniti bollano come «assurde» - non sono comunque del tutto nuove. Putin ha lanciato il primo siluro contro il leader di Ankara due giorni fa, dopo aver rifiutato l’invito di Erdogan a un bilaterale a margine del vertice sul clima a Parigi: abbiamo motivo di «sospettare», aveva detto Putin in quell’occasione, che dietro l’abbattimento di un jet militare russo da parte degli F-16 turchi nella zona di confine con la Siria ci sia la volontà «di assicurare le forniture illegali di petrolio dall’Isis alla Turchia». Dal Qatar, oggi Erdogan ha risposto al nuovo affondo russo in modo molto simile a come aveva già fatto lunedì: «Nel momento in cui potranno dimostrarlo - ha affermato - mi dimetterò, come dovrebbero fare quelli che non possono provare le loro accuse». 

 

LE TRE (PRESUNTE) ROTTE DEL GREGGIO  

Da Mosca però continuano a piovere duri rimproveri: secondo i vertici militari, non solo la Turchia è «il maggior consumatore del petrolio rubato» dai jihadisti «alla Siria e all’Iraq», ma da questo Paese, «solo nell’ultima settimana», hanno raggiunto i gruppi dellIsis e dei qaedisti di al Nusra «fino a 2.000 militanti, oltre 120 tonnellate di munizioni e circa 250 mezzi di trasporto». La Russia sostiene di aver individuato tre percorsi attraverso i quali il petrolio dellIsis giunge in Turchia: una rotta occidentale che porta agli scali marittimi turchi sul Mediterraneo, una rotta settentrionale che conduce alla raffineria di Patma, e una rotta orientale che porta a una grande base nella cittadina di Cizre. A rincarare la dose ci ha pensato Antonov: «Il cinismo della leadership turca non conosce limiti», ha tuonato il vice ministro della Difesa, accusando i turchi di essere «entrati in un paese straniero» e di «saccheggiarlo senza vergogna». Poi si è detto certo che «i leader turchi, Erdogan compreso, non si dimetteranno e non riconosceranno nulla neanche con la faccia imbrattata di petrolio». 

 

RIPARTE IL DIALOGO?  

Ma oltre ad abbattere la propria scure su Ankara, i vertici militari russi hanno approfittato dell’incontro con la stampa per fare un po’ di propaganda. Il vice capo di Stato maggiore russo, Serghiei Rudskoi, ha assicurato che i raid aerei russi in Siria iniziati poco più di due mesi fa hanno già dimezzato i proventi del traffico illegale di petrolio da parte dellIsis da tre milioni di dollari al giorno a 1,5, distruggendo «32 raffinerie di petrolio, 11 impianti petrolchimici, 23 complessi per il pompaggio del petrolio e 1.080 autocisterne». La guerra di parole tra Russia e Turchia insomma continua, sullo sfondo delle divergenze sul futuro politico della Siria e di Assad, ma se Putin si è rifiutato di parlare con Erdogan a Parigi, i ministri degli Esteri di Mosca e Ankara potrebbero invece incontrarsi domani o dopodomani a Belgrado, a margine della Conferenza ministeriale dell’Osce. 

アフガニスタンのタリバンで内紛が再発。マンスール師が負傷のニュースも

 アフガニスタンタリバンは内紛に悩まされていると噂されていたが、本2日あらたなニュースが伝えられた。タリバン内部の激しい派閥争いの後に、オマール師の後継者となっていたアフタール・マンスール師が右腕を負傷したというのである。マンスール師は、パキスタンバルキスタン地域にあるケッタの町の近くの住宅で開かれていた指導者たちの集会で銃撃され、重傷を負ったと伝えられる。
 これを発表したのは異例なことに、アフガニスタンの副首相のスポークスマンである元将軍のラシド・ダストム氏である。同氏によるとマンスール師は、ケッタの町の近くのカクラクという地域にあるアブドラ・サルハディ師の自宅を訪れていた。激しい議論がつづけられた後に、タリバンが銃撃を始め、5名の犠牲者がでたが、サルハディ氏自身も犠牲になった。そこに居合わせたその他の出席者とともにマンスール師も複数の銃弾を浴びており、病院に運ばれ、今も入院しているという。
 タリバンはこのニュースをただちに否定した。スポークスマンのザビウッラー・ムジャーヒド氏は、マンスール師は元気であり、何事も起きていないと発表している。ただしタリバンで内紛を起こしている別の派閥はカブールで、ケッタの町の近くで激しい衝突が起きており、マンスール師がパキスタンのこの町の病院に入院していることを確認している。
 オマル師の死亡のニュースの後にタリバン内部では激しい衝突がつづいている。11月半ばには、タリバンで内紛を起こしている派閥のナンバーツーであるムラー・ダドゥラーが、南部のザーブル州のカーキ・イ・アフガン地区で、兵士たちの銃撃戦の際に死亡したと伝えられる。9月には、オマル氏の派閥とムラー・ラソールに率いられる分離派の派閥がザブルで衝突を繰り返し、10名の死者がでていると伝えられる。 

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Spari alla riunione dei taleban, “ferito il leader”

Il vice presidente afghano: «Non sappiamo se Mansour sia vivo». Il gruppo smentisce
 

Il Mullah Akhtar Mansour

 
 
  
 
 

È sempre più caos tra i taleban afghani dopo la notizia emersa oggi, ma subito smentita dai ribelli islamici, del ferimento del mullah Akhtar Mansour, braccio destro e successore del mullah Omar salito al potere a fine luglio ma da allora violentemente contestato da fazioni rivali. Il neo leader talebano sarebbe stato colpito gravemente in una sparatoria durante una riunione tra comandanti in un’abitazione nei pressi della città pachistana di Quetta, nel Baluchistan.  

 

LA FAIDA  

A riferirlo è stata una fonte abbastanza insolita, il portavoce del primo vicepresidente afghano, il potente ex generale Rashid Dustom. Secondo lui Mansour si trovava a casa del mullah Abdullah Sarhadi in un’area chiamata Kachlakh vicino a Quetta. Dopo un acceso diverbio, i talebani hanno aperto il fuoco causando cinque vittime, tra cui lo stesso Sarhadi. Il mullah Mansour, insieme ad altri partecipanti all’incontro, sarebbe stato colpito da diversi proiettili e trasportato in un ospedale dove si trova ora. 

 

LA SMENTITA  

La notizia è stata seccamente smentita dai taleban. Il portavoce Zabihullah Mujahid ha detto che Mansour «sta benissimo» e «non gli è successo nulla». Di diversa opinione una fazione ribelle dei taleban che ha confermato all’Ansa di Kabul che nei pressi di Quetta è avvenuto un violento litigio e che Mansour sarebbe ricoverato in un ospedale della città pachistana.  

 

LE DIVISIONI  

Il nuovo giallo risolleva pesanti interrogativi sul futuro dei taleban afghani e soprattutto sulla possibilità di una ripresa del processo di riconciliazione con Kabul. Le divisioni emerse dopo la notizia della morte di Omar avvenuta nel 2013 hanno portato negli ultimi mesi a diverse faide e carneficine, oltre che ad una espansione dello Stato Islamico nella provincia di Zabul. È il secondo grave scontro in poche settimane. A metà novembre si era infatti appreso che il Mullah Dadullah, vice capo di una fazione di taleban separata dal gruppo storico fondato da Omar, era stato ucciso in una sparatoria fra militanti nel distretto di Khak-i-Afghan della provincia meridionale di Zabul. A settembre i due gruppi, quello del Mullah Omar e il gruppo scissionista guidato dal Mullah Rasool si erano ripetutamente scontrati in Zabul, con un bilancio di decine di morti. Ma a metà settembre avevano annunciato di aver risolto il conflitto interno riguardante la leadership del movimento assicurando che la famiglia del Mullah Omar aveva giurato fedeltà alla nuova guida dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, il Mullah Mansour.  

トルコの大都市イスタンブールでテロとみられる爆破事件

  トルコ最大の都市のイスタンブールで夕方の5時、自動車の交通が激しい頃合を狙って、地下鉄の列車に爆弾がしかけられて爆発した。爆発音は都市の中心街でも聞こえるほどで、パニックを引き起こした。イスタンブール市当局は、少なくとも5名が負傷したことを認めているが、当時の交通状況を考えてみれば、多数の死者がでても不思議ではなかった。
 この爆弾をしかけたのは誰なのか、調査ではあらゆる可能性を排除していない。トルコのメディアでは、この爆弾はトルコ警察をターゲットにしたものと報道しているか、当局は断定していない。トルコでは先日のアンカラのテロでの大量殺人の後、国内の緊張が高まっており、革命的人民解放党・戦線(DKHP-C)などの極左グループの関与の可能性もある。
 3日前にはトルコ南東部のクルド人の「首都」であるディヤルバクルの中心街で、クルド人の弁護士のタヒル・エルチ氏が殺害されて、さらに緊張が高まっている。クルド系の政党の国民民主主義党(HDP)のセラハッティン・デミルタス党首は、「彼を殺害した銃弾が、警察の拳銃から発射されたものであることは確実である」と指摘しており、犯行を調査する委員会を議会に設置することを求めた要求が拒絶されたことを非難している。

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Istanbul, bomba vicino alla stazione della metro

Cinque feriti a Bayrampasa, ma poteva essere una strage. Il sindaco: è stato un attentato
REUTERS

La polizia presidia la zona dove è avvenuta l’esplosione

 
 
 
 

Una palla di fuoco esplode all’improvviso tra un treno in corsa della metropolitana sopraelevata e il traffico di auto delle cinque del pomeriggio a Istanbul. Dal quartiere periferico di Bayrampasa, in un passaggio stradale sopra la stazione della metro, lo scoppio di un ordigno artigianale ma molto potente si sente fino alle zone centrali del Corno d’Oro e di Beyoglu, scatenando il panico. Almeno cinque persone rimangono ferite, conferma il sindaco della municipalità locale, Atilla Aydiner. Un bilancio che all’inizio si era temuto ancora più grave, visto che in quel momento la zona era molto trafficata e dopo l’esplosione le schegge sono volate a diversi metri di distanza. 

 

AFP

 

In una Istanbul sempre all’erta tra possibili minacce dellIsis, il conflitto aperto con il Pkk curdo e le azioni isolate di gruppi estrema sinistra si teme subito un attentato. A esplodere è un ordigno lasciato lungo la strada. Secondo i primi rilievi degli investigatori un tubo bomba, riempito di materiale esplosivo per provocare una deflagrazione in grado di uccidere. Le schegge distruggono i vetri di un treno di passaggio, costringendo all’evacuazione dei passeggeri e scatenando il panico nella zona, dove arrivano diversi mezzi delle ambulanze e dei vigili del fuoco. La metropolitana viene chiusa per permettere i soccorsi e mettere in sicurezza la zona, mandando nel caos il traffico già intenso della metropoli sul Bosforo. 

