L'Is ha attaccato un'area dell'aeroporto di Mitiga a Tripoli adibita a prigione. Gli assalitori, di cui ancora non si conosce la nazionalità hanno attaccato con granate e cinture esplosive e hanno sparato contro gli agenti, penetrando nella prigione. "Gli scontri sono durati un'ora, ma gli assalitori sono stati respinti ed uccisi", sostengono le forze di sicurezza senza precisare il numero delle vittime.

La prigione è gestita dal ministero dell'Interno di Tripoli ed è controllata dalle milizie di Fajr Libya. Le 'Forze della dissuasione' di Tripoli hanno rivendicato su Facebook la paternità dell'attentato. In un comunicato sul web i jihadisti hanno riferito che "un gruppo di mujaheddin dei cavalieri martiri hanno assaltato la prigione per liberare i musulmani detenuti e sottoposti a tortura". 

Intanto dai media libici arrivano notizie ancora confuse sull'attacco condotto ieri sera da un gruppo di persone al Congresso di Tripoli al Congresso per obbligare il Parlamento a non approvare l'accordo di pace in discussione in Marocco sotto l'egida dell'Onu". Lo riferisce Alwasat. Secondo alcune fonti gli aggressori erano armati. Il deputato Abdel Raouf el Manaei, che boicotta il dialogo, ha chiesto che l'accordo sia sottoposto a referendum. Per il deputato Soad Mohamed non si è trattato di un assalto ma di un gruppo che era venuto a chiedere chiarimenti sull'intesa.

L'ambasciatore di Libia presso la Santa Sede, Mustafa Rugibani, lancia un appello alla comunità internazionale: "Bisogna arrivare ad un accordo subito, il popolo libico è troppo stanco".  "La cittadinanza non ha servizi - continua - manca la luce, la scuola non può ricominciare perché mancano i soldi, le ambasciate soffrono". Il diplomatico è candidato a primo ministro alle prossime elezioni in Libia, quelle che seguiranno il negoziato al quale sta lavorando l'inviato dell'Onu Bernardino Leon con l'obiettivo di mettere d'accordo il governo di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale, il cui mandato scade il 20 ottobre, e il Congresso nazionale generale di Tripoli.
 
 

Tripoli’s Mitiga Airbase attacked by IS, assailants killed

By Libya Herald staff.


 

Tripoli,  18 September 2015:

A four-man suicide group from the Islamic State (IS) managed to penetrate Tripoli’s Mitiga airbase early this morning and attack one of the prisons there. All four, however, were killed when they tried to storm the building used by the Rada (Deterrence) forces of Abdul-Raouf Kara. However, it is claimed that they managed to blow a hole in the prison wall.

There are reports that at least three Rada fighters were also killed in the fighting.

IS has put out a statement claiming responsibility for the attack, with photos of the attackers, some of whom it is thought are not Libyan. They were armed with explosives belts.

There are conflicting reports as to the motive for the attack. One is that the squad wanted to rescue fellow IS members held at the prison. Another is that the aim was simply to show that they could hit those controlling the capital, Kara being a principle figure. There are also suggestions that the attack aimed to undermine Abdul Hakim Belhaj, the former LIFG commander now widely regarded as the most powerful person in the city. His Libyan Wings airline has announced that it will start flying from the airport tomorrow.