フランス、ラッカを絨毯爆撃。テロリストの指名手配も
時系列でのフランス同時多発テロ事件のその後の経過です。フランスはイスラム国の「首都」ラッカに20回の爆撃を行って、決意を示しました。テロリストの三名が特定されました。
Bombardamenti a tappeto su Raqqa. Diffusa la foto del terrorista di Parigi in fuga. Valeria è morta
Abdeslam Salah il terrorista belga ricercato, un agente di polizia nel centro di Parigi
È morta Valeria Solesin, la giovane veneziana di cui non si avevano più notizie dopo la strage del Batclan. E’ una delle vittime della notte di terrore senza precedenti a Parigi che ha causato 129 morti e 352 feriti (di cui 99 gravi). Continuano a ritmo serrato le indagini per raccogliere informazioni sui sei diversi attacchi messi a segno nel cuore della città. La carneficina è stata rivendicata dall’Isis come «l’11 settembre francese». Sono state ritrovate due delle auto usate dagli attentatori, una in un sobborgo della città, fatto che rafforza l’ipotesi che alcuni terroristi siano in fuga. Dopo Omar Ismail Mostefai sono stati identificati altri due kamikaze.
DIRETTA
Ore 23.35 «From Paris with love», «Da Parigi con amore»: questo era scritto sulle bombe che i caccia francesi hanno sganciato questa sera su posizioni dell’Isis a Raqqa, in Siria. Lo scrive su Twitter IDF Elite, un sito vicino alle forze armate di Israele, che posta anche una foto degli ordigni allineati per essere armati sui caccia, e che presentano sull’ogiva la scritta tracciata con un pennarello.
Ore 23.25 Secondo il quotidiano le Figaro la polizia francese ha identificato con certezza tre membri del commando kamikaze. Il primo è Ismael Omar Mostefai, francese di 29 anni, è uno dei tre uomini usciti da una Polo nera per fare irruzione al teatro Bataclan. L’uomo faceva parte di un piccolo gruppo di salafiti sotto osservazione dai servizi francesi nella cittadina di Chartres, dove viveva. Era schedato per integralismo islamico. Sei membri della sua famiglia sono in stato di fermo. Il secondo kamikaze identificato in serata faceva parte del commando che si è fatto esplodere vicino allo Stade de France: Bilal Hadfi (viveva in Belgio e aveva combattuto in Siria con l’Isis). Il terzo è probabilmente il fratello del ricercato Abdeslam Salah, Ibrahim Salah, che si è fatto esplodere nel caffè di boulevard Voltaire. Anche lui di origine belga, ma cittadino francese.
Ore 22.55 Dalla Francia l’avvertimento al Viminale: il ricercato Abdeslam Salah potrebbe fuggire in Italia.
Ore 22.34 La Francia ha sganciato 20 bombe su Raqqa in Siria che hanno distrutto due campi di addestramento dell’Isis: lo afferma un comunicato del ministero della Difesa di Parigi. Nei raid sono stati impiegati 12 aerei, tra i quali 10 caccia da combattimento, partiti simultaneamente dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania. L’operazione - riferisce il comunicato - si è svolta in serata. In città, oltre l’energia elettrica, è stata tagliata anche la fornitura di acqua, rendono noto fonti locali .
Ore 22.32 Sono almeno 10 i raid compiuti in serata contro il polo petrolifero siriano di Dayr az Zor, da mesi nelle mani dell’Isis: lo riferiscono gli attivisti dell’opposizione anti-Assad. Grazie alla conquista della città, nell’est della Siria, l’Isis riesce a garantirsi milioni di dollari di proventi nel traffico illegale di petrolio.
Ore 22.15 Ricostruiti i momenti di panico che avevano investito Parigi, questa sera.
Una fonte della polizia ha spiegato che l’ondata di panico fra place de la Republique e il quartiere del Marais è stata originariamente provocata dallo scoppio della lampadina di un ristorante.Il rumore improvviso ha provocato in un poliziotto presente il riflesso di estrarre l’arma e ciò ha innescato la reazione di panico fra i clienti. La gente nella vicina place de la Republique, raccolta a centinaia per l’omaggio alle vittime del terrorismo, ha cominciato a gridare e fuggire, anche davanti alle telecamere della tv che davano la diretta. La notizia si è propagata a quel punto ancora più velocemente in tutto il quartiere. Giornalisti presenti hanno raccontato che tre ragazzi hanno percorso la vicina rue Saint-Denis gridando che qualcuno aveva sparato, aumentando il panico generale.
Ore 22.12 I raid lanciati dalla Francia su Raqqa hanno colpito «almeno 20 obiettivi» nevralgici nella città. Lo affermano gli attivisti anti-Isis. I raid sono partiti da Arabia Saudita e Giordania. La “capitale” del sedicente Califfato è senza elettricità. Sempre secondo gli attivisti, non ci sarebbero civili feriti o morti.