 

 
 

 

Le indagini per capire chi abbia lasciato quell’ordigno all’ora di punta non escludono nessuna pista. Secondo i media turchi l’obiettivo della bomba potrebbe essere stato un mezzo della polizia turca. Alcuni agenti erano passati dal punto dell’esplosione pochi attimi prima che avvenisse. Ma le autorità restano prudenti su dinamica e obiettivi. Anche perché le modalità non rimandano immediatamente a un’azione terroristica altamente organizzata. Ma a poche settimane dalla strage di Ankara e viste le forti tensioni con la minoranza curda nessuna pista può essere esclusa, compreso il coinvolgimento di gruppi di estrema sinistra come il Dhkp-c, già protagonisti di azioni su piccola scala a Istanbul contro forze di sicurezza. 

 

AFP

 

In Turchia la tensione resta alta a tre giorni dall’omicidio del capo degli avvocati curdi Tahir Elci, assassinato sabato nel centro storico di Diyarbakir, “capitale” curda del sud-est. «È certo che la pallottola che ha ucciso sia stata sparata da un’arma della polizia - ha denunciato Selahattin Demirtas, leader del partito filo-curdo Hdp, che si è visto respingere la richiesta di creare una commissione parlamentare d’inchiesta sul delitto -. Sarebbe molto facile trovare gli esecutori se venisse trovato il bossolo del proiettile. Dal nostro punto di vista è molto chiaro che in quel momento, in quell’area e in quella strada nessuno a parte agenti di polizia stava sparando. Ma per quale scopo e da quale arma» è stato colpito Elci «può essere svelato solo attraverso una corretta indagine» 

 

オバマ大統領、ロシアとトルコに目の前の敵であるイスラム国との戦闘に専念せよと要請

 

 トルコとロシアの緊張は高まったままであり、NATOはトルコへの支援を強化する用意があることを発表している(ただしこの決定は、トルコがロシアの戦闘機を撃墜する前に下されたものであることが強調されている)。アメリカ合衆国オバマ大統領は、トルコとロシアの対立に巻き込まれるのを避けようと、両国に「共通の敵」であるイスラム国との戦いに専念するように求めた。オバマ大統領はパリでトルコのエルドアン大統領と会談した後に、「自国と自国の領空を守るトルコの権利」を強調したが、両国に緊張を緩和するように求めた。「われわれはイスラム国という共通の敵を目前にしている。この脅威に専念しようではないか」。

■撃墜問題
 トルコがシリアとの国境近くでロシアの戦闘機を撃墜した後、両国間の緊張はきわめて高まっている。プーチン大統領は30日に、トルコが戦闘機を撃墜したのは、「イスラム国と石油の取引をしていることを隠蔽するため」であると非難した。ロシアは、この石油の取引には、エルドアン大統領自身の息子の一人が関与していると非難している。エルドアン大統領はこの非難は「不道徳的なもの」と決めつけており、それを証明してみよと、ロシアに挑戦した。「プーチンが、自分の主張することを証明できるならば、わたしは辞任する」とまで語っている。
 1日にはロシア側が反論した。ペスコフ大統領報道官は、ロシアにはそれを証明する義務はないし、「この情報をテロリストとの戦いに利用している」と語った。これはおそらくロシアがトルコとシリアの国境地域を爆撃していることを指しているのだろう。
 一方、オバマ大統領との会談の後にエルドアン大統領は、トルクメン人が居住しているシリア地区へのロシアの空爆で、500名の市民が犠牲になったと指摘し、この地区にはイスラム国の兵士は存在していないと強調した。またエルドアン大統領は、トルコはイスラム国との戦いをつづけると約束し、「同盟軍と同じように、われわれはイスラム国と、イスラム国の地上軍との戦いをつづける決意である」と語っている。

■対話の試み
 またトルコのダウトオール首相はロシアにたいして、イスラム国から石油を購入しているという根拠のない非難をトルコに向けるのではなく、対話チャネルを再開するように求めた。事故の再発を避けるために、軍事的な協力活動を再開することを求めたのである。「目の前で戦争が行われ、トルコに難民が流入している状態では、領空侵犯を無視するのは、責任のある行為とは言えない」という。

NATOの確約
 一方、NATOの首脳のイェンス・ストルテンベルグ事務総長は、「NATOはトルコの安全を保障するための新たな措置を検討している」ことを明らかにした。ただしこれはトルコのF-16ジェットによるロシア機の撃墜の前に計画されていたものであるという。2012年にシリアで内戦が勃発した時点で、NATOはトルコの地中海沿岸地域に沿って、ミサイル発射システムのパトリオットを配備した。その後、1機を除いて段階的に配備をやめている。

■ドイツの確約
 ドイツではメルケル首相がシリアでのイスラム国との戦争を支援する軍事的な作戦を承認した。これについては議会が最終的に承認する必要があるが、議会がこれを認めるのは確実とみられている。ドイツは索敵用の戦闘機トルネードを6機まで、通信衛星、軍艦、1200名の兵士を派遣する予定である。またアラブ首長国連盟も、シリアに地上軍を派遣する用意があるが、できれば他のアラブ諸国の指導のもとで軍を派遣したいという。

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Obama tenta la mediazione tra Russia e Turchia. Ankara accusa: bombe russe dove non c’è l’Isis

Obama vede il presidente turco ed esorta a una de-escalation delle tensioni con Putin: «Combattere il nemico comune: il Califfo». Merkel dà il via libera alla missione in Siria
AP

La stretta di mano tra Barack Obama e Recep Tayyip Erdogan

 
 
 
 

Non cala la tensione tra Russia e Turchia, mentre la Nato si dice disposta a dare maggiore aiuto ad Ankara (sottolineando che questo impegno era stato deciso prima che Ankara abbattesse un caccia russo alla frontiera siriana). Preoccupato di evitare il braccio di ferro tra due protagonisti sulla scena mediorientale, il presidente Usa, Barack Obama, ha invitato Mosca ed Ankara concentrarsi sul «nemico comune», l’Isis. Al termine di un incontro a Parigi con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, Obama ha sottolineato «il diritto della Turchia a difendere se stessa e il suo spazio aereo», ma ha invitati i due Paesi a lasciarsi alle spalle le tensioni: «Tutti noi abbiamo un nemico comune, che è l’Isis, e voglio che ci concentriamo su quella minaccia». 

 

IL CASO DEL JET ABBATTUTO  

Le tensioni tra i due Paesi sono arrivate a un punto critico dopo l’ abbattimento di un caccia russo da parte dell’aviazione turca al confine siriano. Putin lunedì ha accusato Ankara di aver abbattuto l’aereo per «difendere i propri traffici petroliferi con l’Isis», traffici In cui sarebbe coinvolto -è l’accusa di Mosca- addirittura uno dei figli del presidente turco. Accuse definite «immorali» da Recep Tayyip Erdogan, che lo aveva esortato a fornire le prove. «Se Putin è in grado di dimostrare quanto afferma, mi dimetterò», ha addirittura promesso Erdogan. E oggi è arrivata la contro-risposta di Mosca: la Russia non deve dimostrare nulla ma «utilizza questa informazione nella lotta al terrorismo», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Questa informazione è usata nella lotta al terrorismo», ha continuato Peskov, probabilmente alludendo ai bombardamenti alle aree al confine tra Siria e Turchia.  

 

REPORTAGE Quirico in Siria: “Nei luoghi della mia prigionia tutto è in rovina”  

 

ERDOGAN: BOMBE RUSSE DOVE NON C’E’ ISIS  

Il clima tra Ankara e Mosca continua a essere teso. Dopo l’incontro con Obama, Erdogan ha detto che i bombardamenti dei caccia russi hanno fatto oltre 500 vittime tra i civili in un’area della Siria abitata dai turcomanni, dove l’Isis non è operativa: «Sono persone di origine turca, e quell’area è continuamente bombardata», ha sottolineato. Il presidente turco ha comunque assicurato che l’impegno di Ankara continua: «Come le forze della coalizione, siamo determinati a continuare la lotta contro l’Isis, e le forze dellIsis sul terreno».  

 

TENTATIVI DI DIALOGO  

Il premier turco, Ahmet Davutoglu, ha esortato la Russia a ristabilire un canale di dialogo (a cominciare da un maggiore coordinamento militare, per evitare il ripetersi di incidenti) piuttosto che continuare a lanciare «accuse infondate» ad Ankara sull’acquisto del petrolio prodotto dai jihadisti. «Quando hai una guerra alle porte e i rifugiati che entrano in Turchia, non è responsabile ignorare le incursioni nei tuoi cieli». «E non è possibile- ha aggiunto- nascondere violazioni dello spazio aereo dietro accuse senza fondamento che chiamano in causa la Turchia su presunti acquisti di petrolio al Daesh (l’acronimo in arabo per l’Isis;ndr)». 

 

LA NATO IN CAMPO  

Intanto il numero uno della Nato, Jens Stoltenberg, ha fatto sapere che «l’Alleanza lavora su nuove misure per garantire la sicurezza della Turchia» ma ha precisato che esse non sono collegate all’incidente causato dagli F-16t di Ankara. Già nel 2012, con l’acuirsi del conflitto in Siria, gli alleati Nato avevano schierato batterie di missili Patriot lungo il confine meridionale della Turchia, poi progressivamente ritirate, tranne una.  

 

BERLINO APPROVA LA MISSIONE  

In Germania, intanto, il governo di Angela Merkel ha approvato la missione militare di sostegno contro l’Isis in Siria. La decisione definitiva spetterà al Parlamento, dove il sostegno alla misura dovrebbe essere assicurato. La Germania mobiliterà fino a sei tornado di ricognizione, satelliti e una nave da guerra, impegnando 1.200 soldati. Gli Emirati Arabi Uniti si sono invece detti pronti a una missione di terra in Siria e a un intervento diretto nell’ambito di una coalizione internazionale, preferibilmente guidata da altri paesi arabi. 

