NEW YORK - Negli ultimi minuti prima dello schianto nella penisola del Sinai a bordo dell'Airbus 321 russo sono stati registrati non meglio specificati "suoni di fondo anomali per un volo regolare", la natura e l'origine dei quali restano da accertare. E' quanto emerge dall'esame delle scatole nere, secondo fonti vicine all'inchiesta. L'esame è stato avviato questa mattina al Cairo, ha riferito un funzionario del ministero per l'Aviazione Civile egiziano che ha preteso l'anonimato.

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"A giudicare dalla registrazione - ha precisato la fonte - a bordo si è creata per l'equipaggio una situazione improvvisa e inaspettata e di conseguenza i piloti non sono riusciti ad inviare un segnale di aiuto". Nel frattempo, un'altra fonte citata dall'agenzia di notizie Itar-Tass ha fatto sapere che "elementi che non facevano parte dell'aereo" sono stati trovati sul luogo della tragedia e sono stati "inviati per essere esaminati". Non è ancora chiaro se tali frammenti appartengano a suppellettili di qualche passeggero, siano materiali che si trovavano nel terreno oppure possano ascriversi a qualche fattore esterno - ad esempio una bomba - che possa aver determinato lo schianto. La fonte ha aggiunto che gli elementi rinvenuti "sono stati inviati per le analisi".

Le scatole nere. I dati contenuti nel registratore dei parametri di volo e in quello dei suoni in cabina potrebbero essere decisivi a capire se si sia trattato di un incidente oppure di un attentato, tesi sostenuta dalla compagnia low cost Metrojet. Stando a fonti riservate vicine all'inchiesta, sembra che "fino a quattro minuti prima della scomparsa dell'aereo dagli scherni radar" la situazione fosse "standard" e che quindi né i piloti né altri membri dell'equipaggio, impegnati in "comunicazioni di routine" con la torre di controllo, fossero al corrente di eventuali avarie. L'operazione richiederà alcune settimane, addirittura mesi.

Nessun impatto esterno col velivolo. Quanto rilevato fino ad ora esclude comunque che ci siano segni di un impatto esterno sugli elementi integri della superficie dell'A32. Secondo la fonte al Cairo citata dall'agenzia Interfax, "un esame iniziale degli elementi integri della superficie, incluso l'impennaggio della coda, non ha rivelato un impatto di fattori esterni". Nello stesso tempo potrebbe essere stato "un guasto dentro l'aereo che ha portato a un danneggiamento della parte destra dalla coda", comunica la stessa fonte.

Il lampo visto dai satelliti Usa. Un satellite Usa ha inoltre rilevato un lampo di calore al momento dell'incidente dell'aereo russo nel Sinai. Lo riferisce la Cnn, che cita un funzionario del Pentagono. I servizi segreti americani e funzionari militari stanno analizzando i dati per determinare se il lampo si sia verificato a mezz'aria o sul terreno.

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Secondo gli esperti, il lampo di calore potrebbe essere legato a una serie di possibilità: il lancio di un missile, l'esplosione di un ordigno o di un motore difettoso, un problema strutturale che ha causato un incendio sull'aereo o i rottami che hanno colpito il suolo. " Il numero dei lampi di calore è fondamentale", ha detto l'analista dell'aviazione Usa, Miles O'Brien. "Se uno solo è stato rilevato, questo in qualche modo potrebbe allontanare il lancio di un missile e portare all'idea di un'esplosione a bordo dell'aereo", ha aggiunto.

Esperti russi nelle indagini. Non è chiaro se la Russia chiederà i dati satellitari agli Stati Uniti ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Come voi, ho scoperto dai media", che un satellite di sorveglianza Usa avrebbe  rilevato un lampo di calore sopra la penisola del Sinai, nel momento in cui stava passando l'aereo russo, ha ammesso Peskov. "Nel ribadire che l'indagine è in corso, abbiamo in ballo un'inchiesta indipendente così come la stanno conducendo le autorità egiziane". Il portavoce, infine, non ha commentato le informazioni relative alla presunta presenza di oggetti che non facevano parte dell'aereo sul luogo dello schianto. Ma esperti di parte russa parteciperanno a tutte le fasi dell'indagine ha annunciato oggi il ministro dei Trasporti russo, Maxim Sokolov, intervistato dalla rete televisiva Rossiya 1. "Gli esperti russi della Rosaviatsia e della stessa Kogalymavia, insieme a quelli della corporazione di stato per il controllo del traffico aereo e del comitato interstatale per l'aviazione hanno iniziato il proprio lavoro il primo novembre", ha riferito Sokolov.

Anche Usa offrono supporto.  In serata il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha dichiarato che "gli Stati Uniti hanno offerto il loro sostegno" alle indagini.

L'aiuto degli altri paesi. Molti paesi hanno intanto offerto il loro aiuto nelle indagini. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Un certo numero di paesi ha effettivamente offerto aiuto nelle indagini, per investigare sulle ragione di questo incidente aereo, ma, come sapete, ci sono delle regole internazionali. Ciò significa che i partecipanti" all'inchiesta "sono prima il Paese in cui si è verificata la tragedia" poi in base ai "cittadini sul velivolo, e in questo caso, si tratta della Russia", ha spiegato Peskov. Le identificazioni delle vittime vanno avanti lentamente. Questa mattina, ha fatto sapere il vice sindaco di San Pietroburgo Igor Albin, erano stati identificati i corpi di nove dei 224 passeggeri, dei quali sette erano membri dell'equipaggio.

Fiori per le vittime di San Pietroburgo. Garofani rossi, ceri e peluche sono stati deposti dagli abitanti di San Pietroburgo davanti all'obitorio di corso Shafirovski. In Russia domenica scorsa si è osservato un giorno di lutto, e a San Pietroburgo sono stati proclamati tre giorni di lutto, fino alla giornata di oggi compresa. Molte delle 224 vittime della sciagura aerea erano turisti russi di ritorno da una vacanza a Sharm el-Sheikh.
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Russia stretta attorno a famiglie. La Russia "ha reagito" alla sciagura aerea nel Sinai "mostrando grande compassione nei confronti delle famiglie dei morti", ha detto Vladimir Putin, secondo cui "parole di gratitudine particolare vanno ai cittadini di San Pietroburgo: è evidente - ha dichiarato il leader del Cremlino - che loro condividono davvero questo grande dolore".