Ore 22.10 La polizia francese aveva fermato Abdeslam Salah, il terrorista fuggitivo quattro ore dopo gli attentati, ma lo ha rilasciato. Lo rivela la AP, che ha raccolto le dichiarazioni di un ufficiale che ha chiesto di mantenere l’anonimato.
Ore 21.59 La Francia ha colpito il centro di comando dell’Isis a Raqqa, con raid che hanno impegnato 10 jet. Lo annuncia il ministero della Difesa, citato da France 24. Colpito anche il centro di addestramento e un altro per il reclutamento.
Ore 21.56 Gli Eagles of Death Metal hanno ufficialmente cancellato il resto del tour europeo. La band aveva un fitto programma di concerti, questa sera avrebbe dovuto suonare a Bruxelles, e quindi in Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Polonia, Ungheria, Austria, Croazia, Spagna, Portogallo e infine in Italia, dove erano attesi per tre date a dicembre, il 3 al New Age di Roncade (Treviso), il 4 all’Orion di Ciampino e il 5 al Cap10100 di Torino.
Ore 21.50 La Francia conferma, attraverso il ministero della Difesa, il massiccio bombardamento dei suoi jet su Raqqa.
Ore 21.45 Il numero delle vittime resta fermo a 129 e non sale a 132. Il bilancio era sembrato aggravarsi dopo che fonti ospedaliere nel pomeriggio avevano informato del decesso di tre delle persone ferite. Le stesse fonti hanno più tardi specificato che queste tre persone erano già state conteggiate nel bilancio dei morti e che quindi non varia il numero complessivo delle vittime, appunto 129.
Ore 21.35 Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, in diretta su France 2, ha detto di aver avviato i procedimenti per lo «scioglimento» di quelle moschee in cui «certi soggetti fomentano l’odio». «Non ho atteso lo stato d’emergenza per combattere i predicatori d’odio ma lo stato d’emergenza ci deve permettere di agire in modo più rapido»
Ore 21.30 Una vera e propria pioggia di fuoco su Raqqa, la “capitale” dello Stato islamico in Siria: lo riferiscono gli attivisti anti-Isis nella città. «Almeno 30 i raid aerei» nelle ultime ore, «che si sono intensificati in serata». L’energia elettrica è saltata. A Raqqa sono stati addestrati gli attentatori di Parigi.
Ore 21.00 Riapriranno domani dalle 13 i musei e i centri culturali di Parigi, rimasti chiusi dopo gli attacchi terroristici di venerdì scorso. Lo ha annunciato il ministro francese della Cultura, Fleur Pellerin. La riapertura avverrà dopo il minuto di silenzio deciso in tutta la Francia alle 12 di domani. «Il ministro insiste perchè nel tragico momento che sta attraversando la Francia, la cultura sia più che mai un luogo simbolico di scoperta di sé e degli altri, di raccolta e condivisione», si legge nella nota diramata dal ministero. Il parco di Eurodisney riaprirà le attività martedì, dopo tre giorni di lutto nazionale decretato dal governo francese.
Ore 20.10 L’Iraq aveva messo in guardia contro imminenti attentati non solo la Francia ma anche Stati Uniti e Iran. Lo ha rivelato il ministro degli Esteri iracheno Ibrahim al-Jaafari in un’ intervista fatta a Vienna e pubblicata oggi sul proprio sito web: «la minaccia riguardava la Francia in particolare, ma anche tutti i Paesi europei» della coalizione anti-Isis. Un alto funzionario dei servizi segreti francesi ha risposto all’Ap dicendo che «questo genere di comunicazioni avvengono ogni giorno e a tutte le ore».
Ore 20.05 I kamikaze islamici che venerdì si sono fatti esplodere vicino allo Stade de France a Parigi «volevano penetrare nell’impianto, ma non hanno potuto», lo ha detto il ministro dello Sport Thierry Braillard, intervistato da France 2, senza precisare né in che modo i terroristi abbiano cercato di entrare né come e quando siano stati respinti. Per accedere allo Stade de France normalmente occorre passare il biglietto a un lettore ottico che fa scattare il tornello, e sottoporsi poi a una perquisizione sommaria.
Ore 20.04 Secondo le informazioni dei servizi segreti iracheni rivelate all’AP, l’attacco a Parigi è stato preparato a Raqqa, in Siria, dove nei mesi scorsi un gruppo di terroristi erano stati preparati specificatamente per l’operazione nella capitale francese. Sarebbero 24 i jihadisti coinvolti, 19 per gli attacchi terroristici e cinque con compiti logistici. Secondo i servizi segreti iracheni, in Francia è stata attivata «una cellula dormiente» dell’Isis.