レバノン、捕虜となっていた兵士と交換に、アルバグダディの元妻と娘を釈放

 レバノンはこのほど、イスラーム過激派が捕虜にしていた16名の兵士と警官と引き換えに、逮捕していたイスラーム過激派数人を釈放した。交換された人質は、イスラム国の人質ではなく、アルカイダのシリア支部であるヌスラ戦線の捕虜にしていた兵士たちである。これらの兵士は、2014年8月にシリア近くのレバノンの本東部での戦闘の際に捕虜にされていた。この作戦にはイスラム国も参加し、イスラム国は別に9名のレバノン兵士を人質にしていた。4名の兵士は殺害されている。
 レバノンの牢獄に監禁されていたイスラーム過激派の何名が釈放されたのかは、明確ではない。ベイルートから放送しているイランのアラビア語放送マヤディンによると、8名の男性、9名の女性、6名の子供が釈放されたという。釈放された女性のうちには、サジャ・アル・ドライミニさんがいる。彼女は7年前に、イスラム国の「カリフ」の妻だった女性である(ただし結婚していたのは数か月の間のことである)。また、「カリフ」の娘も釈放されたようである。ドライミニさんは、偽造書類を使ってシリアからレバノンに入国しようして逮捕された。レバノン当局では、彼女がイスラーム過激派グループを支援しようとしていたと非難している。
 アルジャッジーラで放送された映像では、ドライミニさんは頭と髪をベールで包んで、アル・バグダディとの間に生まれた6歳ほどの娘に付き添っている。娘はフード付きのピンクのプルオーバーを着ている。ドライミンさんは、元の夫の行動については何も知らないと語っており、「わたしたちは、夫がまだアルバクダディと名乗っていた7年前に離婚しました」と語っている。彼女はパスポートが入手できるまでベイルートにとどまり、それからトルコに行くと語っている。

 

 

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Il Libano libera ex moglie e figlia del Califfo

Scambio di prigionieri con 16 soldati e poliziotti da parte di miliziani jihadisti
ANSA

Saja al-Dulaimi, ex moglie del Califfo dellIsis

 

Gli ostaggi rilasciati, tuttavia, non erano nelle mani dello Stato islamico bensì del Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaeda, che li aveva catturati durante un’offensiva condotta nel nord-est del Libano dalla vicina Siria nell’agosto del 2014. All’operazione aveva partecipato anche l’Isis, che ha in mano altri 9 prigionieri libanesi. Altri quattro sono stati uccisi. 

 

Non è stato reso noto quanti islamisti siano stati rilasciati dalle carceri libanesi. La televisione iraniana in arabo Mayadin, che trasmette da Beirut, ha parlato di 8 uomini, 9 donne e 6 bambini. Tra le donne, Saja al Dulaimi, che per pochi mesi, sette anni fa, fu la moglie di Al Baghdadi, e una figlia del “Califfo”. La donna era stata arrestata nel dicembre del 2014 mentre cercava di entrare dalla Siria in Libano con documenti falsi e le autorità di Beirut l’hanno accusata di sostegno a gruppi jihadisti. 

 

ANSA

 

Le immagini della televisione panaraba Al Jazeera hanno mostrato Saja al Dulaimi, con la testa e il volto coperti dal velo islamico, con accanto la figlia sua e di Al Baghdadi, di circa 6 anni, vestita con una giacca a vento rossa con cappuccio, che è stata presa in braccio da un miliziano con il volto coperto. La donna ha detto di non aver nulla a che fare con le attività dell’ex marito. «Abbiamo divorziato sette anni fa, quando non si chiamava ancora Al Baghdadi», ha detto. Il vero nome del “Califfo”, infatti, è Ibrahim al Badri. Saja al Dulaimi ha aggiunto che rimarrà a Beirut fino a quando otterrà il rilascio del passaporto, per trasferirsi poi in Turchia. 

 

Lo scambio è avvenuto ad Arsal, nell’Alta Valle della Bekaa, dopo lunghe trattative in cui ha fatto da mediatore anche il Qatar, Paese accusato da più parti di finanziare i gruppi jihadisti in Siria. Il primo ministro libanese Tammam Salam, in una cerimonia a Beirut per accogliere il ritorno degli ostaggi, ha ringraziato pubblicamente le autorità di Doha, con a fianco l’ambasciatore del Qatar. Lo stesso Paese del Golfo, insieme all’Iran, schierato sul fronte opposto, hanno mediato nelle trattative che sempre oggi hanno portato all’evacuazione di ribelli siriani assediati da un anno e mezzo a Waar, un sobborgo di Homs.  

30日に始まったパリのCOP21の舞台裏でつづくロシアとトルコの対立

 

  11月30日にはパリで国連の気候変動会議が開催されたが、舞台裏で問題となっていたのはシリア内戦とロシアとトルコの対立である。プーチン大統領はフランスの首都パリを選んで、トルコのエルドアン大統領を世界の大国の首脳の前で非難した。「わが国の戦闘機を撃墜したのは、イスラム国との石油取引を隠蔽するためである」という。トルコのエルドアン大統領には、NATOの正式な後援が与えられているが、「シリア危機のための政治的な解決策を進める」必要性についてのプーチン大統領オバマ大統領の内密の取決めのために、窮地に追い込まれたように感じているようである。

 

■ロシアとトルコの間の緊張関係
 プーチン大統領のこうした非難は、30日の会議の日程が終わろうとする頃に行われた。トルコは相変わらず、シリアとトルコの国境で起きた戦闘機の撃墜事件について謝罪しようとはせず、ロシアにたいしてトルコのダウトオール首相に、経済制裁を撤回するように要請させた。これにはロシアのメドヴェージェフ首相が答えた。「われわれの対応とその後に必要とされた行動は、わが国の国民の安全を保障するためものであり、トルコの攻撃的なふるまいに応じたものである。今回の特別な措置は、経済的な関係に大きな影響を及ぼすものとなろう」。さらに同首相は、ロシアの制裁は、トルコに大きな影響が発生し、ロシアには「ごくわずかしか影響しない」ように決定されたとつけ加えている。
 メドヴェージェフ首相によると、トルコにたいして決定された制限措置は、必要に応じて追加することができるという。同時にユーラシア経済同盟に参加している同盟諸国(ベラルーシカザフスタンアルメニア)にたいして、ロシアと協力して行動することを要請したことを明らかにした。トルコが第三国を通じて輸出することで、ロシアの制裁を迂回することを防ぐためだという。

 

■ギリシアも参戦
 ギリシアもまたロシアとトルコの対立に参戦してきた。ギリシアのアレクシス・ティプラス首相は、4回のツイッターでトルコの首相を攻撃したのである。「ダウトオール首相に。幸いなことにギリシアのパイロットたちは、貴国のパイロットたちのように興奮してロシアに立ち向かわなかった」。こうした挑発は、この地域の緊張をさらに高める危険性がある。

 

■戦地のフランス
 一方でトルコとフランスは29日に軍事協定を締結しており、フランスの戦闘機がシリアのイスラム国を攻撃するためにトルコの領空を通過することが認められることになった。これを報道したのはトルコの日刊紙の「サバ」で、同紙によると、トルコのインジルリク基地も緊急の場合には利用できることが定められている。
 さらにフランスとトルコの協定では、イスラム国を攻撃するためにフランスが地中海東部から呼び寄せた空母シャルル・ドゴールが、トルコ南部のメルシン州のタスクの港で、兵站面での支援を受けられることが定められている。

 

オバマ大統領とプーチン大統領の会談
 話題となっている別のテーマはシリアのアサド大統領の将来である。この問題はオバマ大統領とプーチン大統領の非公開な会談で話し合われた。ロシア政府によると、シリア問題の「政治的な解決を前進させる」ことがテーマだったという。アメリカ合衆国政府は「アサド大統領は権力を放棄しなければならない」と強調した。ロシアのペスコフ大統領補佐官によると、オバマ大統領は、トルコとシリアの国境近くでロシアのSu-24戦闘機が撃墜されたことについて、残念なことだと述べたという。

 

■イギリスでは
 30日の夕方にイギリスのキャメロン首相は、イギリス議会が2日に、シリアでイスラム国に空襲を実行するかどうかという問題について「審議し、裁決する」と発表した。日中には労働党のジェレミー・コービン党首が、今後の方針を党員たちと協議した。労働党によると、この問題については議員は「良心にしたがって」投票することになるという。

Putin: la Turchia ha abbattuto il jet per coprire i suoi traffici con l’Isis

Continua lo scontro tra Ankara e Mosca. Obama incontra il presidente russo: Assad lasci

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AP

Vladimir Putin e Barack Obama si incontrano a margine della conferenza internazionale sul clima a Parigi

 
 
 

A Parigi si parla di clima, ma dietro le quinte sono ancora la Siria e la tensione tra Ankara e Mosca a tenere banco. Vladimir Putin sceglie la capitale francese per accusare Recep Tayyp Erdogan di fronte ai grandi del mondo: «Ha fatto abbattere il nostro aereo per difendere i propri traffici petroliferi con l’Isis». Al presidente turco resta il sostegno formale della Nato, e la sensazione di essere messo all’angolo da una timida intesa tra il capo del Cremlino e Barack Obama sulla necessità di un «avanzamento di una soluzione politica» alla crisi siriana. 

 

TENSIONE ANKARA-MOSCA  

L’accusa del capo del Cremlino arriva al termine di una giornata in cui Ankara non ha voluto scusarsi per quanto accaduto al confine tra Turchia e Siria e ha anzi chiesto a Mosca, con il premier Ahmet Davutoglu, di ritirare le sanzioni seguite all’incidente. Gli ha risposto da Mosca Dmitri Medvedev: «La nostra risposta e le azioni necessarie che abbiamo preso sono volte a garantire la sicurezza alla nostra gente e una reazione al comportamento aggressivo della Turchia. Le misure speciali toccheranno una gran parte delle relazioni economiche», ha riconosciuto il premier, assicurando che il governo sta facendo in modo che le conseguenze maggiori siano sentite dalla parte turca e «tocchino solo in modo minimo» gli interessi economici russi. A detta di Medvedev, la lista delle misure restrittive contro Ankara può essere estesa ulteriormente qualora fosse necessario. Allo stesso tempo, il premier russo ha incaricato il governo di contattare i paesi partner dell’Unione economica eurasiatica perché collaborino con la Russia per evitare che si aggirino le limitazioni al trasporto e all’import dalla Turchia con particolari triangolazioni. 

 

REPORTAGE Quirico: “Io per le strade di Damasco 2 anni dopo il rapimento”  

 

ANCHE TSIPRAS CONTRO LA TURCHIA  

E anche la Grecia ha preso posizione nello scontro russo-turco. Il premier ellenico, Alexis Tsipras, ha attaccato con quattro tweet il suo omologo turco. «Al primo ministro Davutoglu: fortunatamente i nostri piloti non sono agitati come i tuoi contro i russi». Una provocazione che rischia di aumentare ancora la tensione nell’area.  

 

IL CASO L’intelligence francese: “Salah è tornato in Siria”  

 

LA FRANCIA IN CAMPO  

Turchia e Francia, intanto, hanno concluso domenica un accordo militare che autorizza i jet di Parigi a sorvolare lo spazio aereo di Ankara per i raid aerei contro l’Isis in Siria. Lo riporta il quotidiano turco Sabah, secondo cui è previsto anche l’uso della base turca di Incirlik in casi di emergenza. L’accordo tra Ankara e Parigi prevede inoltre che la portaerei Charles de Gaulle, inviata dalla Francia nel Mediterraneo orientale per i raid contro il Califfato, possa ricevere supporto logistico dal porto di Tasucu, nella provincia meridionale turca di Mersin.  

