UNA FORTE esplosione ha scosso stanotte la parte nord del Cairo. Tre bombe sono esplose nei pressi dei locali della Sicurezza nazionale e di un tribunale nel distretto di Shubra El-Kheima. Su Facebook è apparsa una rivendicazione di un gruppo con il nome di "Black Bloc", al momento in fase di verifica, ma in seguito anche l'Is ha reclamato la paternità dell'attentato: in un comunicato postato su Twitter il gruppo jihadista fa sapere che "dei soldati dello Stato Islamico sono riusciti a entrare con una autovettura nell'edificio nel cuore del Cairo". L'attentato, prosegue l'Isis "è destinato a vendicare i fratelli martiri".
Il bilancio dei feriti nell'attentato continua a salire: un primo bollettino diramato dal ministero degli Interni egiziano riferiva di sei feriti, tutti agenti di polizia, ma poi il conteggio è salito a quota 29, secondo quanto reso noto dal ministero della Sanità. Lo scorso giugno era rimasto ucciso in un attentato il Procuratore generale dell'Egitto.

Le ricostruzioni dei testimoni parlano di un boato molto violento, udito in diversi quartieri della città. La forte esplosione è avvenuta poco prima delle 2 del mattino e secondo la prima ricostruzione del ministero degli Interni egiziano "un uomo ha improvvisamente fermato la sua auto davanti all'edificio della sicurezza nazionale, è saltato fuori ed è fuggito a bordo do una motocicletta che seguiva il veicolo" e poco dopo è avvenuta la deflagrazione. L'effetto è stato devastante tanto da provocare un cratere sulla strada e crepe sullo stesso edificio, secondo quanto scrive l'agenzia Mena. Danneggiati anche molti palazzi residenziali vicini e veicoli parcheggiati nei paraggi. Le strade che portano al luogo dell'esplosione sono state chiuse e il traffico deviato. Sul luogo dell'esplosione le forze di sicurezza hanno rinvenuto un veicolo completamente bruciato. Nell'edificio della sicurezza nazionale erano state installate da qualche giorno delle telecamere di sorveglianza, che potrebbero fornire indizi circa l'identità dei responsabili dell'attacco ha detto il governatore di Qaliobiya, Mohamed Abdel Zaher, intervenuto sul luogo dell'attacco.

Secondo la rivendicazione apparsa sulla pagina Facebook del gruppo rivoluzionario Black Bloc, l'attentato sarebbe stato compiuto con l'obiettivo di ottenere la liberazione di tutti i prigionieri politici "contro i quali non ci sono accuse". L'esplosione avviene a 48 ore dal nuovo giro di vite voluto dal presidente Abdel Fattah al Sisis che ha approvato una legge antiterrorismo che oltre ad inasprire ulteriormente le pene assegna ancora maggori poteri alla polizia.

Egitto: autobomba davanti a edificio sicurezza nazionale


"Grazie a Dio i soldati del Califfato sono riusciti a raggiungere la sede della Sicurezza nazionale nel cuore del Cairo con un'autobomba parcheggiata nei pressi dell'edificio", è invece la rivendicazione dell'Is nel suo comunicato. "Questa operazione - spiegano ancora i miliziani - è la vendetta per i nostri fratelli e tutti i martiri musulmani". E "tutti coloro le cui mani si sono macchiate del sangue in particolare di mujaheddin dovranno attendere il loro turno e...aspettarsi il peggio". In precedenza miliziani basati nel Sinai e affiliati all'Is avevano rivendicato attacchi contro le forze di sicurezza.