Ore 19.50 Gli attentatori di Parigi erano in contatto con alcuni membri dell’Isis in Siria con i quali hanno comunicato prima di sferrare gli attacchi: lo riporta il New York Times citando fonti investigative americane e francesi. Secondo gli esperti sentiti dal Nyt si tratta di una prova evidente di come i vertici dell’Isis abbiano di fatto preparato e coordinato l’attacco, e non solo ispirato. Lo scambio di informazioni sarebbe avvenuto attraverso l’uso di tecnologie che permettono di criptare le comunicazioni.
Ore 19.45 L’Isis ha creato un’unità al proprio interno dedicata esclusivamente alla pianificazione e realizzazione di attentati all’estero, in particolare in Europa occidentale e Stati Uniti. Lo scrive la Abc citando funzionari statunitensi.
Ore 19.33 Il Califfo dell’Isis Al-Baghdadi in persona ha dato l’ordine di colpire i Paesi della coalizione impegnati nei bombardamenti in Iraq e Siria con «bombe, omicidi e presa d’ostaggi». Gli 007 iracheni - apprende l’Ap che ha visionato il documento dei servizi - avevano avvertito i governi occidentali, in particolare la Francia, il giorno prima degli attacchi.
Ore 19.17 Tre delle persone ferite negli attacchi terroristi a Parigi sono morte. Lo comunicano fonti ospedaliere. Il numero delle vittime sale così a 132.
Ore 19.13 Si spengono le luci della Fontana di Trevi, contemporaneamente a quelle del Colosseo come «omaggio silenzioso alle vittime della strage di Parigi». Per l’occasione alla fontana più famosa di Roma sono arrivati il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca in fascia tricolore, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e l’ambasciatrice francese, Catherine Colonna. Per il periodo dell’oscuramento di cinque minuti, alla piazza di Fontana di Trevi, affollata di gente e giornalisti, è stato chiesto il silenzio. Silenzio che poi è stato rotto da un applauso.
Ore 19.07 Il Governo belga ha annunciato che il livello di allerta nel Paese è aumentato da 2 a 3. Si tratta del livello più alto nel caso di grandi eventi o maxi-raduni, come manifestazioni sportive o ufficiali, dove l’esercito può essere dislocato come rinforzo alle forze di polizia. Lo riferisce l’edizione online di Marca. «C’è una minaccia credibile e potenzialmente imminente», ha detto Frederic Cauderlier, portavoce del primo ministro Charles Michel, al termine di una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale belga. Secondo il giornale spagnolo, nel corso della riunione è stato stabilito un possibile legame tra gli attentatori di venerdì sera, a Parigi, e l’amichevole Belgio-Spagna, in programma dopodomani a Bruxelles.
Ore 18.55 Gruppi di persone corrono nelle strade attorno alla Bastiglia, qualcuno ha udito un’esplosione nel quartiere del Marais, nei pressi della rue des Rosiers, il cuore del quartiere ebraico. Lo riferisce l’Ansa. Anche in questo caso si è trattato di un falso allarme.
Ore 18.54 Place de la Republique torna alla normalità. Il traffico ha ripreso a scorrere, le persone ad affollare la piazza. Si è trattato di un falso allarme, causato dall’esplosione di petardi: è evidente come la tensione in città resti altissima.
Ore 18.52 Spari si sarebbero stati sentiti anche in rue de Rivoli, nel centro di Parigi, poco distante dal museo del Louvre e dal municipio. Lo riferisce su Twitter il sito web IDF Elite, vicino alle forze armate israeliane
Ore 18.50 La gente si è rifugiata all’interno dei ristoranti nei pressi della piazza. Il traffico è stato bloccato.
Ore 18.44 Persone in fuga da place de La Republique. Piazza evacuata durante l’omaggio alle vittime, con migliaia di persone presenti. La polizia ha evacuato la piazza, qualcuno ha udito degli spari.
Ore 18.41 Washington e Parigi sono d’accordo sui «passi concreti che le forze militari americane e francesi debbono intraprendere per intensificare la loro azione contro l’Isis»: lo afferma il Pentagono che riporta di una nuova telefonata tra il segretario alla Difesa americano Ash Carter e il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian.
Ore 18.38 La polizia francese sta ricercando Abdeslam Salah e ha diramato una foto dell’uomo su Twitter. Salah, nato il 15 settembre 1989 a Bruxelles, è ritenuto «pericoloso» e potrebbe «implicato negli attentati del 13 novembre».
Ore 18.36 Tre degli attentatori suicidi erano francesi. Lo riferiscono gli inquirenti.