 

OBAMA A PUTIN: ASSAD LASCI  

L’altro tema sul tavolo è il futuro di Assad in Siria. Di questo hanno parlato in un incontro a porte chiuse Barack Obama e Vladimir Putin. L’intento è quello di favorire «un avanzamento verso l’avvio della soluzione politica», ha detto il Cremlino. Ma «Assad deve lasciare il potere», ribatte la Casa Bianca. Il presidente Usa, stando al portavoce di Mosca Dmitri Peskov, ha espresso il suo rammarico per l’abbattimento del Su-24 russo al confine turco-siriano.  

 

L’INGHILTERRA E I RADI ANTI-ISIS  

In serata il premier britannico David Cameron ha annunciato che riunirà il parlamento inglese mercoledì per «discutere» e quindi «votare» sui raid aerei da parte della Gran Bretagna in Siria contro l’Isis. In giornata Jeremy Corbyn ha riunito il suo partito laburista per stabilire la linea da seguire in merito. Il partito ha annunciato che ai deputati Labour è stato detto di votare secondo coscienza. 

イスラム国、シリアから撤退した場合にはリビアのシルテを本拠にする計画か


 240 kmの海岸線と2000人の武装した兵士たちのいるシルテに、イスラム国の幹部が海路で到着した。イスラム法廷を設置し、公開での首切りを実行し、パンを無料で配り、「われわれはラッカに劣らない」というスローガンを発表している。イスラム国はリビアのシルテの基地を強化しており、エジプトはイスラム国のアル・バクダディが、シリアの「首都」ラッカを放棄せざるをえなくなった場合には、海をわたって本拠をこのシルテに移すのではないかと懸念している。
 エジプトのシシ大統領は、数日前にヨーロッパの諸国の首脳と電話で会談し、自国の諜報機関が集めてきた情報に基づいて、こうした懸念を表明している。サダム・フセイン時代にイラク軍の大佐をつとめていたアブ・ナビル・アル・アンバリは、「イラクアルカイダ」のリーダーだった人物であるが、この人物がこのほどシルテに到着したというニュースが伝えられたのである。アルバクダディはシルテの基地を強化するために、ファルージャとラマディの戦闘の勇者であるこのベテラン幹部を特別に送り込んできたのである。
 アメリカ国防総省は11月13日に、無人機でこの人物を殺害したと発表していたが、イスラム国はその死を確認しておらず、エジプトは生存の可能性を否定していない。そしてこの人物とともに、同じく海路で、イスラム国の複数の幹部がシルテに到着しているのである。
 イラクに滞在していたイスラム国の幹部グループがシルテにやってくるのに先だって、イスラム国はシルテ湾での戦闘効率を高めており、支配地をアブグレインの町からナウフィリヤの町にまで拡大している。これによってこれまでイスラム国にとって邪魔だったミズラータの諸部族が撤退している。アメリカ国防総省ではイスラム国はさらに東のアジダビヤを征服しようとしていると考えている。ここを征服すれば、シルテの南部の油田から石油を輸出するための戦略的な十字路を支配できるからである。
 エジプトの諜報機関が集めてきた情報によると、イスラム国はシルテでの支配を強化しており、イスラム法による裁判所の設置、「カリフ」が選んだ小学校のカリキュラムの採用、女性のチャドル着用の強制、喫煙と音楽の禁止、祈りの時間の間の商店の閉店などが実行されているという。10月には魔術を行ったとして、少なくとも4件の十字架による処刑と2件の首切りが行われた。

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L’offensiva su Raqqa rischia di “trasferire” il Califfato in Libia

Sbarcato a Sirte un gruppo di colonnelli fedelissimi di al-Baghdadi
 

I miliziani dellIsis in corteo alle porte della città di Sirte in Libia

 
Duecentoquaranta km di costa, oltre duemila uomini armati, i colonnelli del Califfo arrivati via mare, tribunali islamici, decapitazioni pubbliche, pane gratis e lo slogan «non saremo meno di Raqqa»: lo Stato Islamico rafforza il controllo di Sirte, in Libia, facendo temere all’Egitto che Abu Bakr al-Baghdadi abbia deciso di trasferire qui il proprio quartier generale se dovesse trovarsi obbligato a lasciare la propria «capitale» in Siria. 
 
L’allarme egiziano

È stato il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ad esprimere questi timori in conversazioni telefoniche con più leader europei avvenute negli ultimi giorni, illustrando gli elementi raccolti dalla propria intelligence. Il campanello d’allarme è stato l’arrivo a Sirte di Abu Nabil al-Anbari, l’ex colonnello delle forze irachene di Saddam Hussein divenuto uno dei leader di «Al Qaeda in Iraq», veterano delle battaglia di Falluja e Ramadi contro gli americani, a cui il Califfo ha affidato il potenziamento dell’enclave di Sirte. Il Pentagono assicura di averlo ucciso con un blitz dei droni lo scorso 13 novembre ma Isis non ne ha confermato la morte, Il Cairo non esclude che sia ancora in circolazione e comunque assieme a lui sono arrivati - sempre via nave - altri colonnelli di Isis.  

L’insediamento a Sirte di questo gruppo di iracheni ha coinciso con una maggiore efficacia delle unità di Isis nel Golfo della Sirte, riuscendo a estendere il controllo dalla città di Abugrein a quella di Nawfaliya con il conseguente ritiro delle tribù di Misurata che finora avevano ostacolato i jihadisti, fino a tentare di cacciarli da Sirte. Il Pentagono ritiene che Isis abbia come obiettivo Ajdabiya, più a Est, per controllare un crocevia strategico per l’export di petrolio dai pozzi a Sud della città.  

 

Le informazioni raccolte dagli egiziani descrivono inoltre un consolidamento di Isis dentro Sirte con tribunali islamici, curriculum scolastici scelti dal Califfato, pattugliamenti religiosi, distribuzione del cibo, imposizione del chador alle donne, del divieto del fumo e della musica come dell’obbligo di chiudere i negozi durante le preghiere. Vi sarebbero state almeno quattro crocefissioni e due decapitazioni - in ottobre - di uomini accusati di stregoneria. Senza contare l’insediamento di un Emiro, espressione del Califfo, e di un Wali, amministratore di origine saudita.  

 

«La determinazione con cui Isis controlla Sirte ricorda quanto fatto a Tikrit in Iraq - spiega Aymenn Jawad Al-Tamimi, l’arabista dell’Università di Oxford che segue da vicino il Califfato - perché impossessandosi delle ex aree natali dei dittatori, Gheddafi come Saddam, punta a legittimarsi come erede naturale nell’esercizio del potere». Da Tikrit i jihadisti hanno dovuto fuggire in maggio a causa di un’offensiva irachena sostenuta dai raid Usa e poiché ora la pressione della coalizione occidentale si concentra su Raqqa si apre lo scenario di un possibile trasferimento della sede del Califfato a Sirte.  

 
L’intelligence americana

Patrick Prior, capo analista del contro-terrorismo della «Defense Intelligence Agency» americana, spiega al «New York Times» che «le cellule di Isis in Libia sono quelle che ci preoccupano di più perché sono il loro hub nel Nord Africa». «Isis vuole insediarsi a Sirte - aggiunge Ismail Shukry, capo dell’intelligence libica al “Wall Street Journal” - perché l’intento è attaccare Roma». Washington e Londra hanno inviato truppe speciali per raccogliere informazioni e selezionare obiettivi, preparandosi a una possibile campagna aerea, assieme ad Egitto ed Emirati. D’altra parte nella Storia dell’Islam a cui al-Baghdadi fa riferimento il trasferimento del Califfato è già avvenuto in passato: basta guardare la carta geografica delle operazioni di Isis per accorgersi del cambiamento di equilibrio i atto.  

 

Nel teatro siriano-iracheno gli ultimi successi risalgono alla primavera con la cattura di Ramadi e Palmira, mentre di recente hanno perso Tal Abyad e Sinjar, a fronte di rafforzamento in Egitto, soprattutto nel Sinai, a Sirte e nel triangolo a Sud della Tunisia. È proprio il timore della genesi di un Califfato maghrebino che ha spinto la Tunisia a reagire all’attacco al bus di guardie presidenziali ordinando la chiusura delle frontiere con la Libia per 15 giorni. Sono tutte carte che Al-Sisi ha giocato, in privato, con i leader europei per far percepire alla Nato la necessità di procedere contro Isis considerando il rischio che una massiccia offensiva su Raqqa anziché sconfiggere il Califfato si limiti a causarne il trasloco. 

パリ、COP21を前にデモ隊と警察が激しく衝突。オランド大統領は「スキャンダル」と非難

  パリでは11月30日から国連気候変動枠組み条約第21回締約国会議(COP21)が開催されるが、厳しい警備が敷かれた会場のル・ブルジェ地区には、アメリカ合衆国オバマ大統領からロシアのプーチン大統領にいたるまで、世界の主要な諸国の指導者が集まることになる。
 テロが行われたサッカー場のシュタード・ド・フランスとサンドニに近いこのル・ブルジェ地区には、環境問題を訴えるために多数のデモ参加者が集まった。警察では高速道路を閉鎖し、パリに6,300名の兵士と警察官を呼び集め、全国で15,600名の兵士と警察官を警備にあたらせた。
 この警備にデモ隊は激しく攻撃し、警察官は催涙ガスなどを使って対処した。208名が身元確認のために手錠をかけられて拘束され、そのうち174名は逮捕された。オランド大統領は、「テロと環境保護主義にはいかなる関係もない」と指摘し、こうした行為はテロの犠牲者にも、国連の気候変動会議にも、「その両方にとってスキャンダルである」と非難した。

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Scontri al corteo non autorizzato a Parigi. Hollande: “I fatti di oggi sono scandalosi”

Tensioni per l’inizio della conferenza sul clima. Cariche della polizia, 208 fermi
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I manifestanti fronteggiano le forze di polizia

 

Cielo plumbeo, nervi a fior di pelle. E massima tensione tra l’allarme terrorismo e il pugno duro contro le manifestazioni, con oltre 200 fermi, scontri e vandalismi al memoriale delle vittime degli attentati nella centralissima place de la République

È la Parigi che ha dato il via alla XXI Conferenza Onu sul clima, dove domani, nella zona superblindata di Le Bourget, sono attesi tutti i principali leader mondiali, da Obama a Putin passando per il premier Matteo Renzi. Immediato lo sdegno di Hollande che dal delicato vertice Ue-Turchia a Bruxelles sui migranti ha bollato l’accaduto come «scandaloso». 

  

A niente è valsa per compensare l’annullata manifestazione a favore del clima la distesa simbolica di scarpe, tra cui quelle di Papa Francesco, e nemmeno le migliaia di mani che si sono strette pacificamente in una catena di solidarietà da République a Nation. Una frangia di gruppi estremisti di sinistra, vestiti di nero e col capo coperto, ha volutamente attaccato le forze dell’ordine facendo salire la tensione alle stelle. 

