時事イタリア語

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シナイ半島に墜落したロシア機の調査が進む。テロか構造的な欠陥か

  シナイ半島で墜落したエアバスの調査が進められているが、ブラックボックスを調査したロシアの専門家は、「航空機は空中分解した」と発表している。「ただし結論を出すにはまだ数ケ月かかる」という。テロによるものか、故障なのか、謎は残る。エアバス社はロシアのすべての航空会社のエアバスの運航を停止した。ルフトハンザ、エア・フランス、エミレーツ航空は「シナイ半島上空を飛行しない」と発表している。
 ロシアの航空会社コガリムアビアのエアバスA321-200が墜落し、224名の全員が死亡した。ロシアの民間航空当局もこれは認めている。テロによる墜落である可能性も排除していないが、その可能性は低いとみられる。
 専門家の多くは、ブラックボックスの調査結果を待ちながら慎重な姿勢を崩していないが、現在のところはエアバスの構造的な欠陥が原因とみている。急激な減圧が発生し、そのために飛行機の高度が突然低下したのではないかという。これに反対しているのはBBCが伝えたイギリスの専門家の意見で、この専門家は機内で爆発が起きたと考えている。またロシアのある専門家は貨物室で爆弾が爆発したか、電気回路でショートが起きて、エンジンが発火したかのどちからだと考えている。
 死体の多くは数キロメートルの範囲に散乱している。そのための飛行中に爆発したか、構造的な欠陥が起きたかのどちらかとみられている。まだ数十人の死体が発見されていない。レスキュー隊は昨日は半径8 kmの範囲で捜索していたが、捜索範囲を半径15 kmに拡大することにしている。「墜落現場から8 km離れた場所で、3歳の子供の死体を発見した」という。

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“L’aereo caduto nel Sinai si è spezzato in volo”. Rottami sparsi su area di 20 chilometri quadrati

Lo dicono gli esperti russi che analizzano le scatole nere: «Ma mesi per conclusioni». Attentato o avaria? Resta il mistero. Sospesi tutti i voli Airbus della compagnia russa. Lufthansa, Air France ed Emirates modificano le rotte: «Non passeremo più sul Sinai»
 
 
 

Si è spaccato in volo l’Airbus A321-200 della compagnia russa Kogalymavia, precipitato nel Sinai uccidendo tutte le 224 persone a bordo. Su questo non hanno dubbi le autorità dell’aviazione civile russa, il che non esclude possa essersi trattato di un attentato, anche se l’ipotesi al momento viene considerata improbabile. 

 

L’IPOTESI CEDIMENTO STRUTTURALE  

La maggior parte degli esperti che, con grande prudenza in attesa dei risultati dell’esame delle due scatole nere, si sono espressi in queste ore, ipotizza un cedimento strutturale dell’Airbus, seguito da una violenta depressurizzazione che avrebbe fatto precipitare improvvisamente l’aereo. Le uniche voci discordanti sono quella di un esperto britannico citato dalla Bbc secondo cui potrebbe invece trattarsi di un’esplosione a bordo, e di un esperto russo, che cita due ipotesi: una bomba nella stiva o un corto circuito che ha provocato un incendio e spento i motori. 

 

FRAMMENTI SPARSI PER 20 CHILOMETRI  

Ai giornalisti russi, Viktor Sorochenko, direttore esecutivo della commissione interstatale dell’aviazione russa, ha detto: «La disintegrazione della fusoliera si è verificata in volo, e i frammenti sono distribuiti su un’area piuttosto ampia, circa 20 chilometri quadrati». Nel frattempo tutti i voli Airbus A321 della Kogalymavia (che dal 2102 opera con il marchio Metrojet), sono stati sospesi: lo ha deciso l’agenzia federale dei trasporti (Rostransnadzor).  

 

CADAVERI SU UN’AREA DI DIVERSI CHILOMETRI  

I corpi sono sparsi su un’area di diversi chilometri. Particolare che potrebbe far pensare a un’esplosione in volo o a un cedimento strutturale (magari dovuto a una repentina perdita di quota in seguito a un’avaria). Mancano ancora all’appello decine di salme. I soccorritori, che ieri cercavano su un’area di 8 km di raggio, hanno deciso di allargare il perimetro dell’area a 15 chilometri. «Abbiamo trovato una bimba di tre anni a 8 chilometri dal luogo dello schianto» del principale troncone della fusoliera, ha raccontato uno di loro.  

 

 
 

 

RIVENDICAZIONE E SMENTITE  

Il velivolo, un Airbus A-321 della piccola compagnia siberiana Kogalymavia, era decollato in mattinata da Sharm el-Sheikh ed era diretto a San Pietroburgo carico di turisti russi di ritorno da una vacanza sulle sponde del Mar Rosso. L’Airbus è precipitato nella zona di Hasana, dove l’esercito egiziano sta combattendo contro l’Isis. I jihadisti hanno rivendicato la tragedia con un comunicato e con un video in cui sostengono di aver abbattuto l’aereo «in risposta alle incursioni dei jet russi che hanno ucciso centinaia di musulmani in terra siriana». Sia le autorità di Mosca sia quelle del Cairo hanno però smentito. Secondo fonti della sicurezza egiziana all’origine del disastro ci sarebbe «un guasto tecnico» e sarebbe quindi da escludere «un atto terroristico». 

 

 
 

 

IL GIALLO DELLA RICHIESTA DI SOCCORSO  

Anche per il ministero dell’Aviazione civile egiziano è impossibile che l’Airbus sia stato abbattuto da un missile perché nel momento in cui è scomparso dai radar viaggiava a quota 9.450 metri: un’altezza troppo elevata per i razzi a spalla di cui si sa che i miliziani del Sinai sono in possesso. In ogni caso, per motivi di sicurezza Lufthansa, Air France ed Emirates hanno deciso di sospendere i loro voli sulla penisola. Una fonte dello scalo di Sharm el-Sheikh denuncia che i piloti lamentavano da alcuni giorni dei problemi di avviamento a uno dei motori dell’aereo, che volava da ormai più di 18 anni. Mentre stando ad un membro dell’ente aeronautico egiziano, poco prima della tragedia il comandante aveva chiesto un atterraggio di emergenza sulla pista più vicina. Quest’ultima notizia è stata però smentita in serata dalle autorità egiziane, che hanno dichiarato di non aver ricevuto alcuna richiesta di soccorso.