Ore 18.31 Il quotidiano belgradese Blic pubblica oggi a tutta prima pagina, e in «esclusiva mondiale», la foto del passaporto siriano trovato sul luogo dell’attentato allo Stade de France. Il giornale precisa che Ahmad Almohammad, questo il nome che figura sul passaporto, ha 25 anni, essendo nato il 10 settembre 1990. Il 7 ottobre scorso è entrato in Serbia dalla Macedonia al centro di accoglienza di Presevo, dove è stato regolarmente registrato. Sempre secondo Blic, Almohammad ha superato tutti controlli e le verifiche antiterrorismo a cui vengono sottoposti tutti i migranti che entrano in territorio serbo, ed è stato assicurato che al momento di tali controlli l’uomo non era armato. A Presevo ha presentato domanda di asilo, proseguendo poi il suo viaggio verso Croazia e Austria. I servizi francesi, scrive il giornale, dopo le stragi di Parigi, si sono rivolti ai colleghi serbi poiché sanno che i servizi di sicurezza della Serbia sono i più informati sui migranti in viaggio lungo la rotta balcanica.
Ore 18.25 Angela Merkel sarà presente alla partita di calcio amichevole tra Germania e Olanda, che si terrà ad Hannover martedì. L’intento è portare sostegno morale alla squadra tedesca, che il giorno dell’attentato allo Stade de Farnce stava giocando contro i padroni di casa. Allo stadio sarà presente l’intero governo guidato dalla Merkel.
Ore 18.20 Diffusa una foto di Abdeslam Salah, il sospettato in fuga: «E’ pericoloso, non intervenite».
Ore 18.17 Due fratelli francesi, residenti in Belgio, sono coinvolti negli attentati di Parigi: per uno di loro, Abdeslam Salah, la procura di Bruxelles ha emesso un mandato d’arresto internazionale. Il secondo era il kamikaze che si è fatto saltare nel ristorante di boulevard Voltaire. Il terzo, interrogato dalla polizia belga, è stato rilasciato.
Ore 18.15 Il presidente Francois Hollande, secondo informazioni di Le Figaro, vorrebbe che lo stato d’emergenza in Francia fosse prolungato fino a 3 mesi. Un decreto sarà presentato mercoledì in Consiglio dei ministri per poi andare in Parlamento. Soltanto una legge, infatti, può prorogare lo stato di emergenza al di là di 12 giorni.
Ore 18.01 Le forze di sicurezza belghe hanno emesso un mandato d’arresto internazionale contro uno dei tre fratelli sospettati di aver partecipato agli attentati.
Ore 17.56 Presto arriverà un piano per fronteggiare la situazione a Molenbeek, diventata la base per le azioni terroriste. Lo hanno annunciato il premier belga Charles Michel e la commissaria della polizia federale Catherine De Bolle. «C’è un problema gigantesco nonostante le iniziative prese nei mesi passati per la lotta contro la radicalizzazione, serve anche più repressione. Dobbiamo lavorare di più con le autorità locali», ha affermato il premier. La polizia «è di fronte a problemi enormi», ha detto la commissaria. Intanto a Bruxelles sono scattate nel pomeriggio nuove perquisizioni.
Ore 17.53 «Siamo stufi di sentire l’equazione Molenbeek e musulmani uguale terroristi, l’Islam è una religione di pace e chi commette gli attentati non è un vero musulmano, anzi ci vuole distruggere». Sono le voci di molti degli abitanti del quartiere di Bruxelles, considerato la culla del radicalismo, da cui sono partiti alcuni dei terroristi di Parigi e degli altri attentati compiuti tra Francia e Belgio dell’ultimo anno. Nonostante le perquisizioni compiute dalla polizia e i legami con le cellule terroristiche, nessun particolare dispositivo di sicurezza è stato messo in piedi nella zona, e la vita nel quartiere si svolge come nulla fosse.
Ore 17.46 Un nuovo corso sul traffico d’armi è necessario a livello europeo e verrà esaminato prossimamente dai ministri dell’Interno e della Giustizia dell’Ue. Lo ha detto il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve, in una conferenza stampa con il suo omologo belga. Venerdì i ministri dell’Interno e della Giustizia Ue si riuniranno per discutere dell’intensificazione dei controlli alle frontiere ma all’interno del sistema Schengen.
Ore 17.41 Anche Torino domani si ferma in segno di rispetto per le tante vittime dell’attacco di Parigi e per manifestare il proprio impegno contro la barbarie e la violenza del terrorismo fondamentalista. Per iniziativa dell’amministrazione comunale si osserverà, a mezzogiorno, un minuto di silenzio in tutti i luoghi di lavoro, nelle scuole e in ogni spazio della città. Nel pomeriggio si riunirà in seduta straordinaria il Consiglio Comunale per prendere posizione «su questo ennesimo spargimento di sangue innocente che ha sfigurato il volto della Francia e del Mondo».