 

La mattinata era cominciata senza sole ma con moltissime persone che avevano aderito all’appello di Avaaz - l’organizzazione che aveva lanciato l’idea della marcia per salvare il clima poi annullata dopo l’instaurazione dello stato di emergenza - a portare un paio di scarpe in Place de la République, il luogo da cui sarebbe dovuto partire il corteo. In mezzo al `prato´ colorato di centinaia di scarpine da bimbi, sandali, tacchi a spillo e scarpe da ginnastica, anche quelle mandate da papa Francesco, dell’attrice francese Marion Cotillard e della stilista Vivienne Westwood. Poi tra 5 e 10mila persone si sono prese per mano in una lunga catena lungo il percorso virtuale della manifestazione, sino a Nation. Con una sola interruzione: davanti al Bataclan, in memoria delle 90 vittime cadute sotto i colpi della follia terroristica dellIsis, e dove anche il premier canadese Justin Trudeau e il presidente cileno Michelle Bachelet sono voluti passare a rendere omaggio. 

 

 
 

Poi la deriva violenta: alcuni gruppuscoli, riuniti dietro la sigla «Anticop21», al grido di «stato d’emergenza, stato di polizia, non ci toglierete il diritto di manifestare», a volto coperto hanno cominciato a scontrarsi con le forze dell’ordine. Lanci di oggetti, ma soprattutto delle candele, dei vasi di fiori e degli altri oggetti del memoriale spontaneo lasciati ai piedi della statua della Marianna al centro della piazza. E persino le scarpe della marcia `mancata´. 

 

 
 

L’indignazione dei parigini è scattata subito e molti dei presenti hanno cercato di rimettere ordine, mentre sui social network si è scatenata la condanna per il gesto profanatore. Ma, soprattutto, non si è fatta attendere la reazione delle forze dell’ordine, intervenute con lacrimogeni e cariche: 208 persone sono state ammanettate per identificarle, di cui 174 fermate trattenute in stato di fermo. 

«Elementi di disturbo che nulla hanno a che fare con gli ambientalisti», ha detto Hollande, che ha definito l’accaduto «doppiamente scandaloso», sia nei confronti delle vittime degli attentati che della Conferenza sul clima. 

 

Clima pesante insomma già ancor prima di iniziare: mantenuto a tutti i costi dal governo francese nonostante gli attentati, l’evento è stato `sigillato´ nell’area di Le Bourget, ad appena un paio di fermate dallo Stade de France e Saint-Denis, teatro d’azione e covo dei terroristi. Autostrade e tangenziali chiuse, invito ai parigini a restare a casa, 6.300 tra militari e poliziotti mobilitati intorno all’area e 15.600 in tutta l’Ile-de-France, più un centinaio di caschi blu e 300 agenti di sicurezza solo nella `zona blu´ dei negoziati del sito della Conferenza. Oltre agli agenti di sicurezza dei 150 leader che saranno presenti domani. È stato già oggi, e sarà anche domani, un minuto di silenzio per i 130 morti degli attentati ad avviare i lavori 

ロシア、シリアの北西部のイドリブ州の町の市場を爆撃

  シリアの北西部のイドリブ州の町の市場で、早朝に大勢の人々が内戦の最中で生き延びるために必要な品物を買いあつめているところに、ロシアのジェット機から攻撃が加えられた。悪名高い「クラスター爆弾」も使われたようである。それによって子供たちを含めて数十名の市民が死亡し、さらに多数の人々が負傷した。
 シリア人権監視団では、この虐殺はロシアの戦闘機によるものだと主張している。シリア人権監視団のラミ・アブデルラーマン代表は、アルジャジーラに出演して、死者の数は60名に達すると語っている。

 

Bombe russe su un mercato, strage in Siria

Tragedia nelle provincia di Idlib: decine di civili morti, fra cui donne e bambini
AP

Il fermo immagine di un video girato dopo la strage

 
 
Un mercato nel nord-ovest della Siria, in provincia di Idlib, affollato di prima mattina di famiglie in cerca dell’essenziale per continuare a vivere in piena guerra, è stato centrato in un attacco aereo dei russi, che per l’occasione avrebbero usato anche le famigerate «bombe a grappolo». Bilancio: decine di civili morti, fra cui anche diversi bambini, e decine di feriti. 

 

REUTERS

 

A denunciarlo l’Osservatorio siriano dei diritti umani (Ondus) e i Comitati di coordinamento locale (Lcc) - gli attivisti anti-Assad - che attribuiscono il massacro agli aerei di Mosca. E se l’Ondus ufficialmente parla di «almeno 18 morti» nel bazar di Ariha la tv filo-opposizione Orient afferma che i morti accertati sono 44, una settantina di feriti: cifre confermate anche da Ariha Today, un bollettino di notizie su Facebook. Il direttore dell’Ondus, Rami Abdulrahman, parlando con al Jazeera indica addirittura la cifra di 60 morti. Il canale locale Ariha al-Youm afferma che nel bombardamento sono state usate «bombe a grappolo». Tre gli edifici distrutti. 

 

REUTERS

 

Un video postato online, le cui circostanze sono difficili da verificare, mostra diversi feriti insanguinati che vengono curati sul pavimento di un corridoio d’ospedale. L’Lcc parla anche di un attacco contro l’ospedale di Idlib e l’Ondus di vari raid nel resto della provincia e della distruzione di un ufficio del Turkistan Islamic Party, un gruppo di mujaheddin provenienti prevalentemente dagli stati ex sovietici dell’Asia centrale, e un centro umanitario dell’organizzazione ultraconservatrice islamica Ahrar al-Sham nella cittadina di Saraqib. Ma il pesante bilancio di sangue del mercato, se confermato, farebbero del raid su Ariha - roccaforte dell’alleanza di ribelli “Esercito della Conquista”, controllata dai qaedisti del Fronte al-Nusra - la più grave strage di civili compiuta dai cacciabombardieri russi da quando, quasi due mesi fa, iniziò la campagna di raid di Mosca sulla Siria, il cui bilancio ufficioso - fornito dalle organizzazioni d’opposizione siriane - registra fra i 400 e i 500 civili morti. 

 

REUTERS

 

Si tratta di contestazioni che Mosca, accusata dall’Occidente di colpire in primis i nemici dell’alleato Bashar al Assad, e quindi anche i ribelli che combattono l’Isis - respinge nel merito: solo tre giorni fa il Cremlino aveva definito «montature» i rapporti di alcune ong, tra cui Human Rights Watch, secondo cui i raid aerei russi in Siria potrebbero aver colpito infrastrutture civili mietendo vittime innocenti. 

イスラエル、EU組織との外交関係を停止

 イスラエルはこのほど、EUの諸組織との外交関係を停止することを発表した。これはEUがヨルダン川西岸ゴラン高原に入植したユダヤ人の製造した製品に、そのことを明示するラベルをつけることを決定したことに対処したものである。この外交関係の停止の意図は、すでに11月11日に発表されていたが、ネタニヤフ首相がそれを実行に移したのである。ただしイスラエルは「ドイツ、フランス、イギリスなどのヨーロッパの所有国との外交関係は維持する」という。関係が断絶されたのは、EUの「諸組織」との間である。
 この決定によって影響を受けるのは、主として人権団体、国際組織、多国籍企業などである。イスラエルパレスチナの和平交渉が中断されている現在の状態では、これが実際にどのような影響を及ぼすことになるかは、これから明らかになろう。

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Israele sospende relazioni diplomatiche con l’Ue

Il pugno duro a tre settimane dalla decisione di Bruxelles di dare avvio alle etichettature dei prodotti israeliani degli insediamenti ebraici in Cisgiordania
 
 
 

Sospensione dei contatti diplomatici con le istituzioni Ue e riesame del loro coinvolgimento per quanto riguarda il processo di pace con i palestinesi. Il pugno duro del premier israeliano Benyamin Netanyahu con l’Europa è arrivato - in una Gerusalemme colpita oggi da due nuovi attentati palestinesi - a quasi tre settimane dalla decisione di Bruxelles di dare avvio alle etichettature dei prodotti israeliani degli insediamenti ebraici in Cisgiordania e sulle Alture del Golan

Sempre oggi, il ministero dell’istruzione israeliano ha vivamente sconsigliato le gite delle scolaresche in Europa, per il timore di nuovi attentati. Eccezion fatta per la Polonia, dove continueranno i viaggi degli studenti ai lager dove si consumò lo sterminio degli ebrei. 

 

La mossa di Netanyahu era stata già annunciata lo scorso 11 novembre e comunicata in un colloquio burrascoso al ministero degli esteri al rappresentante europeo Lars Faaborg Andersen che in quella occasione difese la scelta dell’etichettatura definendola «tecnica e non politica». Ora è però la reazione è stata formalizzata dal premier che ha anche l’interim degli ministero degli esteri alla vigilia della sua partecipazione al vertice sul clima previsto a Parigi. E sarà proprio il ministero, secondo l’ordine dato da Netanyahu, a dover «rivedere» la cooperazione in corso con la Ue. Fermo restando che in base alla decisione di oggi - ha spiegato il portavoce del ministero Emmanuel Nahshon - Israele continua a mantenere «contatti diplomatici con i singoli Paesi europei come Germania, Francia e Gran Bretagna», ma non «con le istituzioni europee».  

 

A sembrar coinvolti - secondo i media - sono principalmente i rapporti nel campo dei diritti umani, delle organizzazioni internazionali e il congelamento di un incontro su progetti di sviluppo dell’Area C della Cisgiordania, quella sotto controllo amministrativo e militare israeliano. Ma non sono pochi i commentatori a domandare quale effetto possa avere la decisione di oggi, vista la mancanza allo stato attuale di una qualsiasi trattativa di pace tra le parti. E Dan Margalit, giornalista del filogovernativo «Israel Ha Yom» ha sostenuto che con la decisione di oggi Israele sembra «aver perso la bussola». Del resto, da mesi, a parlare è rimasta solo la cronaca e oggi Gerusalemme, con due attacchi palestinesi in tre ore, è tornata al centro della tensione continua che resta regola quotidiana. Ad essere accoltellati stamattina sono stati un poliziotto e una giovane donna nepalese che lavora in Israele: dei due aggressori palestinesi uno è stato ucciso dalla reazione delle forze di sicurezze e l’altro è stato catturato.  

