インティファーダが続くイスラエル。ケリー国務長官との電話会議
イスラエルでのナイフ攻撃はやむことがない。本日もエルサレムで2件の襲撃が発生し、5名が負傷した。ガザではパレスチナ人のデモ隊がふたたび国境のバリア近くで暴動を起こし、兵士たちに投石し、火炎瓶を投げた。イスラエル軍によると、デモ隊の一部の人々はイスラエル領土内に侵入した。兵士たちが発砲し、13歳から15歳にみえる少年を射殺した。負傷者は数十名である。その他に3名のパレスチナ人が死亡しているが、これはエルサレムでナイフでの襲撃が行われた際に、警察が襲撃者の2名を射殺したことと、エルサレムのシュアファットの難民キャンプの近くで昨晩、1名の襲撃者が治安部隊に殺されたことによるものである。
状況がさらに深刻なものとなることを防ぐために、イスラエルのヌタニヤフ首相はアメリカ合衆国のジョン・ケリー国務長官と電話で話し、イスラエルと自治政府の領土での暴力の波を引き起こす原因となった「野蛮な扇動」を、パレスチナ自治政府に中止させるように要請した。首相府が明らかにしたところによると、ケリー国務長官は「イスラエルが神殿の丘の現状を改変する意図がないことを認めている」と語ったという。
ただしパレスチナのアッバス大統領も電話でケリー国務長官と話したが、大統領はこのイスラエルにはそうした「意図がない」という考えを否定している。通信社のマーンによると、アッバス大統領はケリー国務長官に、イスラエル当局が「入植者たちを保護する」ことをやめるように求めた。そうでないと、状況が「制御できないものとなる」危険性があるという。
L’Intifada a Gerusalemme: morti due aggressori. L’esercito israeliano uccide due ragazzi a Gaza
Scontri tra palestinesi e polizia israeliana
Gli accoltellamenti di israeliani non si fermano. Anche oggi in due aggressioni a Gerusalemme sono state ferite 5 persone. A Gaza per la seconda volta manifestanti palestinesi si sono scagliati contro la barriera di protezione, lanciando sassi e bottiglie incendiarie ai soldati. Una parte dei manifestanti, secondo l’esercito, è riuscita ad entrare in territorio israeliano e nel corso degli scontri i soldati hanno reagito uccidendo due palestinesi di 13 e 15 anni, con decine di feriti. Gli altri tre morti palestinesi sono i due attentatori uccisi a Gerusalemme dalla reazione della polizia e un terzo colpito la notte scorsa dagli agenti in disordini nei pressi del campo profughi di Shuafat (Gerusalemme), dopo che aveva sparato alle forze dell’ordine.
La tensione sul campo non accenna dunque a scendere e anche oggi si sono avuti scontri a Gerusalemme est, a Ramle (nel centro di Israele), a Umm el Fahem (nord di Israele), a Hebron in Cisgiordania con decine di feriti, secondo fonti palestinesi, negli incidenti. Di fronte alla realtà che si aggrava sul campo, l’esercito - dopo il razzo piovuto da Gaza su Israele la scorsa notte - ha deciso di schierare una batteria di Iron Dome a Beersheva, mentre la polizia ha richiamato in servizio centinaia di riservisti della guardia di frontiera da dislocare nelle città israeliane a popolazione mista.
Il primo accoltellamento di stamattina è avvenuto nei pressi della Porta di Damasco, dove un palestinese ha aggredito due israeliani di circa 60 anni di età che hanno riportato ferite non gravi. Subito dopo è stato ucciso dalla polizia. Il secondo attentato è accaduto proprio davanti la Porta di Damasco, che immette nella Città Vecchia: un altro palestinese ha aggredito a coltellate tre agenti di polizia, ferendoli. Poi è stato colpito a morte dal fuoco di reazione di altri agenti che però, secondo la stessa polizia, ha colpito anche due degli stessi poliziotti già feriti.
Nel tentativo di allentare una situazione sempre più di allarme, il premier Benyamin Netanyahu in un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa John Kerry ha chiesto che l’Autorità nazionale palestinese (Anp) fermi «l’istigazione selvaggia» che ha portato all’attuale ondata di violenza in Israele e nei Territori. E gli Usa - ha fatto sapere l’ufficio del premier - hanno detto di essere «consapevoli che Israele non intende cambiare lo status quo sulla Spianata delle Moschee». Intenzione invece questa denunciata dai palestinesi, a partire dal presidente Abu Mazen, che stasera ha parlato anche lui con Kerry al quale ha chiesto, secondo la Maan, di «fermare le autorità israeliane» che «proteggono i coloni», ammonendo che la situazione potrebbe diventare «incontrollabile». L’Anp in una nota, citata dai media, ha denunciato che da «inizio ottobre sono stati uccisi 17 palestinesi e 1.000 feriti». Il segretario generale dell’Olp Saeb Erekat ha ricordato che «i palestinesi sono sotto belligerante occupazione da decenni».
Netanyahu sembra però intenzionato, secondo Haaretz, a perseguire chi «istiga» alla violenza con le «bugie» - come ha detto nei giorni scorsi - che Israele vorrebbe cambiare lo statu quo sulla Spianata delle Moschee. In quest’ottica, in una riunione prevista domani si studierà la possibilità di mettere fuori legge la sezione nord del Movimento islamico in Israele.
In serata il segretario di Stato americano John Kerry ha parlato con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e con il leader palestinese Abu Mazen in due separate occasioni, manifestando a entrambi preoccupazione per l’escalation di violenza a Gerusalemme e offrendo il sostegno Usa là dove possibile per riportare la calma.