Ore 17.40 «Ho chiamato i genitori di Valeria Solesin. Troveremo il modo di ricordare Valeria Solesin, magari con una borsa di studio». Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a margine dei lavori del G20. «E’ bene che le polemiche si abbassino di un tono. L’Italia ha sconfitto il terrorismo interno negli anni ’70 e ’80 e sicuramente ha la forza per combattere il terrorismo anche in questa fase. Questo è il momento della determinazione, ma anche della saggezza e del buon senso».
Ore 17.37 Domani, durante il suo discorso a Camera e Senato riuniti, il presidente francese Francois Hollande dovrebbe annunciare misure precise sulla situazione militare e l’impegno in Siria, sulla lotta contro il terrorismo e contro l’Islam radicale, dopo gli attentati di venerdì a Parigi. È quanto filtra dall’Eliseo sui media francesi.
Ore 17.34 Valeria Solesin «è stata uccisa da mano barbara, fomentata dal fanatismo e dall’odio contro la nostra civiltà, i suoi valori di democrazia, di libertà e di convivenza». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato ai genitori della ragazza. «Insieme a tanti Paesi amici risponderemo con intransigenza a questa micidiale sfida di morte e di sopraffazione. Come accadde durante gli anni del terrorismo interno, lo faremo senza mai far venire meno le ragioni del diritto e della giustizia, che fondano la nostra civiltà, ma con determinazione». «Valeria era figlia d’Italia e figlia d’Europa. È stata uccisa, insieme a tanti altri giovani, perché rappresentava il futuro dell’Europa, il nostro futuro».
Ore 17.32 La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte di Valeria Solesin, la giovane che l’altra sera era al Bataclan di Parigi per seguire un concerto rock. Gli accertamenti vertono anche sul ferimento di due cittadini residenti a Senigallia. Gli inquirenti sono in stretto contatto con la Farnesina.
Ore 17.27 Il premier Renzi ha espresso il «cordoglio del governo e di tutti noi alla famiglia di Valeria». «Credo che non ci siano parole - ha aggiunto dal G20 di Antalya - faremo di tutto per ricordare questa giovane ricercatrice. Penseremo con la famiglia un modo, magari una borsa di studio». Lo afferma il premier Matteo Renzi.
Ore 17.18 Un trolley abbandonato nei pressi di un distributore di benzina ha fatto scattare l’allarme bomba oggi pomeriggio a Torino. Ad avviare le procedure di emergenza, che le forze dell’ordine hanno rafforzato in seguito agli attentati di Parigi, alcuni automobilisti, che hanno segnalato la valigia sospetta. Sul posto sono intervenuti gli artificieri dei carabinieri, che l’hanno fatto brillare: il bagaglio era vuoto.
Ore 17.17 Anche la Nato osserverà domani un minuto di silenzio a mezzogiorno al quartier generale di Bruxelles.
Ore 17.10 Risolvere il conflitto in Siria è più che mai un imperativo alla luce degli attacchi di Parigi: questo - secondo quanto riporta la Casa Bianca - è l’impegno di Barack Obama e Vladimir Putin preso nel corso di un faccia a faccia a margine del G20 durato circa 35 minuti.
Ore 16.58 Governo al lavoro per destinare più risorse alla sicurezza. Una trattativa, secondo quanto si apprende, per aumentare i fondi era già in corso e si starebbe ora accelerando dopo i tragici fatti di Parigi. I finanziamenti aggiuntivi dovrebbero arrivare come emendamento alla legge di Stabilità, nel secondo passaggio alla Camera, tra qualche settimana.
Ore 16.55 Tra gli attentatori di Parigi ci sono tre fratelli. Uno di loro sarebbe in fuga, un altro è stato già fermato ed è sotto interrogatorio, non si sa se abbia partecipato o no agli attacchi, un altro è morto negli attentati. Lo ha riferito una fonte delle indagini.
Ore 16.50 «Anche a Parigi abbiamo visto cuori chiusi, e anche il nome di Dio viene usato per chiudere i cuori. Che fare? Parlare chiaro, pregare e servire». Così Papa Francesco ai fedeli della chiesa luterana di Roma, dove si è recato oggi pomeriggio in occasione del V centenario di Martin Lutero. Secondo il Papa «c’è una fantasia dietro i muri umani: diventare come Dio. La Torre di Babele è proprio l’atteggiamento di dire: “noi siamo i potenti, voi fuori”. C’è la superbia del potere nell’atteggiamento proposto nelle prime pagine della Genesi sarete come Dio, per escludere si va in questa linea».
Ore 16.43 Un paio d’ore prima del via del Gp del Brasile di Formula 1, i piloti sono saliti su un camion per sfilare sulla pista di Interlagos e rendere omaggio alle vittime dell’aggressione terroristica di venerdì sera a Parigi: sul camion con a bordo i protagonisti del Mondiale di Formula 1.