 

«Il terrorismo - ha detto il premier Benyamin Netanyahu ricordando che oggi sono 68 anni dalla decisione dellOnu di riconoscere Israele e che subito dopo lo stato fu attaccato - è stato con noi per quasi 100 anni e lo abbiamo sconfitto più volte; lo sconfiggeremo anche questa volta». Poi ha sottolineato che il combustibile del terrorismo è l’opposizione «all’esistenza di «Israele come stato nazionale del popolo ebraico» e che a questo si è aggiunto «l’Islam radicale che attualmente colpisce nel mondo: Parigi, Londra, Mali, dove ovviamente non ci sono colonie e territori». Secondo gli analisti, tuttavia difficilmente si potrà sostenere a lungo una situazione come quella attuale anche se fino ad oggi sia i vertici dell’esercito sia quelli dello Shin Bet (la sicurezza interna) e lo stesso Netanyahu hanno respinto gli inviti della destra israeliana a ripetere nei Territori un’operazione militare su larga scala come quella compiuta nel 2002 durante la Seconda Intifada e denominata «Scudo protettivo». 

 

ロシア、トルコへの新たな制裁措置を次々と発表

 シリア国境近くでのトルコによるロシア機の撃墜の後に、ロシアとトルコの外交関係の緊張が高まっている。トルコのエルドアン大統領はロシアのプーチン大統領との会談を要請したが、ロシアは当面はこれを拒んでいる。さらにロシア政府は経済面でもその他の側面でもトルコへの制裁を強めており、トルコにたいする「ビザなし」体制を廃止することを発表した。2016年1月からは、ロシアに入国しようとするトルコ市民は、特別なビザを申請しなければならない。

■「火遊びはやめよう」
 エルドアン大統領は、ロシアとの「関係を危険にさらすつもりはない」ことを強調しており、ロシアにたいして「火遊びをするのをやめよう」と呼び掛けている。トルコ国内では、トルコの諜報機関とイスラム国が結びついていることを明らかにした新聞の編集長が逮捕されたことに抗議するデモが盛り上がっているが、トルコ政府は国際的な反イスラム国同盟の枠組みでのシリアでの空爆をしばらく停止することを発表した。トルコの日刊紙ヒュリエットは、トルコ外務省の匿名の情報筋からの情報として、この決定は新たな事件の発生を防ぐために、ロシアとの合意のもとで下されたものだと報道している。

 

■会談は実現せず
 この空爆の停止は、トルコとロシアの間で対話チャネルがふたたび開かれるまでつづけられる。とくに国境での緊張を高めるような出来事が発生するのを防ぐために両国の軍部の間で維持されていた「ホットライン」が再開されるまではつづけられよう。トルコは11月30日にパリで開催される国連気候変動会議の際に、プーチン大統領エルドアン大統領が会談を開くことを提案した。しかしプーチン大統領はこの申し出を拒否し、トルコがロシアの戦闘機を撃墜し、一人のパイロットがシリアの反体制派に殺害されたことにたいして、エルドアン大統領はまだ謝罪していないと非難している。

 

■ロシアはトルコとの合同軍事作成を中止
 トルコがロシアの戦闘機を撃墜したことへの報復として、ロシアは黒海での合同軍事作戦「黒海海軍合同任務群」(Blackserfor)への参加を無期限で停止することを決定した。これは黒海に面している諸国が相互の信頼関係を強化することを目的として、トルコの提唱で始められた平和維持システムである。タス通信によると、これを発表したのは、ロシア下院の国防委員会のウラジーミル・コモエドフ委員長であるが、同委員長はロシアの黒海艦隊の元司令官でもある。

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Gelo Putin-Erdogan: “Si scusi”. “Gioca col fuoco”. La Russia rimette l’obbligo di visto per i turchi

Ancora alta tensione dopo l’abbattimento del jet russo. Ankara ferma i raid sulla Siria. Il “Sultano” chiede un incontro al leader russo, ma il Cremlino dice no: prima il mea culpa
AP

Proteste a Istanbul contro Vladimir Putin

 
 
 Escalation diplomatica tra Russia e Turchia dopo l’abbattimento del jet russo al confine con la Siria. Erdogan chiede un incontro a Putin, ma il Cremlino per ora dice no. E Mosca prosegue nelle ritorsioni (economiche e non) annunciando la fine del regime “Visa free”: dal primo gennaio 2016 i cittadini turchi che vorranno entrare in Russia avranno bisogno di un visto specifico. 

 

ANKARA: MOSCA NON GIOCHI CON IL FUOCO  

Erdogan ribadisce di «non voler mettere a repentaglio le relazioni» con la Russia, ma invita il Cremlino a «non giocare con il fuoco». E mentre nel Paese monta la protesta per l’arresto del direttore del giornale che svelò i legami tra 007 turchi e Isis, Ankara ha sospeso temporaneamente i suoi voli militari in Siria nell’ambito della Coalizione internazionale anti-Isis. Secondo Hurriyet, il quotidiano che cita fonti anonime della diplomazia di Ankara, la decisione sarebbe stata presa in accordo con la Russia per evitare il rischio di nuovi incidenti.  

 

DIALOGO IN SALITA  

Lo stop potrebbe durare fino a quando Ankara e Mosca non riapriranno i canali di dialogo, tra cui una “hotline” per la trasmissione di comunicazioni militari ritenuta necessaria per la prevenzione di possibili episodi ulteriori di tensione al confine. Ankara ha proposto un incontro tra Putin ed Erdogan a margine della Conferenza Onu sul clima a Parigi il 30 novembre. Ma il presidente russo ha detto no accusando Erdogan di non essersi voluto scusare per l’abbattimento dell’aereo militare costato la vita a uno dei due piloti ucciso dai ribelli siriani. 

 

MOSCA CANCELLA LE ESERCITAZIONI NAVALI NEL MAR NERO  

In risposta all’abbattimento del suo caccia da parte di Ankara, da parte sua Mosca ha sospeso per tempo indefinito la sua partecipazione alle esercitazioni internazionali navali della Marina militare Blackseafor, il sistema di sicurezza creato per rafforzare la fiducia reciproca tra gli Stati affacciati sul Mar Nero. Lo ha annunciato il capo della Commissione difesa della Duma, Vladimir Komoyedov, anche ex comandante della folta del Mar Nero. Lo riporta l’agenzia Tass.  

 

LA RAPPRESAGLIA ECONOMICA DI PUTIN  

La Russia ha annunciato intanto la preparazione di misure economiche contro la Turchia. Mosca rafforzerà i controlli sulle importazioni di generi alimentari turchi e - con una tempistica che lascia pochi dubbi sulle motivazioni politiche - denuncia che il 15% di questi prodotti non è conforme alle sue norme sanitarie. Mosca minaccia anche di bloccare il flusso di turisti russi (che vale 4 miliardi di dollari l’anno) e i voli da e verso la Turchia, ma anche di congelare o addirittura far saltare il progetto per il gasdotto Turkish Stream e quello, da 20 miliardi di dollari, per la centrale nucleare di Akkuiu. L’ulteriore prova del fatto che tra Mosca e Ankara non scorre buon sangue è il trattamento riservato dalle autorità russe ad un gruppo di circa 50 imprenditori turchi, fermati a Krasnodar con l’accusa pretestuosa di aver mentito sul motivo del loro ingresso nel paese.  

ドイツ、シリアに戦闘機トルネードを派遣。イスラム国との戦争の新たな局面

 イスラム国との戦いに新たな局面が訪れた。ドイツは、フランスを支援して、イスラム国との戦闘に「これまでよりも積極的に参加する」と発表したのである。ドイツのCDUの国防担当のヘニング・オッテ議員はしばらく前にベルリンで、「イラク北部での任務をさらに強化する」ことだけでなく、「探索戦闘機トルネードを派遣して、イスラム国との戦争に貢献する」必要があると主張していた。ドイツはイラク北部では2014年9月以来、クルド人の軍事組織のペシュメルガに武器を供給している。第二次世界大戦の後、戦争地域でドイツが直接に軍事活動に参加するのはこれが初めてのことだった。

 ドイツで噂されているところによると、ドイツは6機の戦闘機を派遣するだけでなく、燃料供給用のエアバス、とくに夜間の探索に適した衛星を提供する見込みであり、さらにフランスの空母シャルル・ドゴールとともに活動する対空ミサイルを装備したフリケート艦を派遣するとみられる。

■劇的な変化
 このニュースは、パリでメルケル首相がフランスのオランド大統領と会談した翌日に発表された。その際にメルケル首相は、「新たな取り組みが必要であれば、それをアプリオリに排除することはない」と語っていた。メルケル首相がもっとも親密な同盟国であるフランスの大統領に、マリに兵士を派遣することを約束したことは、新たに確認された。それまでは、ドイツの姿勢は、フランク= ヴァルター・シュタインマイアー外相が発表していたものと変わらず、イタリアと同じように、イスラム国との戦争では一歩退いた態度をとっていたのである。しかしいまではすべてが変わった。さらにイギリスもまた、イスラム国との戦争に軍事的に参加することを決定しているのである。

■マリでの取り組み
 昨日朝、ドイツ政府はアフリカのマリへの出兵を増員することを確認し、イラクイスラーム過激派と戦っているペシュメルガへの援助を増強することを明らかにした。ただしシリア上空はすでに多くの戦闘機で混雑しているだけに、ドイツはシリアに戦闘機を直接に派遣するつもりはないようである。ドイツはこれまでもつねに、アサド大統領のシリアに軍を派遣して内戦に介入するには、国連の決議がないことを指摘してきた。

■シリアでは
 メルケル首相は昨日朝、議会で演説し、シリアでの和平を実現するためにヨーロッパが解決策をみいだすことが重要であることを強調した。ただしロシアの戦闘機が撃墜された後だけに、反イスラム国連合で進められているウィーンでの和平会議が軽視されないように、後援することを強調した。メルケル首相はトルコのダウトオール首相との電話会談で、ロシアとの争いを「エスカレーションさせないようにあらゆる努力をすること」を求めた。パリでの同時テロについては、「テロリストへの最強の反撃は、これまでと同じように生活すること、自由に、自己を失わず、注意深く、しかししっかりとした取り組みをもって』生きることだと強調した。

■難民問題
 難民問題についてはメルケル首相は、「孤立して自足していては、問題の解決にならない」と語っている。入国しようとする難民に制限を加えることはないが、「核心的なパートナー」であるトルコとの協議などによって、人数を減らすための措置はとられるだろうという。40分ほどつづいたこの電話会談の最後に、「われわれは事態をまったく新しい形で考える道を切り開く必要がある」と語った。シェンゲン協定が生き延びることができるかどうかは、難民の割り当てに関して効率的な政策が採用されるかどうかにかかっているという。

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La Germania manderà i Tornado in Siria

Svolta della Merkel nella guerra all’Isis. Non escluso anche l’impegno di una fregata
 
 

Svolta nella guerra in Siria contro l’Isis. La «Germania contribuirà più attivamente di quanto non abbia fatto finora» all’iniziativa militare contro il Califfo, in supporto alla Francia. Il responsabile Difesa della Cdu, Henning Otte, ha annunciato poco fa che Berlino «non soltanto rafforzerà la sia missione nel Nord Iraq», dove la Germania fornisce armi da settembre del 2014 ai peshmerga curdi (dunque garantisce per la prima volta nella storia del dopoguerra direttamente armi offensive in una zona di guerra), ma che «contribuirà, fra l’altro, a combattere Isis con caccia di ricognizione Tornado» da impiegare in Siria. Secondo indiscrezioni la Germania manderà, oltre ai sei caccia, aerei Airbus da rifornimento, satelliti particolarmente adatti alle ricognizioni notturne, soprattutto una fregata dotata di missili antiaerei che affiancherà la portaerei francese Charles De Gaulle.  

