ロシアとフランス、シリアで合同作戦を展開
ロシアは空爆を強化している。シリア北東部のデイル・エズ・ゾルでは原油トレーラーの車列が爆撃され、アレッポの周囲では無人機が装甲車両を攻撃し、ハマとホムスの基地には戦車で攻撃が加えられた。プーチン大統領のロシアは、フランスのオランド大統領の軍隊と、これまでに先例のない合同作戦を実行して、アルバグダディのイスラム国への軍事的な圧力を強めている。
ロシアのヴァレリー・ゲラシモフ参謀長とフランスのピエール・ド・ヴィリエ参謀長は電話でシリアでの合同作戦について協議した。両国の将軍は、「イスラム国に対する作戦を共同で調整し」、「たがいに戦術的な状況を評価しあった」という。それは「シナイ半島でのロシア機の墜落とパリのテロが同じ鎖の環にほかならない」と考えているためだと、ゲラシモフ将軍は説明している。このことは、アメリカ合衆国の同盟国の中では最強のパートナーであるフランスが実際には、プーチンの語るように、「ロシアの同盟国」となったことを意味している。
ロシアとNATOの加盟国がこのような合同作戦を実行したのは、これが初めてのことである。その影響は現場でみるとはっきりする。ラタキアから飛び立った戦闘機スホーイが、二日続けて、シリア東部で百台近くの原油トレーラーを爆撃した。この爆撃には、陸軍の特別な砲撃と戦車による援護があった。イスラム国の資金源を弱体化させるために、この種のターゲットを選んだのはフランスであり、ロシアも戦略的な空爆を実行した。アメリカ軍は衛星システムを使って、フランスのジェット機にターゲットを特定するための情報を提供しており、フランスとロシアの爆撃機が実際に空爆を実行したのである。
さらにロシアこの国防省が提供したビデオでは、イスラム国の装甲車両が無人機によって攻撃されている場面がみられる。これまで中東ではアメリカ合衆国だけが無人機による攻撃を行ってきたが、現在ではシリアでもロシアが無人機による攻撃を実行していることになる。さらにロシアのテレビ番組では、アサド政権の軍隊の側をロシアの戦車隊が進軍している模様が映し出された(ミスによるものかもしれない)。ロシアの120a旅団のムスラ152戦車(自走榴弾砲)が、ホムスの60 km南のアサードに配備されている。ロシア政府は、これはたんに「技術援助」にすぎないと控え目な発表をしており、シリア政府は「空爆を支援するためにロシアの技術ユニットと共同作戦をしている」と語っている。しかし実際にはムスカ戦車は、選り抜きの地上部隊が操縦する車両である。これはイスラム国の抵抗を排除するために、ロシアが伝統的な武器を活用し始めたことを意味している。
ロシアはシリアでパルミラを解放し、アレッポを軍事的に占領することを目的として作戦を進めているようである。フランスとロシアの軍事的な協力が拡大するに伴って、イスラエルのネタニヤフ首相は今後10日以内に、シリアとイラクの問題について協議するために、モスクワのプーチン大統領を訪問することになった。これは2ケ月のうちに2度目のモスクワ訪問となる。
Bombe sulle cisterne di greggio a Deir ez-Zor, droni contro i mezzi blindati attorno ad Aleppo e obici di artiglieria contro le postazioni fortificate a Hama e Homs: la Russia di Vladimir Putin accresce la pressione militare sul Califfato di Abu Bakr Al Baghdadi in coincidenza con una integrazione senza precedenti con le forze armate della Francia di Francois Hollande.
È una telefonata fra Valery Gerasimov e Pierre de Villiers, capi di Stato Maggiore russo e francese, a dare la misura di quanto sta avvenendo sul teatro di operazioni siriano. I due generali discutono «il coordinamento delle operazioni contro Isis» e si «scambiano valutazioni sulla situazione tattica» perché «consideriamo gli attentati del Sinai e Parigi parte della stessa catena», come spiega Gerasimov. Ciò significa che la Francia, il più importante partner della coalizione guidata dagli Usa, diventa de facto «alleato di Mosca», nella definizione di Putin.
Legame operativo inedito
È la prima volta che un simile legame operativo si crea fra Mosca ed un Paese Nato. Le conseguenze si vedono sul campo: i Sukhoi decollati da Latakia colpiscono, per il secondo giorno consecutivo, centinaia di cisterne di greggio nell’Est della Siria, sostenuti da bombardieri speciali e dagli obici della fanteria. Erano stati i francesi ad inaugurare questo tipo di «obiettivi», per indebolire le finanze del Califfato, ed ora Putin li condivide con l’impiego anche dei bombardieri strategici. Se il Pentagono fornisce ai jet francesi le informazioni per identificare gli obiettivi - grazie al sistema satellitare - sono russi e francesi a colpirli. Al tempo stesso i video girati dal ministero della Difesa russo mostrano i carri armati dello Stato Islamico colpiti dai propri droni, indicando l’arrivo in Siria anche di un tipo di arma che finora in Medio Oriente è stata identificata con la proiezione del potere militare degli Stati Uniti. E infine, vi sono gli obici d’artiglieria. In questo caso è la tv russa che mostra - per errore o meno - una mappa che evidenzia la presenza di unità di artiglieria russe a fianco dei reparti avanzati di Bashar Assad. Si tratta di obici da 152 mm «Msta» della 120a brigata di artiglieria, posizionati a Sadad, 60 km a Sud di Homs. Il Cremlino sceglie il basso profilo, limitandosi a parlare di «assistenza tecnica» e Damasco ammette solo che «a Sadad si trovano unità tecniche russe a sostegno dei raid». Ma in realtà gli obici «Msta» sono armamenti terrestri, operati da contingenti di truppe scelte, e ciò significa che Mosca ha scelto di adoperare la più tradizionale delle armi russe per abbattere la resistenza dei gruppi jihadisti.
In cerca della «svolta»
L’impressione è che Mosca, d’intesa con Parigi, punti a cogliere in fretta un risultato militare capace di raffigurare una svolta: può trattarsi della liberazione di Palmira o dell’arrivo delle truppe ad Aleppo. Ad intuire ciò che sta per avvenire con l’escalation militare franco-russa è il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che fra dieci giorni si recherà al Cremlino da Putin - per le seconda volta in due mesi - per «colloqui» su Siria e Isis. Ovvero per la cooperazione d’intelligence.
Il presidente americano Obama intanto continua una partita tutta diplomatica: martedì accoglierà a Washington Francois Hollande per cementare la «strategia siriana» che verte attorno alla decisione di far cadere il regime di Assad nel tentativo di inserirsi in questa maniera, come un cuneo, fra Teheran che difende il regime di Assad ad oltranza e Mosca la cui priorità è la transizione.