Ore 16.33 Gli attentati di Parigi sono un «atto di guerra» che «ha davvero scosso il mondo»: il terrorismo «ha lanciato un’offensiva e non c’è dubbio che c’è stato un salto di qualità». Così il ministro della Difesa Roberta Pinotti a Rai News 24 sottolineando che l’attacco «è organizzato con tecnica militare e dunque dobbiamo affrontarlo con modalità nuove». «L’Europa deve fare un salto di qualità e sui temi della difesa è necessario un passo avanti» che consenta di arrivare a «costruire un esercito europeo».
Ore 16.32 Le autorità greche hanno inviato agli inquirenti di Parigi le impronte digitali del titolare del passaporto trovato accanto a uno dei kamikaze degli attacchi di Parigi. Lo riferisce la stampa di Atene. Il titolare del documento siriano, hanno annunciato ieri le autorità greche, risulta essere un rifugiato transitato dall’isola di Leros il 3 ottobre scorso diretto in Europa.
Ore 16.26 L’italiana ferita nell’attacco al Bataclan, Laura Apolloni, «è stata operata e sta bene», anche se molto scossa. Lo ha detto il console italiano a Parigi, Andrea Cavallari, parlando davanti all’obitorio di Parigi dove è in corso il riconoscimento delle vittime. Apolloni era rimasta ferita da un proiettile alla spalla destra.
Ore 16.23 Due dei terroristi protagonisti della strage di Parigi erano francesi e provenivano dal Belgio. E nello steso paese erano state noleggiate due delle auto servite utilizzate per seminare panico e morte nella capitale francese. Lo ha riferito la procura belga, che sta interrogando almeno sette persone sospettate di coinvolgimento negli attentati.
Ore 16.16 L’amichevole Germania-Olanda, sulla quale nelle ultime ore si erano andati addensando diversi interrogativi dopo l’eccidio di Parigi, si giocherà regolarmente martedì ad Hannover. «Il messaggio che vogliamo mandare deve essere chiaro - ha fatto sapere il reggente della Federcalcio tedesca, Reinhard Rauball -: non ci faremo intimidire dal terrore» e la decisione di giocare «deve essere un segnale di solidarietà alle vittime e all’intero popolo francese».
Ore 16.14 Su tutti i campi della Serie B italiana è stata ricordata la strage di Parigi, anche con un minuto di silenzio
Ore 16.11 «Al momento non ci risultano altre vittime italiane». Lo ha detto il console d’Italia a Parigi Andrea Cavallari davanti all’obitorio in cui è in corso il riconoscimento delle vittime delle stragi, dopo aver confermato la morte di Valeria Solesin, «Ma continuiamo a monitorare».
Ore 16.09 Durante il G20, faccia a faccia tra Barack Obama e Vladimir Putin
Ore 16.05 «Chiedo che al G20 si guardino in faccia e si dicano “chi di noi ha venduto le armi?” Io questo l’ho già detto, e sono stato ridicolizzato, ma questo mettersi alla ricerca di gesti che facciano interposizione, ma non lo si fa andando ad armare altre persone». Così il segretario dei vescovi italiano, Nunzio Galantino, al programma di Lucia Annunziata, su Rai3.
Ore 16.03 La Farnesina conferma la morte di Valeria Solesin negli attacchi di Parigi e ha informato la famiglia alla quale espresso «il più profondo cordoglio per la dolorosa perdita, che tocca tutto il Paese e tutti gli italiani». Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri.
Ore 16.00 Le autorità turche sospettano che un jihadista britannico arrestato la scorsa settimana in Turchia stesse pianificando attacchi a Istanbul simili a quelli avvenuti venerdì a Parigi. Lo hanno riferito fonti della sicurezza. L’uomo sarebbe Aine Lesley Davis, militante arrestato a Istanbul e legato al britannico noto come Jihadi John. L’ipotesi delle autorità turche è che stesse programmando, con un gruppo di complici, un attacco parallelo a quello della capitale francese. Le indagini sono in corso.
Ore 15.58 È stato cancellato il tour in Germania degli Eagles of Death Metal
Ore 15.50 Il premier Matteo Renzi, intervenendo alla prima sessione dei lavori del G20 dedicata al clima, ha sottolineato l’importanza della lotta al cambiamento climatico, ribadendo - secondo quanto si è appreso - il sostegno dell’Italia allo sforzo francese in vista del Cop21 di Parigi.
Ore 14.44 I leader mondiali riuniti al G20 hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime di Parigi. A chiederlo, in apertura della prima sessione di lavoro, è stato il presidente turco Tayyip Recep Erdogan.
Ore 15.42 Valeria Solesin è morta. Lo ha confermato il console italiano Andrea Cavallari davanti all’obitorio a Parigi.