 

UN CAMBIO RADICALE  

L’annuncio arriva all’indomani dell’incontro tra Angela Merkel e François Hollande a Parigi, prima del quale la Cancelliera aveva già annunciato che «se ci sarà bisogno di un impegno aggiuntivo, non lo escluderemo a priori». Nel faccia a faccia con l’alleato più stretto, Merkel gli ha confermato la notizia annunciata ieri mattina a Berlino di un contingente rafforzato in Mali. Finora, tuttavia, la linea del governo era stata quella ripetuta nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri Frank Walter Steinmeier. La Germania era rimasta un passo indietro, come l’Italia. Ora cambia tutto. E nel frattempo anche il Regno Unito sta decidendo se partecipare militarmente alla guerra all’Isis  

 

L’IMPEGNO IN MALI  

Ieri mattina Berlino aveva già fatto sapere che avrebbe aumentato i soldati in Africa e il sostegno ai peshmerga curdi che combattono i fondamentalisti islamici in Iraq. Ma aggiungersi a un cielo piuttosto affollato sopra la Siria non sembrava al momento l’ambizione dei tedeschi, che hanno sempre menzionato anche la mancanza di un mandato dellOnu per intervenire militarmente nel Paese di Bashar Assad.  

 

LA POSIZIONE SULLA SIRIA  

Parlando ieri mattina al Bundestag, Merkel ha sottolineato l’importanza della ricerca europea di una soluzione che porti la pace in Siria. Peraltro ha espresso l’auspicio, dopo l’abbattimento dell’aero militare russo, che i colloqui di Vienna per una coalizione anti Isis non siano compromessi. Martedì, durante una telefonata con il premier turco Ahmed Davutoglu, Merkel gli ha chiesto «ogni sforzo per una deescalation» con i russi. Quanto ai fatti di Parigi, ha sottolineato tra gli applausi che «la più forte risposta ai terroristi è continuare a fare le nostre vite come le abbiamo vissute sinora - sicuri di noi stessi e liberi, attenti e impegnati». 

 

LA CRISI DEI PROFUGHI  

Sui profughi, con la voce arrochita dal raffreddore, la Cancelliera ha scandito che «se ci isoliamo e basta non risolverà il problema». Niente limite agli arrivi, ma ci saranno misure per ridurne il numero, anche grazie ai colloqui in corso con la Turchia, «partner chiave». In conclusione del discorso da 40 minuti la cancelliera ha arricchito il suo mantra «ce la faremo» che ripete ormai da settembre, con una subordinata, «ma ci sarà bisogno di sviluppare un modo di pensare estremamente nuovo». E ha avvertito che la sopravvivenza di Schengen è anche legata a una politica efficace sulle quote.  

ロシア、トルコへの経済制裁を本格的に検討


 昨日はロシアとトルコはいわば「休戦」状態にあったが、トルコ軍の戦闘機によってロシア機が撃墜されてから2日がすぎた今日は、ロシアとトルコの外交筋で、活発なやりとりが行われた。プーチン大統領クレムリンでフランスのオランド大統領と会談して、イスラム国と戦い世界的な同盟を強化することについて話し合った本日、ロシアはトルコへの経済制裁を強化する準備をしていることを明らかにした。トルコからの食料品のユニットの検査を厳格化する方針であり、トルコからの輸入食品の15%がロシアの衛生基準を満たしていないと発表した。このタイミングからして、これが政治的な意図に基づくものであることは明らかである。またロシア当局は、ロシアに入国しようとしていた40名のトルコの実業団をクラスノダールで足留めにした。入国の意図が正しく表明されていないというのである。

■経済的な攻勢
 ロシアは、トルコによってジェット機が撃墜された直後にプーチン大統領が口にした「深刻な結果」をどのようにして実現させるかを検討しているようである。メドヴェージェフ首相は、2日以内にロシア政府は「攻撃行為」の報復としてトルコにたいして実行する経済措置を発表すると語っている。ロシアはロシア人観光客のトルコ訪問と、トルコからに観光客のロシア入国の停止を検討しており(これは年間40億ドルに相当する)、ガス・パイプライン「ターキュッシュ・ストリーム」の建設プロジェクトを停止あるいは破棄すること(これは200億ドルのプロジェクトである)、さらにはアックユ原子力発電所プロジェクトも中止あるいは破棄することも検討しているようである。

 さらに金融分野での協力にも制限が加えられ、関税、投資、建設、トルコ人労働者の雇用についても制限が加えられるかもしれない。これはトルコには深刻な経済的な打撃となるだろう。トルコはこれまでウクライナ危機でロシアにたいして実行された西洋の制裁に参加してなかったために、有利な立場に立っていたが、この優位を失う可能性があるのである。ただしこれは同時にロシアにも大きな経済的な打撃となるだろう。ロシアはトルコにとって第二の商業的なパートナーであり、昨年の両国間の通商額は310億ドルに達していたのである。
 一方で、昨日の段階ではロシアのラブロフ外相は、ロシアとトルコの軍事的な衝突はないと語っていたが、プーチン大統領とトルコのエルドアン大統領の「言葉による戦争」が始まっている。「これまでわれわれは、トルコ政府の高官による謝罪の言葉も、損害賠償の申し出も、犯罪者の処罰の言葉も耳にしていない」とプーチン大統領は語っている。プーチン大統領は、ロシア機の撃墜は「テロとの戦いでパートナーだと信じていた国から、背中を刺されるという裏切り行為である」と語っていた。
 これにはすぐにエルドアン大統領が反応した。「謝罪する必要があるのは、わが国ではなく、わが国の領空を侵害した国である」。ただしいくらかは攻撃を控えて、「もしもあの戦闘機がロシアのものだと分かっていれば、トルコはもっと別の反応を示しただろう」。しかしロシアのメドヴェージェフ首相の言葉には反撃した。「わが国がイスラム国から石油を購入していると主張する者は、それを証明しなければならない」。さらにロシアとアサド政権の結びつきを攻撃した。「イスラム国はアサド政権に石油を売っていた。イスラム国の軍事力と財政力の源泉を探すのならば、何よりもアサド体制と、それを支援している国を探すべきだろう」。
 
■軍事攻勢
 一方で軍事攻勢はつづいている。ロシアはアラウィ地方の沿岸に、ミサイル搭載巡洋艦「モスクヴァ」を配備し、ラタキアにはS-400を配備した。これは2007年に開発されたもっとも効率的な対空攻撃システムである。これからはロシアは自国の戦闘機をこのシステムで保護できることになる。これで今後はトルコのF-16戦闘機が脅威となる場合には対処できるだろう。さらにロシア政府の怒りを表現するかのように、シリアのジャベル・トルクマン地方に爆弾の雨を降らせている。シリアの情報筋によると、「ずっと大地が震えつづけている」という。この地方はトルコが支援しているトルクマンの反体制派の根拠である。

■パイロットの証言
 この空爆と並行して、シリアのコマンド部隊が、撃墜されたロシア機の生存していたパイロットのコンタスタンティン・マラフティン氏を救出した。氏の証言によると、「われわれはシリア領空を飛行していた。いかなる警告もうけていない。すぐ側から射撃された」という。「5分間にわたって10回も音声で警告した」いうトルコ側の言い分は嘘だというわけである。

 

Rappresaglia economica russa contro la Turchia: più controlli sui cibi e 40 imprenditori fermati

Mosca denuncia: il 15% dei prodotti di Ankara non è conforme alle sue norme sanitari. Minacciato il blocco dei turisti, a rischio anche il gasdotto Turkish Stream
 
 

Dopo una giornata di relativa tregua, a due giorni dall’abbattimento del jet militare russo da parte di Ankara, torna alto il livello di scontro diplomatico tra Russia e Turchia. Proprio nel giorno in cui Putin incontra Hollande al Cremlino per rafforzare la coalizione globale anti-Isis, la Russia annuncia la preparazione di dure misure economiche contro la Turchia, rafforza i controlli sulle importazioni di generi alimentari turchi e - con una tempistica che lascia pochi dubbi sulle motivazioni politiche - denuncia che il 15% di questi prodotti non è conforme alle sue norme sanitarie. L’ulteriore prova del fatto che tra Mosca e Ankara non scorre buon sangue è il trattamento riservato dalle autorità russe ad un gruppo di circa 40 imprenditori turchi, fermati a Krasnodar con l’accusa pretestuosa di aver mentito sul motivo del loro ingresso nel paese. 

 

L’OFFENSIVA ECONOMICA  

In Russia, insomma, si pensa a come mettere in pratica le «serie conseguenze» ventilate da Putin già poche ore dopo l’abbattimento del jet russo. Il premier Medvedev ha annunciato che entro due giorni il governo proporrà delle misure economiche contro Ankara per «l’atto di aggressione». Mosca minaccia di bloccare il flusso di turisti russi (che vale 4 miliardi di dollari l’anno) e i voli da e verso la Turchia, ma anche di congelare o addirittura far saltare il progetto per il gasdotto Turkish Stream e quello, da 20 miliardi di dollari, per la centrale nucleare di Akkuiu. Le restrizioni potrebbero riguardare anche la cooperazione finanziaria, i dazi doganali, gli investimenti, l’edilizia e l’uso di manodopera turca, con gravi danni economici per Ankara, che rischia così di perdere i vantaggi ottenuti dal non aver aderito alle sanzioni occidentali contro la Russia per la crisi ucraina. Ma probabilmente anche per Mosca, che è il secondo partner commerciale della Turchia con un interscambio commerciale pari a 31 miliardi di dollari l’anno scorso. 

 

MAPPA - CHI COMBATTE IN SIRIA  

CENTIMETRI

L’OFFENSIVA DIPLOMATICA  

Intanto, se un conflitto militare tra Russia e Turchia è stato escluso già ieri dal capo della diplomazia russa, Serghiei Lavrov, tra Vladimir Putin e il presidente turco Erdogan ormai è guerra di parole. «Finora non abbiamo sentito le scuse dal massimo livello politico turco, né tantomeno le proposte di risarcire i danni e di punire i criminali per il reato commesso», ha tuonato Putin riferendosi all’abbattimento del jet russo, definito dal leader del Cremlino «una pugnalata alla schiena a tradimento da chi ritenevamo partner nella lotta al terrorismo». Pronta è arrivata la risposta piccata di Erdogan: «Se c’è una parte che deve scusarsi, non siamo noi» ma «chi ha violato il nostro spazio aereo». Poi però ha tentato di frenare: «La Turchia avrebbe reagito diversamente se avesse saputo che l’aereo era russo». Ma non ha digerito l’accusa del premier Medvedev: «Chi dice che compriamo il petrolio dall’Isis deve provarlo». Affondando poi la stoccata contro Damasco e la Russia: «L’Isis vende il petrolio al regime di Assad. Chi cerca l’origine del potere militare e finanziario dellIsis dovrebbe guardare prima di tutto al regime di Assad e ai Paesi che collaborano con lui», ha affermato, assicurando di aver telefonato a Putin dopo l’abbattimento del Su-24 e criticando il presidente russo per non avergli risposto. 