Ore 15.37 Un team investigativo franco-belga è stato istituito per indagare sui legami tra Bruxelles e Parigi in merito agli attacchi del 13 novembre. Lo riferisce un funzionario belga all’Ap, aggiungendo che investigatori francesi sono già arrivati in Belgio per dare la caccia ad altre persone coinvolte negli attentati.
Due dei sette assalitori erano francesi residenti a Bruxelles.
Ore 15.36 Nella casa dei genitori di Valeria, a San Marcuola, in pieno centro storico di Venezia, da questa mattina è un continuo viavai di parenti e amici che vengono a portare conforto al padre Alberto e alla madre Luciana. Una coppia di turisti francesi ha provato a portare le condoglianze alla famiglia Solesin. I due però non sono stati fatti entrare in casa dal servizio di sicurezza messo in atto dalla Digos veneziana davanti alla casa della famiglia a Cannareggio. Gli amici di uno dei fratelli di Valeria che gioca a calcio hanno messo uno striscione con i colori della squadra nel campetto dove oggi il ragazzo avrebbe dovuto giocare con loro. Lo striscione è rigorosamente con i colori nero-verdi della città e un Leone di San Marco stilizzato.
Ore 15.35 Una delegazione di imam delle moschee della regione di Parigi ha reso omaggio oggi pomeriggio alle vittime della strage del Bataclan pregando per alcuni minuti davanti al teatro. Alla presenza di centinaia di parigini che in queste ore affollano il luogo dell’attacco terrorista, gli imam hanno intonato la Marsigliese.
Ore 15.13 Sono stati identificati altri due terroristi del commando dei sette che ha fatto strage a Parigi: lo annuncia la Procura belga citata dalla tv nazionale. Si tratta di due francesi, entrambi residenti a Bruxelles. L’identità non «verrà rivelata nell’interesse dell’inchiesta»
Ore 14.52 «Era una persona meravigliosa e l’unica cosa che ci preme ricordare di lei in questo momento - ha detto Luciana Milani, madre di Valeria -, ricordate che era una persona, un cittadina, una studiosa meravigliosa. Ci mancherà molto e credo, visto il percorso che stava facendo, che mancherà anche al nostro Paese per le doti che aveva».
Ore 14.50 «Nostra figlia è morta». Lo ha detto Alberto Solesin, padre di Valeria, la studentessa veneziana irreperibile a Parigi. I genitori, che sono usciti per pochi minuti dalla loro abitazione a San Marcuola hanno aggiunto: «Abbiamo la certezza, ma manca solo per motivi burocratici l’ufficialità».
Ore 13.50 Venerdì 20 novembre si terrà una riunione straordinaria dei ministri dell’Interno Ue per «rafforzare la risposta europea» agli attentati di Parigi. Lo annuncia la presidenza lussemburghese di turno dell’Ue che ha convocato il Consiglio interni «di concerto con le autorità francesi».
Ore 13.40 Ismail Omar Mostefai, il kamikaze francese del Bataclan identificato dagli inquirenti, un piccolo delinquente schedato per la sua vicinanza agli ambienti islamici radicali, era stato nel 2013 in Turchia e probabilmente l’anno seguente in Siria.
Ore 12.37 Il premier francese Manuel Valls ha reso noto questa mattina che 103 delle 129 vittime degli attentati di Parigi sono state identificate dalle autorità e ha parlato di un numero di persone compreso tra le 20 e le 30 cui bisogna ancora dare un nome.
Ore 12.16 «Utilizzare il nome di Dio per giustificare la strada della violenza e dell’odio è una bestemmia». Lo ha detto il Papa Francesco dopo l’Angelus
Ore 11.58 Il passaporto egiziano trovato nei pressi dello Stade de France, secondo alcune fonti accanto a uno dei kamikaze che si è fatto esplodere, «appartiene a uno dei feriti». Lo annuncia l’ambasciatore d’Egitto in Francia, Ihab Badawi, citato da al Ahram. «Il passaporto è di Waleed Abdel-Razzak» ferito nell’attentato, ha detto il diplomatico.
Ore 11.50 Sono tre Ak47 le armi trovate a bordo dell’auto trovata in una banlieue di Parigi, utilizzata dai terroristi per compiere gli attentati di venerdì. A bordo c’erano anche molte munizioni.
Ore 10.59 Sono sette le persone fermate negli ambienti vicini a Omar Ismail Mostefai, il kamikaze francese già identificato da ieri come uno degli autori dell’attacco al Bataclan. Nell’elenco anche la fidanzata del fratello. Perquisizioni sono in corso nelle case dei fermati.
Ore 10.55 La Seat Leon ritrovata nel sobborgo parigino di Montreuil, che sarebbe stata usata dagli attentatori venerdì notte, conteneva armi.
Ore 10.40 L’ambasciatore d’Italia a Parigi, Giandomenico Magliano, e il console generale, Andrea Cavallari, sono in questi minuti a place Mazas dove si trova la camera ardente che accoglie le vittime della strage di Parigi per verificare se vi sia la salma di Valeria Solesin.