 

L’OFFENSIVA MILITARE  

Continua, intanto, l’offensiva militare. Il Cremlino ha posizionato l’incrociatore antimissile «Moskva» davanti alla costa alawita e schiera a Latakia gli S-400, ovvero il suo sistema antiaereo più efficiente, entrato in servizio nel 2007: ciò significa creare un ombrello di protezione per i propri jet. Se gli F-16 di Ankara dovessero portare nuove minacce, sarebbero bersagliati da un’antiaerea studiata per evadere i sistemi di difesa Nato. È il diluvio di bombe sul Jabel Turkman a dare il polso della rabbia di Mosca: fonti siriane parlano di «terra tremante per ore» nell’area dove si trovano le basi dei ribelli turcomanni alleati di Ankara. Il portavoce dell’Esercito di liberazione siriano, Jahed Ahmad, parla di «vendetta russa». È la stessa area infatti dove il Sukhoi-24 è caduto.  

 

IL PILOTA SOPRAVVISSUTO: “NESSUN AVVERTIMENTO DAI TURCHI”  

L’attacco dal cielo coincide anche con il blitz dei commando siriani che in 12 ore porta alla liberazione del capitano Konstantin Murakhtin - il pilota sopravvissuto all’abbattimento - che una volta in salvo nella base di Latakia incontra i reporter russi per dare la propria ricostruzione su quanto avvenuto: «Stavamo volando in territorio siriano, non abbiamo ricevuto alcun avvertimento, ci hanno sparato addosso». Come dire: la versione turca sui «dieci avvertimenti audio in cinque minuti» è falsa.  

 
 

 

LA PROTESTA AMERICANA  

E mentre Vladimir Putin lancia l’offensiva militare l’America protesta. L’intento di Mosca è di trasformare l’abbattimento del proprio Sukhoi-24 in un momento di svolta del conflitto in Siria, capace di far venire alla luce le «complicità turche con i terroristi». Ma Obama non ci sta. «La decisione di Mosca di schierare i sistemi di difesa anti missilistica S-400 alla base militare russa a Latakia non fa che complicare la situazione e non favorisce la lotta all’Isis», tuona l’ambasciata Usa in Russia, citata da Interfax, aggiungendo di augurarsi che i missili non siano rivolti contro gli aerei della coalizione a guida Usa.  

メルケル首相、フランスの支援のためにマリに650名の兵士を派遣。オランド大統領はイスラム国対策で不満を表明

  ドイツのメルケル首相はフランスのオランド大統領に、「われわれは後退するようなことはない」と約束したが、オランド大統領は、イスラム国との闘いがしっかりとしたものであり、何よりも効率的なものであるためには、同盟国からさらに強い支援が必要であると主張している。オランド大統領は、共和国広場でメルケル首相と犠牲者を追悼する式典に参列した後に、空港での検査、武器の密売、国境管理、テロリズムの根絶のために、「ヨーロッパ・レベルで行動しよう」と呼びかけた。「フランスでも、ドイツでも、ヨーロッパでも、前線で行動するための措置を取ろう。とくにシリアとイラクイスラム国と闘うために」。
 オランド大統領は現在、「マラソン外交」を展開している。23日にはイギリスのキャメロン首相と会談し、昨日はワシントンでオバマ大統領と会談した。本日オランド大統領は、「オバマ大統領とは、空爆を強化すること、ターゲットについての情報をさらに正確にするための活動を調整することで合意した」と説明している。明日の朝はパリでイタリアのレンツィ首相と会談する予定であり、その日の夕方にはモスクワでプーチン大統領と会談することになっている。この会談は、トルコがロシアの戦闘機を撃墜した直後であるだけに、デリケートなものとなるだろう。
 それだけにメルケル首相が「フランスの兵士の活動の援助となるように」アフリカのマリに650名の兵士を派遣すると申し出たことは、フランスにとってはうれしいことだろう。しかしオランド大統領は「ドイツがシリアとイラクイスラム国と闘うために、さらに強固な取り組みを行うことを望んでいる」と語り、さらに「ドイツが国外での介入については守るべき規則があることは承知している。しかしこうした取り組みを行えば、テロとの闘いできわめて適切なシグナルとなるだろう」とつけ加えた。
 会談の前からオランド大統領は移民問題についてのそれまでの非常に強硬な姿勢をいくらか和らげていた。これまではフランスのヴァレス首相は何度も、移民にたいして国境を閉ざすと声明しており、オランド大統領もこの姿勢に同調していたのである。しかしオランド大統領はメルケル首相には、「避難民とテロリストの結びつき」というテーマを語るのは避けた。大統領は、「テロリストが避難民のうちに紛れ込むことは可能であり、実際にそうしているという証拠もある。しかしドイツが避難民を受け入れることができたことについては、われわれもよく理解している」と語っている。
 これにたいしてメルケル首相は、「われわれは言葉で勝利を収めるわけではない。永続する解決策をみつけなければならない」と語り、今回のテロは「パリだけに向けられたものではなく、生きている人々の世界に、ヨーロッパに向けられたものである」とつけ加えた。「われわれはテロにたいしてもっと強くなろう。フランスとともにあろう。できるかぎりのすべてのことをしよう」とつけ加えた。
 しかし同盟によって問題を解決しようとするオランド大統領の政策は行き詰まっているようであり、オランド大統領の姿勢が国際的な信任を失う危険性も高い。ドイツは譲歩したが、シリアの空爆に直接に参加するとは、一言も語っていないのであり、ドイツ政府は政治的な解決策を優先する姿勢を変えていない。オランド大統領も、メルケル首相の前では難民問題について柔軟な姿勢を示しているが、ヴァレス首相とそれほど違う見解をもっているわけではない。ヴァレス首相は本日の午後、議会で非常な強硬な姿勢を示した。首相は「ヨーロッパはもはやこれほど多数の難民を受けれることはできないと言わねばならない。国境での検査は、ヨーロッパの将来のために不可欠なものである。それでなければ、人々は『統一ヨーロッパなんか真っ平だ』と言い始めるだろう」と強調したのである。

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Merkel manda 650 soldati in Mali

L’appello di Hollande: “Anche Berlino faccia di più contro l’Isis
 
 
 

Una rosa alla Republique e 650 soldati tedeschi in Mali per «alleviare» il compito dei francesi: Angela Merkel rende omaggio alle vittime francesi dei jihadisti, assicura che Francia, Germania e gli altri Paesi europei sapranno essere «più forti del terrore» e impegna i suoi uomini. Ma Francois Hollande la invita a «fare di più» contro l’Isis

 

PARIGI IN PRESSING  

«Non ci tireremo indietro», aveva promesso la cancelliera, e la Germania si è mossa ma Parigi ha bisogno di molto di più da parte degli alleati affinché la coalizione anti-Isis sia credibile e, soprattutto, efficace. « Dobbiamo agire sul piano europeo - ha detto Hollande all’Eliseo al fianco della Merkel dopo la cerimonia dell’omaggio alle vittime a place de la Republique - controllare gli spostamenti aerei, la vendita di armi, le frontiere esterne, sradicare il terrorismo. Dobbiamo prendere provvedimenti in Francia, in Germania, in Europa, agire sulla fonte, le cause e in particolare contro Daesh, in Siria e in Iraq».  

 

LA MARATONA DIPLOMATICA  

Questo il senso della maratona diplomatica di Hollande, che ha visto lunedì il premier britannico David Cameron a Parigi, ieri il presidente Barack Obama a Washington («con lui abbiamo concordato di intensificare i raid, coordinare gli sforzi per avere più informazioni sugli obiettivi», ha detto oggi il capo dell’Eliseo). L’offensiva diplomatica proseguirà domani mattina a Parigi con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, quindi la sera a Mosca da Vladimir Putin, certo l’appuntamento più delicato vista anche l’escalation di tensione con la Turchia dopo l’abbattimento del caccia. Un grazie, quindi, alla cancelliera per lo sforzo annunciato di inviare uomini nel Mali ad «alleviare lo sforzo dei soldati francesi» ma - ha scandito Hollande - «spero che la Germania possa impegnarsi ancora di più contro Daesh in Siria e in Iraq, pur conoscendo - ha aggiunto - le regole che esistono in Germania sugli interventi all’estero. Si tratterebbe di un ottimo segnale nella lotta contro il terrorismo». 

 

L’APERTURA FRANCESE SUI RIFUGIATI  

In cambio, già prima della cena di lavoro, Hollande ha leggermente modificato la posizione molto dura assunta questi giorni nei confronti del tema dei rifugiati, con la Francia che più volte ha parlato di chiusura delle frontiere usando accenti molto decisi con il primo ministro Manuel Valls. «È nostro dovere accoglierli», ha ammesso Hollande davanti ad Angela Merkel, evitando l’insopportabile amalgama rifugiati-terroristi. «È possibile, e ne abbiamo avuto la prova - ha aggiunto - che dei terroristi possano utilizzare il cammino dei rifugiati, ma siamo sensibili, so quello che la Germania è stata capace di fare per accoglierli». «Non si vince con le parole, dobbiamo trovare una soluzione permanente», ha detto la cancelliera, aggiungendo che gli attentati non erano «soltanto contro Parigi ma contro un modo di vita, contro l’Europa». «Saremo più forti del terrore, siamo al fianco della Francia, faremo tutto il possibile». 

 

IL REBUS DELLA COALIZIONE  

Ma Hollande sa che in questa sua ricerca di soluzioni per la coalizione, che sembra finita in un impasse, rischia molto della sua credibilità internazionale. La Germania fa concessioni ma continua a non parlare neppure di un intervento diretto con raid in Siria e la posizione di Berlino resta quella di privilegiare una soluzione politica. E, da stasera, Hollande - più morbido sui rifugiati per andare incontro alla Merkel - è anche un po’ più lontano dal suo premier, Valls, oggi pomeriggio durissimo davanti ai parlamentari: «L’Europa - aveva tuonato il premier - deve dire che non può accogliere così tanti migranti. E il controllo delle frontiere esterne è essenziale per il suo futuro. Altrimenti i popoli diranno “basta con l’Europa!” ».  

 

MAPPA - CHI E COME COMBATTE L’ISIS  

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