Ore 10.20 Anche i giornali locali, Il Gazzettino e L’Alto Adige , riportano la notizia di una drammatica telefonata fra Andrea, fidanzato di Valeria Soelsin e una zia in Trentino : «Valeria è fra le vittime». Dalla Farnesina la notizia ufficiale non c’è ancora, ma ieri sera il consolato italiano di Parigi avrebbe telefonato alla famiglia per comunicare che il corpo dell’italiana sarebbe stato identificato tra quelli ancora senza nome portati via dal luogo del massacro.
Ore 10.20 Valeria Solesin è morta nell’attentato al Bataclan. Con voce distrutta dal dolore Corrado Ravagnani ha comunicato all’Agi la notizia del ritrovamento del corpo della giovane, compagna di suo figlio Andrea. Valeria, 28 anni di Venezia, era borsista alla Sorbona esperta in welfare e diritto femminile. Venerdì sera si trovava all’interno del teatro Bataclan nel momento dell’attacco terroristico. Assieme a lei c’erano anche il fidanzato, trentenne di Dro, rimasto leggermente ferito a un orecchio, Chiara Ravagnani, 25 anni sorella di Andrea e il suo fidanzato Stefano Peretti di Verona. Nel panico seguito ai primi spari, con centinaia di persone in fuga, il gruppo si è separato e di Valeria non si era saputo più nulla.
LE STORIE - Vittime, sopravvissuti ed eroi
Ore 9.39 Sarebbe falso il passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze entrati in azione allo Stade de France a Parigi: lo afferma una fonte degli 007 Usa alla Cbs. «Il documento non contiene i numeri corretti per un passaporto legittimo e la foto non coincide con il nome». Le autorità greche hanno inviato agli inquirenti di Parigi le impronte digitali del titolare per ulteriori verifiche mentre la scientifica francese sta analizzando i resti del corpo. Sui luoghi della strage è stato trovato un altro documento, egiziano.
Ore 9.03 Dopo il padre e il fratello la polizia francese ha arrestato altri quattro membri della famiglia del kamikaze francese che ha agito venerdì sera alla sala concerti Bataclan: il 29enne Omar Ismail Mostefai. Il fratello si è presentato spontaneamente alla polizia dopo aver saputo della carneficina. Aveva rotto i rapporti con Mostefai, che frequentava una moschea a Luce, vicino a Chartres, nella zona sud-occidentale di Parigi, e del suo passato gli risultava solo una viaggio in Algeria.
Ore 8.05 A Montreuil, sobborgo orientale della capitale francese, è stata ritrovata la seconda auto abbandonata dagli assalitori, una Seat Leon nera. Era stata notata davanti al caffè Le Carillon e al ristorante Le Petit Cambodge, vicino al caffè Bonne Bière e nei pressi della Belle Equipe, zone teatro delle sparatorie. Secondo fonti di polizia il ritrovamento «rafforza l’ipotesi» che uno o più terroristi si siano dati alla fuga dopo la strage. Dopo le stragi era stata rinvenuta la Polo nera usata dai 3 terroristi che hanno massacrato 89 persone al Bataclan.
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IDENTIFICATO UN TERRORISTA
Cinque sospetti sono stati fermati a Bruxelles ed è stato identificato uno degli attentatori: è Omar Ismail Mostefai, un francese di 29 anni già schedato. È uno dei kamikaze che ha agito al Bataclan. E’ stato riconosciuto grazie all’impronta digitale del dito indice, unica porzione del corpo rimasta intatta dopo che ha azionato il giubbetto esplosivo. Nato il 21 novembre 1985 nel povero sobborgo parigino di Courcouronnes, è stato condannato per 8 reati non gravi tra il 2004 ed il 2010 ma non ha mai passato un giorno in cella. Il procuratore Molins ha spiegato che era stato identificato dalla polizia come un obiettivo ad alta priorità come estremista radicalizzatosi nel 2010 ma «non era mai stato implicato in un’inchiesta sul terrorismo».
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ALLERTA MASSIMA IN BELGIO
Intanto il Belgio ha deciso di alzare al livello massimo lo stato di allerta in occasione dei grandi eventi come gli avvenimenti sportivi di primo piano o le cerimonie ufficiali. La decisione del governo belga consentirà all’esercito di essere schierato a fianco delle forze dell’ordine nei casi stabiliti dalla nuova normativa
TASK FORCE DELL’FBI A PARIGI
L’Fbi invierà un team di agenti a Parigi per assistere gli investigatori francesi che indagano sugli attacchi nella capitale francese. In particolare, riportano i media Usa, la squadra è formata anche da esperti nel recuperare informazioni da apparecchiature come smartphone o personal computer.